Salve
mi chiamo Ciro, sono un cane da pastore tedesco di
colore nero focato, ho cinque anni; vivo parte della
mia vita in città con il mio compagno bipede
Bruno - un simpatico essere umano di quarant’anni
che odia la polvere; passa ore e ore a combatterla
con un attrezzo infernale che la cattura tramite un
vortice di aspirazione, e la rinchiude in un sacchetto
di stoffa oblungo - e parte in campagna a casa dei
BambaPaoli - no, non avete letto male; garantisco
che anche a me, proprio come a voi, mi si è
riempita la testa di punti interrogativi quando ho
sentito questo nome; i BambaPaoli sono due strane
creature che assomigliano fisicamente al popolo degli
uomini, ma per quello che fanno, quello che pensano
e quello che dicono, sembrano molto più cani
di me.
Tutto ebbe
inizio nella primavera del 2001…
(tratto dal libro "Ciro:
storia di un Cane")
Trattato
scolastico da i miei appunti del libro ‘Alfa: questa
sconosciuta’ del 2007 e ‘Into the wild town’
del 2011
.pubblicata da Ciro Pastore Tedesco il giorno mercoledì
9 marzo 2011 alle ore 8.49.
“Il XXI secolo segna una data storica per la vita dei
cani.”
Mai come in questa
epoca, la nostra esistenza è stata segnata da un turbinio
di passioni... gli stati ansiogeni dei sapiens.
I sapiens - animali
superiori consapevoli del fatto che tanto sapiens/superiori
non lo sono più - si appoggiano a noi canidi - animali
non tanto progrediti consapevoli del fatto di non voler progredire
- per scrollarsi di dosso un po' di colpi bassi che, giornalmente,
vengono loro impartiti da altri sapiens più superiori.
Cominciamo dall’inizio:
“Un giorno,
tanto tempo fa, un primate – nonno di un sapiens –
si stancò di lavorare tutto il dì per procacciarsi
il cibo e vegliare poi di notte, per evitare che qualcuno glielo
portasse via; così, notando che, quando occasionalmente,
un canide si aggirava nei pressi dell’accampamento, nessun
altro animale osava avvicinarsi – nemmeno l’orso
al quale aveva occupato la grotta – e ricordandosi di
quanto l’avesse visto scaltro nella caccia, se ne accattivò
la simpatia, mostrandosi ai suoi occhi, come un’enorme
ciotola ricolma di leccornie, e come, un meraviglioso padrone
di casa, pronto ad occuparsi al meglio del peloso ospite. Il
canide non seppe resistere a tanta gentilezza e si abbandonò
a quelle amorevoli cure.
Tac, la trappola
era scattata.
C’è
da dire che all’inizio, era una vera pacchia. Tutto il
giorno insieme a vagabondare per prati, boschi, montagne…
a rincorrere erbivori saltellanti e starnazzanti femminelle…
e di sera, tutti intorno a un bel falò; mentre i primati
si raccontavano strafalcioni e storielle piccanti, i canidi
sgranocchiavano stinchi.
Poi una mattina,
quel primate si alzò con il chiodo fisso del progresso;
il primate si trasformò in sapiens e tutto andò
a rotoli. (da ‘Alfa: questa sconosciuta’)
Cos’è
il progresso?... non davvero quello che immaginate.
Il progresso
è la scienza occulta, madre delle scienze politiche,
che ha permesso al regresso di governare, garantendo lunga vita
e prosperità a chi so io, e occultando la verità,
ossia, che con l’attivazione del progresso, la vita avrebbe
subito un pregresso finendo nel giro di poco tempo, lasciando
i Sapiens Sapiens con in mano un mucchietto d’acqua.
Voce –
Ma Ciro, non si possono fare mucchietti d’acqua! –
Ciro –
Appunto!... (da ‘Into the wild town’)
Dal tempo in
cui smisero di dondolarsi fra gli alberi a cavalcioni di una
liana, per passare al piano di sotto – la ‘terra
ferma’ - dove non c’era il rischio di cadere, ma
lo spostarsi richiedeva notevole fatica - ecco perché
l’invenzione delle girelle rimorchiate dai cani da tiro,
prima, e dai cavalli vapore, poi, ma questa è un’altra
faccenda – ne hanno fatte di… cose strane!…
a parer mio, la più grave è stata quella, che
in tutto quel daffare, hanno perso di vista i contatti del falò,
delle storielle e delle corse nei boschi.
Penso sia proprio
questo il motivo per cui, entriamo in ballo Noi, i cani da pet-terapy.
Ognuno di Noi
ha in consegna un sapiens. La divisione viene fatta seguendo
uno schema neotenico. (da ‘Alfa: questa sconosciuta’)
***
Around
the Sapiens – test informativo (tratto dal libro 'Into
the Wild Town')
.pubblicata da Ciro Pastore Tedesco il giorno giovedì
10 marzo 2011 alle ore 19.53.
