Alfa e Omega
- docili e sensibili -

Alfa e Omega - docili e sensibili - In ogni discorso fatto sul ruolo dei Cani nelle famiglie, appare quello gerarchico che il quadrupede deve occupare per il quieto vivere. Non si affronta mai quale in realtà sia la sua vera natura caratteriale, distorcendo la stessa, e limitando l'accesso a due opposti gradini: il primo e l'ultimo.
A parte la sconsiderata mancanza di rispetto per l'individuo, qui si rasenta l'assurdità del concetto poiché sopratutto il primo gradino non è menzionato nella selezione del Cane.
Da anni ormai siamo a conoscenza della vera natura del Cane, una natura voluta per scelta dell'uomo che, sostituendosi al Creatore, ha dato inizio a questa variazione di più sottospecie, dell'originario Lupo. Da anni quindi ci troviamo nella realtà di dire che il Cane (generalizzando nelle varie razze), raggiunge la sua crescita evolutiva solo fino al penultimo stadio. Ciò dipende dal fatto che l'uomo l'ha limitato nella conoscenza e sviluppo.
Parlare perciò di soggetti Cani "Alfa" e' più che mai sbagliato.

Chi è Alfa? - Il Custode della Verità - mi è piaciuto descriverlo una volta...
Nella realtà umana è il despota dominante - visione possibilistica dell'alterata mente psicopatologica che è parte della nostra povertà d'animo.

In vero, nel mondo esterno all'uomo, e' un essere estremamente docile e sensibile, che sa chinarsi e sa guidare quando deve; e non è tanto quando e dove, quanto il come lo fa. Oserei dire quasi in maniera regale per la dignità con cui si flette e la maestria con cui dirige; ma la cosa piú impressionante e' la velocità di apprendimento con cui assorbe il messaggio inviatogli da un altro essere. La semplicità d'azione, mette in luce la sua sicurezza, ponendo subito fine alle ostilità (grandi o piccole che siano).

Nel nostro amato Cane, possiamo vedere in quei soggetti che forse nello sviluppo selvatico sarebbero stati dei N1, alcune delle caratteristiche del ruolo, selezionando in esse la teatralità di un rimprovero, ossia figurato ma non materialmente ostile - ferisce senza ferire - cosa che non accade se a dover intervenire e' un soggetto di rango inferiore seppur elevato. ... Quella voce di troppo, quel gesto in più, mettono in luce un'insicurezza che porta a condire un comportamento non sufficientemente supportato dall'intento interiore.
Dell'idea di Alfa, nel mondo cinofilo si ha una distorsione poiché si pensa a tal soggetto come a colui che non accetta niente a meno che non gli "faccia comodo". E' colui che decide dove quando come e perché, e viene riconosciuto in tutti gli individui che non si assoggettano al proprietario.
Ribadendo il concetto che Alfa Cane non esiste per crescita evolutiva deficitaria, travisando il comportamento di un soggetto insicuro con quello di un leader, ciò che ne viene fuori è la travisazione del comportamento e il conseguente errore comunicativo. Purtroppo la divergenza comportamentale che esiste fra Specie Animali diverse e' la causa di tutto, e noi sapiens, consci dell'essere la specie più evoluta, non riusciamo a vedere ragione in altre possibilità di opinioni, noi sappiamo di più, noi abbiamo capacità elaborativa, noi siamo nel giusto, tutto ciò che è oltre di noi non può che essere da noi ben interpretato, noi siamo il Verbo. La conseguente continuazione del vagare nella presupponenza e quindi nell'ignoranza, ci limita la capacità osservativa e valutativa, limitando la vista di quel che appare nelle forme piú semplici.

Alfa e Omega sono gli individui piú docili, usando un termine umano, piú buoni. Sono esempi di condiscendenza, maestri di controllo, la serenità che li distingue si nota in ogni loro azione, pur quando "perdere la staffe" sarebbe in ogni modo l'unica cosa da fare.
Esempio: la nostra Arowen ci insegna a reagire in maniera figurata, espressivamente valida per educare senza ferire.
Akera , Arowen, Arek - nella loro personalità spicca una capacità sottomessiva e una sensibilità che solo Omega e Alfa condividono. Il che porta ad una alterazione espressiva nell’ambito di un’attività che non sia espressamente ludica.

