...mi è stato chiesto di scrivere un'opera inerente
la vita dei Cani e dei Lupi per approfondire le tante
similitudini che esistono nei loro comportamenti, con
l'intento di aiutare a capire i perchè di azioni
e reazioni apparentemente ovvie per loro, e incomprensibili
per noi (che travisando, destabilizziamo le menti semplici
dei nostri Compagni)
alcune pagine tratte
dal libro
''Similitudini fra e Cani e Lupi'' di Barbara Tullio e
Paolo Caldora
I sentimenti che molto spesso proviamo per i nostri
Animali, sono controversi ed esagerati, e ci inducono
a comportamenti che portano squilibrio nella semplice
mente del nostro amato Cane. Io stessa amo le mie creature
come se le avessi generate, e nonostante siano passati
ben più di vent’anni da che ho cominciato
a vivere con e per loro, anche io, di tanto in tanto,
cado nei tranelli delle emozioni, dimenticando che le
nostre azioni devono essere sempre volte al bene dei nostri
beniamini e non ad una ingannevole soddisfazione personale,
celata dietro a parole troppo pesanti come ‘’amore
- gelosia - dispetto’’ … perché
se ami davvero qualcuno, devi, prima di tutto, volere
il suo bene e trarre da questo, la tua soddisfazione interna.
Può capitare, che un nostro atteggiamento, dettato
da un sentimento tanto grande come l’amore, ci porti
ad avere una situazione conflittuale con il nostro Cane.
Il carezzarlo, l’abbracciarlo, il chinarsi su di
lui, sono atteggiamenti per noi naturalmente positivi,
(...), ma questi stessi atteggiamenti, possono essere
male interpretati se mossi da passionalità, oppure
se rivolti verso chi non ha, con noi, un rapporto sano;
il linguaggio del Cane è carente di parole e ricco
di significati; non possiede virgole e punti, bensì
sfumature di posture, e il suo pensiero è un'unione
leggera di semplici sensazioni, non una trepidante fusione
di emozioni.
Pensando in chiave musicale, mi viene da dire: il pensiero
del Cane è un componimento suonato da un solista
al pianoforte o con la chitarra classica, quello dell’uomo
da un’orchestra. Splendidi entrambi, ma molto diversi!
Gestualità – significati e similitudini
- Carezzare la testa di un Cane: avvicinarsi a lui con
il palmo della mano rivolto verso il basso, anche se mossi
dal solo intento di toccarlo, è un atto di dominanza.
La mano dell’uomo è per il Cane, una bocca,
che da questa posizione, è pronta ad imporre (carezza
o presa non fa differenza).
Se la mano appartiene ad una persona della quale il Cane
ha rispetto e fiducia, si lascia toccare, carezzare, afferrare,
altrimenti si ritrae o mostra attivamente il suo disappunto.
Una semplice intenzione, generata da un sentimento amorevole
nei confronti di un Cane, può far nascere una serie
di incomprensioni.
Quante volte abbiamo sentito raccontare un episodio
del genere: ‘’camminavo con Fido al guinzaglio,
una persona si è avvicinata e mi ha chiesto se
poteva carezzarlo. Tranquillamente ho risposto ‘si’,
la persona ha avvicinato la mano a Fido e, Fido, l’ha
morsa’’ …
- perché gli estranei non possono resistere all’impulso
di accarezzare un Cane?
- perché si risponde sempre ‘si’ alla
richiesta di poter accarezzare il proprio Cane?
- perché un Cane deve lasciarsi accarezzare da
un estraneo?
La carezza è un atteggiamento intimo. Se il Cane
non vuole essere carezzato mostra il suo disappunto in
maniera passiva (schiva la mano) o in maniera attiva (ferma
la mano), in ognuna delle due riposte manifesta la sua
contrarietà.
Il Cane che morde la mano dell’estraneo senza ferire,
dice ‘’non mi toccare’’, non potendo
usare le mani come l’uomo, usa la bocca, unica parte
del suo corpo con la quale riesce ad afferrare qualcosa
(la bocca del Cane è la mano dell’uomo).
Ed ora faccio io una domanda a voi: ‘’ state
passeggiando con la vostra ragazza o il vostro ragazzo,
si avvicina una persona e vi chiede ‘posso toccarlo/a?
… voi cosa rispondete?’’
Questi esempi riportati parlano di una richiesta, ma
molte volte capita che la richiesta non viene neanche
formulata, la mano dell’estraneo tocca direttamente
il Cane… e se toccasse la vostra ragazza o il vostro
ragazzo?... quale sarebbe la vostra reazione e quale la
sua?...
Se però, la mano non si avvicina con il palmo
girato sul capo, ma con il palmo mostrato, la bocca non
è una bocca che domina bensì una che chiede
o che offre.
Quale nesso c’è fra le due cose e i relativi
atteggiamenti naturali?
Mamma-Lupa pulisce e sposta i suoi piccoli stando, ovviamente,
con la testa sopra di loro. La mano con il palmo girato
sul capo o sul corpo del Cane, è in tutto simile
alla bocca della Mamma. Se il Cane non riconosce nella
mano, la mano del leader o di Mamma se preferite, è
normale che non accetti una cura parentale (pulizia o
protezione) o un’esortazione a spostarsi.
Un atteggiamento fra soggetti non più cuccioli,
noto a tutti: il muso del Lupo (o del Cane) dominante,
sul garrese del dominato; il muso del dominato stretto
nella bocca del dominante; il muso del dominante che si
strofina sulla parte alta della guancia e l’orecchio
del dominato. La mano che si avvicina alla testa del Cane
può essere una mano che si appresta a carezzare
oppure a dominare.
Arowen quando ha bisogno della mia considerazione, mi
guarda fissa negli occhi, il suo sguardo è penetrante
e intenso, è la mia mano accanto al suo orecchio
e la carezza sulla guancia che subito mi appresto a farle,
che la appagano, la tranquillizzano e suggellano ancora
una volta il nostro legame.