Cosa ti spinge
ad assistere un Sapiens?... se la prima parola che ti viene
in mente è ‘convenienza’, scarta subito l’ipotesi
di diventare un buon custode e torna a giocare nel bosco con
Cappuccetto Rosso, primo perché non sei un CCM e secondo
perché non sai proprio di che cosa stiamo parlando…
se invece fosse ‘impegno o sacrificio’, sei sulla
giusta riga, ma prima di prendere la decisione finale, ci sono
alcuni aspetti che devi valutare.
Innanzi tutto,
conosci i Sapiens?
Teoria neotenica
e addomesticamento a parte (se ti interessano gli argomenti
compra i miei libri, che sono stati scritti per aiutare tanti
Cani finiti in analisi per colpa dei Sapiens) esistono tre categorie
di Sapiens:
Il Sapiens ‘A’
amo me stesso e mi basto! Il quale sostiene che l’unico
essere vivente degno di occupare l’alto seggio governativo,
sia per l’appunto un Sapiens, negando così ad ogni
altro essere vivente il diritto di condurre una vita naturalmente
degna. (Irrecuperabile a meno che tu non sia un soggetto votato
alle imprese impossibili).
Il Sapiens ‘B’
bontà, buonumore e altruismo! Il quale sostiene invece,
che ogni essere vivente e ogni cosa a questo mondo (e al di
fuori della sfera terrestre) abbia diritto ad occupare il suo
posto. Tutto e tutti devono essere rispettati. (Quando ne incontrate
uno, mandatelo subito qui che abbiamo carenza di CCT).
Il Sapiens ‘C’
confusione, coraggio aiutatemi a capire! Il quale non possiede
la forza per contrastare la supremazia del Sapiens ‘A’
e non ha la saggezza ancestrale del Sapiens ‘B’,
ma ha letto molte leggende degli Indiani d’America rimanendone
affascinato. (Consigliato per i primi incarichi).
Il Sapiens è
un animale sociale, dedito alla famiglia e al lavoro. Ha bisogno
di crescere in un ambiente equilibrato, calmo, amorevole, altrimenti
il suo stato emotivo, tanto evoluto quanto labile, lo potrebbe
condurre verso una forma di isolamento volta al bene o al male
a seconda dell’indole del soggetto.
Nel momento in
cui un CCM decide di intraprendere la carriera del CCS, deve
saper riconoscere i molteplici risvolti della psiche Sapiens,
per far si che la sua assistenza possa riequilibrare lo sconvolgimento
mentale del paziente.
Ora, se pensi
di essere in grado di poter svolgere il compito, comincia a
porti alcune domande:
1) Che Cane sono?
… è importante conoscersi a fondo, poiché
in base a come siamo, possiamo aiutare i CCT ad indirizzarci
verso uno o l’altro Sapiens, in modo da creare una coppia
familiare e non una coppia che dorme solo sotto lo stesso tetto.
(Studiare la teoria neotenica Sapiens, rapportandola alla teoria
neotenica Canide, potrebbe essere di molto aiuto… su ‘Alfa:
questa sconosciuta’ ho scritto qualcosa in merito insieme
a Voce).
2) Vivo solo
o ho famiglia a carico?... essere single aiuta a scegliere in
fretta, ma non è detto che porti alla scelta giusta.
Molti sono i Sapiens pronti a tagliarti gli zebedei se ti vedono
accompagnato da una femminella, per non parlare poi se a rimorchio
hai un batuffoletto che è il tuo ritratto sputato. Quando
accogli nel tuo Branco un Sapiens, devi pensare, oltre alla
missione per la quale ti sei votato, al bene della TUA famiglia.
3) Sono un cittadino
o un campagnolo?... se il tuo spirito corrisponde a quello di
Zanna Bianca, ma la tua pelliccia non ti permette di uscire
senza cappottino, non cercare di andare controcorrente perché
ti buscheresti solo un raffreddore, annodati invece, molto bene
il guinzaglio, e cerca il tuo assistito fra i parchetti metropolitani.
Però, se il Grizzly che è dentro di te, abbisogna
di fare un salto nei boschi, non farti portare sull’autostrada,
perché non è vero che è la via più
diretta per le Alpi.
4) Sono in grado
di fare cinque cose insieme, e cioè a fare la guardia,
la difesa, la caccia, tirare le slitte e raccontare barzellette?...