Però generalizzando e racchiudendo sempre in generale tutte le razze, nel Cane la particolarità della mancanza espressiva completa è carente o assente, ed è invece presente o maggiore, nelle razze che più si avvicinano al Progenitore, ossia nel CLC e soprattutto nel CLS. Essi non accettano il rimprovero se in chi lo impone non hanno fiducia, come invece accade se ne hanno. Presentano per eccessivo rispetto, una carenza di manifestazione delle estremizzazioni caratteriali con chi rispettano. Ciò accade nei Cani particolari e accade nel Selvatico.

A differenza dei ruoli gerarchici, Alfa e Omega in pratica sanno assumere l'uno e l'altro ruolo come se appartenessero ad entrambi, cosa che è reale solo in parte, ossia Alfa può mascherarsi da Omega, Omega fino a un certo punto può prendere le sembianze di Alfa. Ma fino a che l'azione o la situazione si svolgeranno all'interno del proprio territorio anche un Omega non sarà facile distinguerlo da un Alfa e la velocità di cambio d'abito e' semplicemente sorprendente.
Quello che distingue i due dal resto del Branco, e' l'assenza di nervi, la resistenza psichica allo stress, la totale assogettazione alla legge.

Esempio: Real e Teach hanno un odore che in pochi tollerano, e un fare, pur se bravo ed educato, che mette in crisi molti soggetti, la particolarità del loro odore pone in evidenza l'importanza del loro ruolo, del loro vestito. Non serve che pronuncino un grr per mettere a disagio un altro individuo, a loro basta essere presenti. Ma allo stesso tempo sono anche i più rispettosi e infantili nella tana, nei confronti di Paolo e miei. Assumono questo comportamento quando le richieste di interazione si fanno più specifiche. E nelle attività preferiscono limitarsi alla fase ludica anche se in modo serio.

Accade poi che Alfa debba prendere delle decisioni importanti, forti nella loro espressività, e quello che appare ai nostri occhi e' spietato... Ma lo è davvero? ... La legge della sopravvivenza e dell'equilibrio e' una legge dura alla quale il Selvatico deve sottostare. Anche nel nostro mondo esiste, ma non in quell'espressione e non tutti gli uomini hanno avuto per fortuna l'opportunità di doverla praticare. Però anche per noi la vita non è sempre "rosea", e anche per noi esiste la spietata realtà. Non dobbiamo guardare le immagini di un atto cruento che avviene in Natura, come se fosse dettato da un intento che non rientra nei canoni della sopravvivenza ma esattamente come "tale è", perché mantenere un equilibrio, uno status, mantenersi la possibilità di sopravvivere ‘’al giorno’’, costringe a volte ad atteggiamenti determinati. La grande differenza fra noi e il Selvatico e' che per loro,alle spalle dell'azione non esiste altro che non sia sopravvivenza, per noi no. Noi abbiamo il potere, il desiderio di possedere di piú, la paura del domani, l'importanza del dover essere di più per avere considerazione e perciò la non accettazione del proprio io se questo non si addicesse ad un ruolo di rilievo (soffriamo del disturbo narcisistico della personalità, la forma piú egoistica della nostra coscienza).

