Bimbo muore per colpa di chi?

Sono cose queste, che non dovrebbero mai accadere, soprattutto perché sono degli Innocenti che ne pagano le conseguenze.

Catania, bimbo muore sbranato dai due cani di famiglia a Mascalucia ''I due Dogo che hanno sbranato il bambino a Mascalucia CATANIA - Un bimbo di un anno e mezzo è morto sbranato dai due cani di famiglia a Mascalucia, nel Catanese...'' continua a leggere http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/08/16/news/catania_bimbo_muore_sbranato_da_due_cani-146092224/

 

La razza Dogo Argentino Lo scopo che si erano prefissi era quello di creare un cane adatto alla caza mayor, cioè alla caccia alla grossa selvaggina nell'ambiente delle pampas argentine: puma, pecari, e cinghiali... continua a leggere il Dogo Argentino, così come viene descritto da Wikipedia

 

Se la descrizione (come credo) corrisponde alle caratteristiche di razza riconosciute dal’ENCI, i soggetti appartenenti sono stati selezionati e sfruttati per alcuni specifici compiti; tutto ciò che esula dal compito, non rende i soggetti appagati.
Non voglio dire che devono solo lavorare ‘’cacciare o combattere’’, o che disdegnano una vita in Famiglia, anche perché essendo Cani - Animali sociali ‘’nel familiare’’ - necessitano di una Famiglia per vivere bene.
Come i Dogo, tutti i Cani di razza, sono stati selezionati per svolgere alcuni compiti ‘’specifici’’, e non me ne vogliano gli animalisti vari che non sopportano l’idea del Cane che lavora e vedono l’amore fraterno ovunque snaturalizzando spesso e volentieri gli Animali che ‘’vogliono‘’ siano pensanti come gli uomini, con i loro stessi sentimenti, preoccupazioni, scopi ecc ecc..
L’uomo ha voluto il Cane per avere un servitore prima, e un compagno poi, che lo sostenesse nel lungo cammino della vita.
Quando gli eventi della vita dell’uomo, hanno cambiato il loro corso, sono cambiate anche tante abitudini e fra queste, la vita dei Cani, ma non il loro ‘’io interiore’’. Sicuramente per molti la vita è cambiata in meglio, perché hanno continuato a lavorare, ma in maniera meno pesante, e hanno usufruito di un posto di maggior ‘’considerazione’’ all’interno delle abitazioni.
Al giorno d’oggi, sono davvero pochi i Cani che nascono come forza lavoro, e fra questi, alcuni lavorano veramente (esempio – Cani da Guardiania), altri ‘’lavorano’’ esclusivamente nelle prove sportive di specializzazione, altri ancora invece, lavorano nelle giornate ‘’a buttar via’’ quando riapre la caccia (parlando di Cani da caccia). Questi stessi Cani, quando ‘’non servono’’, spesso se ne stanno legati, isolati (raramente in casa) a respirare polvere, sole, vento, pioggia, caldo e freddo.
Ci sono poi quelli che giocano e basta, quelli che dormono e basta, quelli che non hanno niente e quelli che hanno troppo.
Cos’è niente e cos’è troppo?
Il troppo è il troppo ipotetico amore di persone che trovano nel Cane una ragione di vita e non vivono il Cane se non come vorrebbero che fosse, pensasse, amasse!
Non accettano il Cane per quello che è, e battezzano il suo comportamento per quello che non è.
Lo dipingono come un Amante fantastico (non in senso fisico, è chiaro…anche se purtroppo esiste anche questo risvolto fra le persone più squilibrate), un Figlio meraviglioso, un Amico sostenitore di ideali e ‘’leggende’’. In verità, per chi lo descrive in questo modo, non è altro che lo zerbino dei loro squilibri psicologici, del loro io che chiede di emergere ma che non ne ha la forza, e allora si rifugia dietro immagini idealistiche che possano rivestire gli scheletri dei loro corpi!...

I Cani che non hanno niente sono quelli che ‘’non hanno niente oltre alla catena, oltre alla strada, oltre ai freddi canili dove non hanno neanche la libertà di morire ammazzati in un tentativo di fuga, in una corsa dietro a un povero Gatto o un Uccellino…’’ … la morte non è mai bella, in qualsiasi modo ‘’il trapasso’’ avvenga, è sempre troppo per come si è preparati, ma morire carcerato in una gabbia di 4 mq quando si è fortunati, fra gli escrementi e lo squilibrio degli umani che li assistono (quando lo fanno), e morire fuori, ce ne passa…!