(domanda rivolta esclusivamente a CCM maschi, le femmine vadano
un attimo a farsi baciare da uno spicchio di sole)… Non
è detto che solo perché tu sia un CCM da bambola,
non debba essere un buon guardiano, sappi che senza gli allarmi,
nessuno grida ‘al ladro, al ladro’; non è
detto che solo per il fatto che tu non abbia l’alitosi,
non debba essere un bravo scudiero, esistono certi attributi
che se anche urtati lievemente, mettono K.O. un gigante; non
è detto che solo per il fatto che tu sia nudo come un
verme non possa essere un bravo cacciatore, esiste la caccia
al topo, al ragno, alla lucertola, al bimbetto che vuole usarti
come cavalluccio a dondolo, alla bimbetta che vuole farti le
treccine; non è detto che solo per il fatto che hai la
stazza di un bue, non possa essere un buon compagno di viaggio,
anzi, attento che non t’attacchino un carretto e ti usino
come trolley (grosso smacco per le femmine però, perché
saresti da tiro e da compagnia facendo due cose in una…
eh, che idea!)
Sciolto il dilemma
se sei idoneo alla formulazione della domanda ‘sarò
in grado di essere un CCS?’, pensiamo a dove indirizzarti
per trovare il Sapiens nato per te. I Sapiens diversamente diversi,
li puoi incontrare ovunque: seduti sulla panchina fredda di
un metrò, come dice Baglioni, oppure, sdraiati all’ombra
dell’ultimo sole, come dice De Andrè; ma tu da’
retta a Ciro, il parchetto ti fornisce il catalogo più
ingarbugliato di Sapiens Sapiens che al confronto, la casa di
un single Sapiens spigoloso-tondo, è in ordine!
E per saperne
di più di Sapiens e CCS, leggi il libro ‘Into the
Wild Town’ – oltre a regalarti un’ora di spensieratezza,
farai felice un CCS che si è trovato ad assistere un
Sapiens ‘A’ ed è finito in analisi.
Ciao!
***
Domande
questionali pubblicate da Ciro Pastore Tedesco .
1°
- come si può far ingoiare una compressa di antibiotico
da 1 grammo a un Sapiens senza essere morsi?...
non è
permesso incartare la compressa con una fetta di prosciutto,
non è consigliabile aprire a forza la bocca del Sapiens
per sparare la cp nel forno, non è permesso fingere che
la cp sia l'aereoplanino che deve atterrare nell'Hangar, non
è consigliabile pestare l'alluce fratturato del Sapiens
in modo tale che egli apra la bocca per dire ahia... la risposta
ritenuta più idonea sarà premiata con un incontro
gratuito con il nostro psicologo di fiducia
2°
- qual è il metodo migliore per insegnare al nostro Sapiens
a cantare con noi?
il primo passo
è sicuramente quello di cercare di fargli capire la differenza
fra una chiacchierata e l’intonazione di un motivetto
orecchiabile, e solo quando sarà in grado di discernere
una richiesta da una proposta, potremo cominciare con la prima
lezione di canto, la quale consiste nell’intonazione della
nota madre, la ‘U’… per fargli fischiettare
‘Carosello’ ci vorrà più di una lezione!!
3°
- igiene e Sapiens
Una delle problematiche
più ricorrenti che porta un CCS a rivolgersi ad un CCT,
è quella dell’incontinenza e/o decenza. Insegnare
ad un Sapiens che non può fare pipì dove e come
più gli aggrada è quanto mai difficile, soprattutto
pensando a quanto è facile per noi… il passaggio
dal pannolone o giornale, al parchetto, è una stupidaggine:
prendi il pannolone o il giornale lo porti fuori di casa, lo
poggi per terra e la fai… più facile di così!?!
Ma un Sapiens
come lo convinci a togliersi il pannolone, a rinunciare alle
comodità e, a calarsi le braghe solo davanti al WC?
4°
- spazio e tempo
- … come
tenere occupato il Sapiens mentre siete al raduno dell’ACCT?
È noto
che la malattia del secolo sia l’ansia: da prestazione
e da separazione le più comuni.
In questa sessione
ci occuperemo degli effetti della seconda – ansia da separazione
Questo tipo di
malattia porta il soggetto ad entrare in uno stato confusionale
al quale reagisce distruggendo ogni cosa gli capiti a tiro e,
una volta devastato anche l’ultimo angolino del mobile
d’antiquariato comprato con i soldi ereditati della zia,
e fatto a brandelli l’ultimo lembetto del divano che ancora
deve essere pagato perché le rate cominciano con il prossimo
anno, continua la sua manifestazione di disapprovazione, urlando
a squarciagola…
La neuro, si
sa, di matti non ne vuole più sapere, e così,
il primo ad essere chiamato dai vicini, è Dario Argento,
hai visto mai cercasse un nuovo interprete per le sue commediole
domenicali…!?!?