Da alcuni giorni è in tv il documentario intitolato ‘’Yellowstone – la leggenda della Lupa’’
Nelle immagini possiamo osservare il grande carattere di questa Femmina che , dopo un’infanzia tranquilla si è trovata ad affrontare la scelta di ruolo. Lasciando il Branco/Famiglia, è riuscita a sopravvivere alla solitudine fino a che non ha incontrato il suo Compagno. Un Compagno che forse non era all’altezza della Lupa, ma che comunque l’ha completata. Insieme hanno dato vita al Gruppo Familiare di’’Lamar Canyon”; Un Branco che ha avuto momenti felici e momenti bui. Infatti anche Lui ha subito le angherie di altri – sempre e comunque per sopravvivenza e non per gusto del dominio e del possedere di più.
La scarsità di cibo in primo luogo, è la causa delle fuori uscite dal territorio di tutti i Branchi, non mi riferiscono quindi solo a loro o solo ad altri. La scarsità di prede porta a doversi spostare e ad affrontare quel che viene., Molti sono stati gli scontri che la Famiglia della Lupa ha dovuto subire e, quando ha potuto, ha venduto cara la pelle.
Del video, oltre alla gran forza e determinazione di questa Regina, mi è rimasto impresso un momento in cui, un Cervo, per scampare alla cattura, si è giustamente rifugiato fra un Branco di Bufali; solo alcuni minuti dopo aver creduto di esser salvo, questo povero Animale si è visto cacciare via dai Bufali, probabilmente perché essendo prede loro stesse, e riconoscendo perciò prede e predatori, sapevano che il Cervo era appetibile (usando termini umani) , scacciandolo (pulendo così anche il proprio Branco), hanno lasciato che i Lupi si accontentassero di lui senza infastidirli, è come se avessero lasciato che si prendessero un debole, un malato. Anche qui vediamo la spietata legge di sopravvivenza che non ha posto per i sentimenti come i nostri.
Nello stesso parco, abbiamo visto la Lupa nera Cenerentola essere passiva nell’esasperazione dell’espressione verso la Sorella Alfa, e poi divenire lei stessa leader, unificando ruoli manifestanti entrambe le tipologie espressive degli opposti.

Parlando di Alfa e Branchi, mentre facevo ricerche nel web, sono capitata su un video di Mech - Video Alpha Wolf ? di David Mech - ; ho scoperto così che fu lui il primo a dare la classificazione dell’alfabeto greco ai ruoli. Nel video giustifica la classificazione come ordine gerarchico, decisivo, collaborativo senza intendere la durezza di comportamento che poi è stata associata al nome, ma solamente un elenco necessario per definire un ordine.
In effetti gli Alfa poi non sono altro che i Genitori.
In seguito, per Alfa, si è inteso solo i capisaldi del Branco assemblato non spontaneamente, in cattività.
Quel che non mi è piaciuto della spiegazione è che, pur se condivido appieno che si può parlare in quel caso di Genitori, è che chiunque può accoppiarsi.
Certo che può, basta dar retta ad un impulso come avviene per tutte le specie che sono provviste di maschi e femmine e hanno un ciclo di crescita che ad un certo punto richiama un istinto (non necessariamente materno). Lo studioso, precisando ‘’tutti possono accoppiarsi come avviene anche fra noi umani’’, non mette in luce che la vita è dura, e che per crescere una cucciolata o dei bambini, devi essere un Genitore forte.

Quanti umani conosciamo in grado di educare degnamente i propri Figli?

La saggezza della Natura, induce i deboli a non accoppiarsi! O meglio, gli viene saggiamente impedito, vuoi perché già nella Famiglia c’è chi lo fa, vuoi perché non sono elementi che si staccano dalla sicurezza del Branco, vuoi perché se dovessero mai rimanere isolati, difficilmente sopravvivono.

Tornando al discorso iniziale, definire un Cane ‘’Alfa’’ è inappropriato, poiché non è altro che il soggetto non completo, come è incompleto un soggetto appartenente a specie naturale che non investe caratterialmente quel ruolo.
Definire Alfa crudele è sbagliato perché la sua lucidità e la sua docilità sono determinanti per l’adattamento alla vita. Il suo compare Omega,, forse in Natura non ha ragione sugli eventi, ma in tema nostrano, ne ha ben di più di tutti gli altri elementi, perché sempre serba in se, tutte le doti che specificano anche la controparte.
Essi si distinguono solo dalla differenza di disposizione (velocità di accettazione) ad essere perfezionato.

 

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