Branduardi : ‘’sono io la morte e porto corona
io son di tutti voi, Signora e Padrone,
e così sono crudele così forte sono e dura
che non mi fermeranno le tue mura …’’

E purtroppo la morte , come abbiamo visto è sempre in agguato …

E parlando di morte, smettiamola con questo sciocco frasario del Cane assassino, del Cane spinto ad uccidere. Del Cane che ferisce intenzionalmente per fare del male o per eliminare.
Cos’è la morte per un Cane?
Non davvero l’arresto del cuore o il dissanguamento!!! Sciocco, sciocchissimo è chi lo crede!!!
Cosa pensate che ne sappia un Cane di arresto cardiaco e di dissanguamento. Pensate veramente che colpisca al collo per ‘’uccidere’’: interrompendo il processo midollare della colonna; recidendo la giugulare in modo da creare un dissanguamento (elemento vitale per l’organismo), e indirizzarlo velocemente verso la fine del respiro, della ragione, dell’esistenza?!
… ma andiamoooo!!!... si scoprirà fra un po’ che hanno un dottorato in medicina!
Sanno, per merito che della memoria antica, che prendendo un Animale al collo, questi si immobilizza, e l’immobilizzazione è la resa!!!

Può essere che il Bimbo stava armeggiando in maniera strana vicino alla piscina e loro lo abbiano sollevato per metterlo al riparo, o può essere che il Bimbo stava maneggiando qualcosa in malo modo che ha richiamato dei comportamenti non saldi a cui hanno assistito e hanno fermato il comportamento (arresto educativo sempre dal punto in cui l’altro è certo che si fermi).
Possono averlo fatto per salvarlo, o per evitare quel gesto strano che gli ricordava qualcosa di negativo… possono averlo fatto mentre giocavano, non possiamo saperlo.

Non credo che l’incidente avvenuto alla Creatura, innocentissima Creatura, non sia stato altro che un grave inconveniente. Possiamo incolpare la Madre, perché ‘’MAI’’ si devono lasciare i Bambini dove possono farsi male. Oggi è stato per colpa di un Cane di grossa taglia, domani potrebbe essere per colpa di un foglio di carta. Non è la mole del Cane a dover far riflettere sulla modalità espressiva, anche perché, non credo che la Madre si stata così idiota da lasciare il Figlio in compagnia di Cani ‘’cattivi’’ … sicuramente ha trascurato il fatto che accidentalmente poteva capitare qualunque cosa ... la pelle di Bambino è delicatissima, il comportamento di un Bambino, è particolarissimo, la goffaggine di un Bambino e l’incontrollabilità di azioni e gesti, è quanto mai imprevedibile e quindi è sconsigliabile lasciarlo in presenza di Cani tanto grandi, come anche però, può essere pericoloso un Barboncino toy, un Bassottino, un Pinscherino o un Chihuahua. Un Bimbo di un anno e mezzo poi, che va controllato a vista, non ha neanche bisogno di avere la scusa per farsi del male – gravemente o meno.

Se si smettesse di affidarsi al pressapochismo e alla superficialità di pensiero, forse certe cose non accadrebbero.
Il Cane non lascia mai i suoi Figli in balia di un pericolo, il Lupo (suo saggio antenato), ancora meno. E il detto ‘’in Bocca a Lupo’’, è un portafortuna, significando che nella bocca del Lupo, solitamente in quella della Mamma, nulla di male può accadere. Il parallelismo è da fare con ‘’in braccio alla Mamma umana’’.

Se questa Mamma di Mascalucia, era tranquilla con i Cani e il suo Bambino, vuol dire che questi Cani non hanno mai mostrato alcun segno particolare nei confronti della Famiglia, e vuol dire che solo qualcosa di accidentale può essere accaduto!

Se però si smettesse di scattare foto con Bimbi e Cani, se si smettesse di dire che il Cane pensa come un essere umano sostenendo che gli manca solo la parola per essere uguale a noi, forse tanti fraintendimenti non ci sarebbero. E se si smettesse di allevare di tutto e di più, senza fare controlli, senza avere l’idoneità a far cucciolate e l’esperienza data dallo studio e dalla professionalità, forse tanti incidenti non accadrebbero, perché il Cane non sarebbe più un diritto, un capriccio, un espediente per redimersi o per sentirsi realizzato. Se ci fossero i controlli non ci sarebbero i sovra numeri e oltre a mettere un punto per sempre al randagismo, agli abbandoni, alle lotte clandestine, al mercato con la sperimentazione, al commercio coatto, NON CI SAREBBERO PIU’ QUESTE TRAGEDIE! I Cani sarebbero di meno, e sarebbero affidati solo a persone che possono garantire loro una vita degna, ossia, in linea con le loro caratteristiche personali.
Ma dove sta scritto che uno si alza la mattina e si improvvisa domatore di Leoni? O allevatore di Pulci?! Allora perché non dare il via al commercio di Anime umane? Dove stanno i limiti della uguaglianza e della fratellanza? Esiste solo per noi umani, anime elette?!

Senza uscire troppo dal seminato, vorrei solo spingere alla riflessione: un Animale non fa mai niente in preda a quegli squilibri tutti umani!

L’uomo aggredisce per ira, collera, risentimento, vendetta.
Un Animale MAI, perché non conosce niente di tutto di questo!!! – se così non fosse , sarebbero loro a governare il mondo, visto che sono molti più di noi!

Il concetto di Bene e Male nella mente degli Animali

Il concetto di Vita e Morte nella mente degli Animali

 

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