Come uscire da
una situazione da manicomio come questa?... In realtà,
un sistema esiste!...
lasciando a disposizione
del Sapiens alcuni giochini interrativi ripieni di cibo (è
noto che il cibo attenua lo stress mentale): kong e derivati…
- al Sapiens
verrà quasi certamente un colesterolo da urlo (e non
a causa degli urli sia ben chiaro), ma niente paura, con il
tempo per rimediare ai danni del sovrappiù è possibile
sostituire i kong con il cubo di rubik… a furia di morderlo
capirà che la sua utilità non è nel cercare
di ingerirlo ma nel riuscire a capire cosa passava nella testa
del suo inventore il giorno che l’ha fabbricato (chissà
chi era il suo CCS?) -
5°
- il rinforzo positivo e/o la punizione
Annosa discussione
nata alla scuola di sopravvivenza Montessori e ancora molto
attuale fra le chiacchiere dei parchetti e fra le discussioni
urlate al vento, no, ad internet, scusate, ops!... per me, invece,
solo una questione di punti di vista, visto che, da che mondo
è mondo, il bello senza il brutto non esiste, e il male
senza il bene e il bianco senza il nero e via così…
anche se molti tifosi vorrebbero che la squadra antagonista
sparisse dalla faccia della terra… ho sentito per radio,
che Totti vende casa, un attico con piscina a soli 5.000.000
di euro trattabili, una bazzecola, nell’annuncio si specifica
che non sono gradite offerte da parte dei perditempo e dei laziali…
un fatto di fedeltà o un odio atavico?!?... vabbeh, ma
questa è un’altra faccenda…
Il problema è: come far capire al Sapiens che
l’erba del parchetto può essere smangiucchiata
ma non fumata?
C’è
chi sostiene che, il non considerare l’azione cattiva
e premiare solo quella buona, sia il metodo migliore.
Si , può anche starmi bene, ma come spieghi a un Sapiens
‘fatto’, che la pipa della pace è
un rituale degli Indiani Pellerossa,e non è mai servita
a far passare il mal di pancia?
6°
- corso di educazione e rieducazione
Programma: azione educativa – clicker training,
consigliato dall’ENCI - condizionamento uditivo o dipendenza
uditiva;
azione rieducativa – corso di preparazione A.Volta, consigliato
dall’ENCI - condizionamento elettrico o stress confusionale;
azione sbagliata – estasi sensoriale (vedi nota 5°);
conclusione – ma io, non potevo diventare cane-attore
come Rex, e lasciare che qualche altro PT sfigato, si occupasse
dei problemi comportamentali dei Sapiens?
7°
- insegnante di sostegno
…e quando
un Sapiens, in presenza di forti stimoli, non risponde al richiamo?...
Chiama l’insegnante di
sostegno!
***
Ultimi
consigli
La nostra è una missione,
e quindi, non avremo mai la possibilità di scegliere
l’assistito… però, un domani, forse, se la
cecità colpirà anche Sorella Sfortuna, potremmo
trovare un Sapiens PUS (Provvisto Utili Supplementi).
Ecco alcune accortezze che possono guidarci verso l’identificazione
del Sapiens più gettonato:
- che la sua temperatura corporea sia orientata più verso
i 37° che non i 36°… altrimenti, in inverno, cosa
ci facciamo se non possiamo usarlo come scaldaletto? (siamo
contrari allo spreco di corrente e combustibile)
- che sia di sangue dolce … perché in estate, le
lenzuola del letto sono gradevoli fresche e le finestre è
bene tenerle aperte per il ricircolo dell’aria; il Sapiens
dal sangue dolce può essere un ottimo schermo contro
le punture di zanzare. (siamo contrari ai veleni)
- che sia di bocca buona … non che debba essere alimentato
a croccantini e scatolette, ma neanche che ci faccia impazzire
con manicaretti prelibati e carne di prima qualità. (il
macellaio è un buon amico, il veterinario pure, ma il
DAS oltre alla plastilina per modellare pupazzetti divertenti,
non ci dà).
***
Preghiera
a San Francesco
Nostro caro San Francesco,
protettore del Lupo e di tutti i suoi figli,
noi ti chiediamo:
la saggezza per capire i Sapiens
l’amore per perdonarli
la pazienza per sopportare quello che fanno
ma soprattutto
ti chiediamo di non darci la forza
perché se ci dai la forza
gli spacchiamo la testa.
***
NOVEMBRE 2011
E'
uscito il mio nuovo libro, un trattato scolastico sul
personaggio più popolare della terra: il Sapiens.
Come
relazionarsi con un Sapiens, come sopravvivere allo stato
confusionale che regna nelle credenze cinofile
***
Una
letterina di una cara persona - voglio lasciare qui
uno scritto di una cara persona che ha abbandonato lo stato
confusionale dei Sapiens e ora parla come uno di noi:
"Esiste
un momento magico nella giornata, in cui senti di appartenerti
l'uno all'altro, può succedere durante un gioco, nella
quiete del riposo al sole, o nel camminare insieme respirando
l'aria fresca tra un ingresso e l'altro al cinema. E' in quel
momento che la gioia ti riempie, in quel momento sai chi sei,
in Armonia con il tuo Branco e con il mondo, e sai che dovrai
lottare e vivere per quei momenti!! ..."
Con affetto
Isabella, Mario, Titta e Nerina
Grazie Amici
cari!
***
Lasciateli
litigare!
Prendo spunto
da un articolo pubblicato sul ‘’Giornalino dell’ENCI’’,
marzo 2012, pag. 42, per dire la mia in merito ad un comportamento
del Cane, sul ‘’lasciar litigare o non lasciar litigare’’.
La foto nell’articolo: due cuccioli di due mesi d’età,
forse, ma forse neanche, uno schienato a terra, le zampine anteriori
poggiate sulle spalle dell’altro che invece lo sovrasta
tenendo le sue zampine ben stese sulla gola del dominato. La
didascalia dice: sin da cuccioli… s’imparano le
regole. Assolutamente d’accordo con la scrittrice, la
dott.ssa (credo) Giusy Mazzalupi – ricercatrice dell’università
di Pisa.
La ricercatrice inizia il suo articolo segnalando giustamente
alcune cause che possono motivare un litigio, altresì,
si appresta a specificare che tali atteggiamenti non sono da
attribuire ad un disturbo sociale (sociopatia), ma a semplice
routine di un dialogo fra Cani. D’accordo pure con questo
… anche se, personalmente non amo rivolgermi al pubblico
usando definizioni che sanno di tanto ma che, in effetti, dicono
poco, a meno che il lettore non sia addentro alla questione.
A mio modesto parere la sociopatia è solo ‘’maleducazione’’
o ‘cattiva educazione’’ se preferite. Ma non
importa, ognuno è liberissimo di esprimersi come ritiene
più opportuno, soprattutto se si usano termini di moda.
Nello scritto, si tiene a precisare, che il più delle
volte, quando accadono delle zuffe fra Cani, avvengono in presenza
dei proprietari (io avrei usato – familiari – poiché
ritengo il Cane un membro della famiglia, ma, come sopra, libertà
di parola), nuovamente perfettamente d’accordo. I Sapiens,
molto spesso, non sapendo come comportarsi nell’educazione
del loro Cane, fanno più danni che altro, facendosi prendere
dal panico, trasmettono uno stato d’agitazione ‘’stress’’
al loro beniamino (il più delle volte dettato dall’insicurezza,
che il Cane traduce: ‘’chi mena per primo, meno
due volte’’ – istinto di conservazione), confermando
l’atteggiamento battagliero. Tengo a precisare ‘’stress’’
e non ansia, perché il Cane non è in grado di
vivere un atteggiamento tanto evoluto (vedi ANSIA). E continuando
a rimanere nel tema famiglia, la scrittrice non condivide il
concetto di uguagliare i Cani ai figli. Sono d’accordo
se parliamo per concetti evolutivi, in disaccordo se l’intendiamo
come componente della stessa; in accordo sul fatto che non bisogna
pensare a loro come a piccoli sapiens e ad esserini tutti uguali,
in disaccordo che non bisogna inibire certi atteggiamenti, e
che, inibendoli, si creano ulteriori disordini.
Ogni essere vivente è diverso nel fisico e nella mente;
fortunatamente negli uomini non c’è obbligo di
standard di razza e, nel Cane, anche se gli allevatori lavorano
per l’omogeneità, a parte alcuni tratti obbligatori,
più di tanto non riescono a fare, la scintilla della
singolarità regna sempre sovrana, permettendo che ogni
individuo, in quanto unità singola, sia diverso dall’altro
e dall’altro e dall’altro ancora…
Nel Regno Animale esiste una legge molto dura che viene rispettata
da tutti, in tutte le famiglie. L’unica specie a non rispettare
la legge è quella umana. Ma di fatto non è neanche
vero altrimenti ‘’noi sapiens’’ non
ci ritroveremmo in questo stato di libertà illusoria
ossia dittatura nascosta…
In Natura esiste il Branco, Mamma e Papà, zie e zii,
figli e figlie … tutti collaborano e si rispettano e tutti
si adoperano per il bene comune del Branco … e se a qualcuno
non stanno bene le regole, se ne può pure andare!
Molti uomini, al contrario, essendo la nostra una razza motivata
soprattutto dall’egoismo e dall’egocentrismo, pensano
solo al bene proprio, per cui il valore della famiglia e del
bene è pura utopia (se così non fosse, i nostri
governanti non farebbero solo i loro interessi, ma agirebbero
per il bene comune!)
L’uomo ha bisogno di regole, il Cane ha bisogno di regole.
Finché il Cane resta nella sua famiglia originaria, l’educazione
la darà la sua Mamma che sarà sempre vigile e
attenta sui giochi dei figli - le scaramucce nascono anche come
giochi di lotta, in Natura sono necessari per la sopravvivenza,
in una vita cittadina sono ‘’solo giochi di lotta’’
(il Cane, benché abbia mantenuto alcuni tratti del suo
progenitore ‘’il Lupo’’ è pur
sempre un Cane, quindi non avrà bisogno di cacciare o
di difendersi da insidie mortali – in linea di massima
- ; e in più, non raggiungendo il grado di crescita evolutiva
del suo antenato, i suoi atteggiamenti di gioco, nell’infanzia,
sono solo atteggiamenti di gioco). Nel momento in cui entrerà
a far parte di un famiglia umana, sarà questa a educarlo:
sia nel ‘’questo si fa, quest’altro non si
fa’’ che nel gioco, che nel rispetto…
- perché bisogna litigare? …
Il litigio è male in tutte le specie animali, solo l’uomo
litiga per … boh, perché è stupido mi viene
da pensare … gli altri Animali non litigano mai se non
c’è un pericolo vitale.
- Un Cane che vive in famiglia, perché deve litigare?
Perché litiga?
Perché probabilmente nessuno gli ha detto mai che non
deve farlo. E quindi… perché la ricercatrice dice
che NON BISOGNA INIBIRE LE ZUFFE? … IO DICO CHE BISOGNA
EDUCARE GLI UOMINI, FARGLI VEDERE I CANI COME TALI E NON COME
IL FRUTTO DI UNO PSICOTICO ESTRATTO DEL COMPORTAMENTO UMANO
.
I CANI POSSONO
MORIRE A CAUSA DI UNA ZUFFA NON SEDATA!!! …
Come in ogni
cosa, c’è la parte giusta e la parte sbagliata,
io credo che bisogna ‘’insegnare’’ e
‘’vigilare’’ sui cuccioli che si esprimono
… anche perché molti di essi, sono stati tolti
alla Mamma, prima che ella avesse potuto insegnar loro, le inibizioni
(volgarmente tradotte in lingua sapiens con: ‘’questo
si fa finché non procuri danni all’altro, attento
a non superare il limite, perché poi vi fate male sul
serio … la vita è preziosa, non bisogna scherzarci)’’
Personalmente
ritengo che la superficialità vada di pari passo con
la pigrizia e quindi il sapiens ‘’ci va a nozze’’
su una dichiarazione ‘’lascateli fare che loro sanno
cosa fare’’ … si, lo sanno o lo sapranno,
se qualcuno si è preso o si prenderà la briga
di insegnarglielo … forse sarebbe meglio INFORMARSI BENE
PRIMA DI … PERCHE’ LE FRASI POSSONO NON ESSERE INTERPRETATE
NEL MODO GIUSTO.
Buon Parchetto!
Vi consiglio di leggere l’articolo,
è molto interessante.
***
Addestrare
un sapiens seguendo il metodo gentile è possibile? ...
Dipende dalla fantasia!
Ciro - Alla nascita
un sapiens è un animaletto innocuo, roseo e paffutello;
dopo aver superato l'uscita dalla tana, prima dell'ambientamento
è un cosino tutt'ossetti e pelle grinza che si vede ad
occhio nudo che la sua più alta motivazione sarà
sempre legata ad una pappa. E infatti, tutti i sapiens
che gli si stringono a raccolta quando è ancora un cuccioletto,
si assicurano che sia ‘’normale’’ chiedendo
a Papi e Mami: ‘’mangia?’’…; e
tutti quelli che gli stringeranno un giorno, rafforzeranno il
loro legame con lui, con l'aiuto di una memorabile ‘’mangiata’’
… ; e tutti quelli che cercherà lui di stringere
a se, avranno un massimo comune denominatore: La Pappa …
per mangiare bene e tanto!
I sapiens non faranno
altro, nella loro vita, che non abbia come ultimo fine, quello
di ingollar giù per il gargarozzo, qualcosa. Ingrassare
(pancia, tasche, menti - proprie o de chi je conviene)
per loro è sinonimo di benessere fisico e mentale (salutare
e spirituale). … Anche quando saranno motivazioni emozionali
del normale quotidiano a incentivare le loro azioni, lo stimolo
per raggiungere l’appagamento sarà: La Pappa.
… Ogni volta che saranno felici, ogni volta che saranno
tristi, ogni volta che dovranno essere spronati ad affrontare
un'impresa o dovranno stare attenti per imparare, sarà
sempre un cibetto particolare a tenerli lì sull'attenti,
pronti per scattare.
È un classico!
Rex - Eee …questo
vuol dire …
Ciro - Che in fin
dei conti, avere la testa e la bocca piene di ‘’fregnacce’’
- cibo o chiacchiere - è di fondamentale importanza perché
li fa sentire e apparire ricchi e colti, degli eruditi. Dei
veri ‘’riccoltouditi’’!
Rex - Questa parola
la conoscevo un po’ diversa, ma anche così rende
bene l’idea!
Ciro - I ‘’riccoltouditi’’
…
Rex - Guarda che
puoi dire anche ‘rincoglioniti’, tanto credo che
lo sappiano anche loro come sono.
Ciro - Su questo
ho molti dubbi, altrimenti cambierebbero facciata … ma
… andiamo avanti dai.
… Dicevamo … il sapiens … chiamiamolo ancora
così … è di fatto, un animaletto tanto insicuro
(vedi la ‘’Teoria Neotenica’’ stadio
1 e 2, ove se ne parla illustrando le fasi più marcate
dell’io sapiens nella sua versione più usuale/consueta/ordinaria
– la limitata maggioranza, insomma!), e il suo sapere
tanto, come svela il nome stesso che s'è dato "sapiens
sapiens" (???
- :D :D :D) - scusate m'è
scappata la risata!!! - non deriva dall’essere un pozzo
di scienza, bensì dall’essere un pozzo diversamente
pieno e molto più grande, che qualcuno identifica nella:
‘’cloaca massima’’!
L’avere un impegno costante con lo stomaco (sarà
per questo che mira a ‘’gabinetti’’
sempre più lussuosi … soprattutto quelli di un
certo tipo?!), non gli permette di "fare cose" senza
valutare tutti i pro e i contro dell’impegno che s’è
preso (mi porto il vasino insieme al cestino o troverò
da mangiare per strada e basta la bustina?). …
Così facendo, pensa è vero a tutti i rischi, convenienze,
inconvenienti e contrattempi che possono capitare, ma il tanto
valutare e rimuginare, non lo spinge a decidere quale svolta
prendere per arrivare a meta; … eee, pensa che ti ripensa,
gira che ti rigira, fra una curva e l'altra, i vicoli che percorre
al posto della strada principale, non fanno altro che farlo
ubriacare.
Rex - Pure?!
Ciro - Si Si!!!
… e ... girando girando (per così dire anche alla
"cieca"), incrociando i suoi stessi passi, il sapiens
rimane lì, ancorato bene ai cerchi concentrici dei suoi
vorticosi pensieri, incapace di decidere se passare o meno la
pozzanghera che gli sta davanti che … ‘’sarà
veramente una pozzanghera o ...?’’
Sinceramente non
so valutare se una "tanta" decisione/indecisione "lo
benefici in qualche cosa", … maaa sicuramente si,
altrimenti cambierebbe almeno il raggio della curva! …
Pensandoci bene credo che il girare e rigirare (che mostra qualcuno
che qualcosa fa - pure se non serve a niente quello che sta
facendo), abbia un identificativo significato, ossia: "non
importa quello che fai, l'importante è che non ti porti
a niente e che chi ti guarda creda che stai facendo qualcosa
... " ...
E qui sta il nesso della questione: "se vuoi mangiare e
godere di tutti i benefici a cui ti porta La Pappa, devi: non
arrivare a niente, come pure, non fare niente". Questa
è quasi la raccomandazione del mattino e la preghiera
della sera!
Il sapiens, come
puoi facilmente capire, detesta la fatica e, dover decidere
qualcosa, è una grandissima fatica. Quindi cerca di starne
lontano per partito preso – e anche in questo, qualunque
esso sia non cambia niente perché, in fin dei conti,
quello che può cambiare è solo il colore delle
bandiere che... forse ...dipende solamente da un fattore di
tintoria ... –
Rex - ‘’Tintoria?’’
Ciro - Si, la comodità
di lavare i panni sporchi in quei negozi che non fanno altro
per 24 ore al giorno, tutti i giorni, tutti i mesi di tutti
gli anni fino a che non hanno incassato tanti "pe(u)gni"
(imparando a non fare domande sulla natura delle ''patacche'')
da diventare ciechi, tanto ciechi da non vedere nemmeno quello
che un cieco vero vedrebbe! ... Ma siii, quei posti dove stanno
tutte le bandiere che sventolano al sole con la scusa che se
devono asciuga'!!!
Rex - ‘’...eppure
giurerei che una volta ho sentito dire, da questi sapiens, che
‘i panni sporchi si lavano in casa’; e che ’una
bandiera che sventola è un inno a sacri ideali’!
… mah! … sarà cambiato il vento e non me
ne sono accorto?! …di certo so che m’è venuta
fame!’’
Ciro - Aspetta aspetta
… se non esci dal discorso lasciando a casa soprattutto
le ‘’idee’’ e le ‘’ideologie’’
(e lo stomaco), e fai attenzione ai punti cardini della riflessione,
ti accorgi che tutto collima, ossia che pappe
e panni sporchi (affarucci che nell'intimità
sono più espressamente espressivi) vanno perfettamente
a braccetto.
Basta riflettere sugli atti veri e propri, quelli da cui tutto
ha inizio: Mangio e dopo un po' vado ad espletare i bisogni
organici (cioè: mi scappa!)...e se non mi sbrigo, mi
imbratto le mutande. … eee per espletare senza sporcarmi
le mutande devo calarle!?...
Inutile sottolineare che nell’arte della culinaria, sono
maestri! Sono dei cuochi davvero divini.
Rex - Scusa ma, ho
perso il filo … se parli di cuochi e di cucina/cucinare,
l’arte dovrebbe chiamarsi ‘Cucinaria’; …
o … il nesso con ‘culi in aria’ esiste per
la faccenda del mangiare, delle mutande e della tintoria?!
Voce - Personalmente
credo che addentrarsi in certi discorsi e approfondire certe
terminologie, con tutti i nessi che possono esserci, potrebbe
far prendere al discorso una piega poco simpatica; vi consiglierei
quindi, di tornare indietro e riallacciare le ‘chiacchiere’
ad ‘altro’ .
Rex - Si Voce, mi
sa che c’hai ragione, tanto per me è anche troppo
difficile da capire ... sono un Cane e non ho tutta la conoscenza
di Ciro; e fortunatamente non ho nemmeno tutti quei neuroni
degli umani che portano a pensar di loro, sia a livello considerativo
che sopportativo: ‘’ma che coglioni!!!’’
…
Ciro - Ok dai, torniamo
al dolce far niente del sapiens.
Facendo niente, un po’ si annoiano; e lavorando di testa
per escogitare metodi sempre all’avanguardia per continuare
a non fare niente, però li stanca.
L'arte di non fare niente è la mestieranza a cui ogni
sapiens aspira e, come è ben risaputo, ogni mestieranza
ha delle basi, delle direttive, delle regole - ecco forse quest'ultima
è la parola più giusta - ‘regole’
- regole senza le quali non si può iniziare nulla. Lo
studio della mestieranza richiede un impegno molto importante
e duro!
Approfondiamo!
... In generale,
il sapiens non si getta in un'impresa (che sarebbe
già una gran cosa il presupposto dell'idea di farlo),
e tanto meno si permette di azzardare questo o un altro passo,
questo o quell'altro discorso. Tergiversare invece fra un pensiero
e l'ipotesi del pensiero stesso è una cosa che gli riesce
bene. Ma se c'è da mangiare, allora ci si tuffa (...pensandoci
bene... sarà questo uno dei motivi per cui ho trovato
quell'uomo in mezzo al mare all'inizio dell'avventura? …
mmhh … BOH!)
Rex - Bene, e adesso,
secondo te, tutto dovrebbe essere chiaro.
Ciro - Certo! Ma
semmai non lo fosse, aspetta che torno ancora più indietro.
Devi sapere come tutto ebbe inizio: ‘’Un uomo
per esser degno di essere uomo, deve essere prima Erectus, ossia
non può camminare su quattro arti ma su due, e in più,
deve avere una coscienza solida... Per diventare Sapiens...anzi
sapiens sapiens deve ...
Rex - ...imparare
a cucinare!
Ciro - Beh si, in
un certo senso si :D
Rex - Però,
perché cambiare nome? ...non poteva rimanere homo erectus
?!
Voce - Perché
caro Rex, "l'erectus" non esiste più...
Ciro - Ma come? Non
hanno rimediato con la pasticchetta?
Voce - Quale pasticca?
Quella per il cuore?
Ciro - Il cuore?
Non pensavo che dipendesse da un problema di "cuore"
non essere più erectus? ...
Voce - ...mh mi sa
che sei uscito dal binario!?!...
Rex - Oh santa pace,
e adesso che c'entrano i treni"?...
Voce - ...no aspe'
ferma tutto, cancella l’ultima frase, la dico semplice
"è un altro Homo".
Questioni da hommini! ... NARRAZIONE
Ciro - L'Homo nasce
erectus e rimane erectus finché è giovane, poi
la vita lo porta ad evolvere e comincia ad avere un sacco di
pensieri. I pensieri lui li chiama: Esperienze che fortificano
la saggezza. Quindi più evolve, più cresce
e più diventa saggio e sapiente. Una
volta diventato un pozzo di conoscenza e verità, anche
il suo aspetto fisico cambia. Cambiando nella mente e nel fisico,
non può mantenere lo stesso nome di presentazione; deve
adeguarsi; e così, come saggezza evolutiva vuole, diventa
sapiens. Più acquista saggezza, più sapiente diventa.
Per questo motivo, per il suo moltiplicarsi di saggezza, ha
dovuto necessariamente raddoppiarsi la qualifica. La doppia
qualifica gli ha procurato il doppio di tutto.
Sinceramente non so se avere tutto doppio sia un bene o meno.
Doppie soddisfazioni = doppie preoccupazioni.
Rex - Ehi, posso
dire la mia? ... Anche le corna … sono doppie!? (:D
:D :D) – ari-scusate m'è ri-scappata
la risata!!!
Comunque ho capito quello che vuoi dire: adesso che l’homo
è carico di peso del sapere, non può essere considerato
un erectus, perché non ce la fa... avendo riempito la
zavorra e avendo imparato l'arte culinaria, la pompa non è
più in grado di promuovere tanta forza necessaria per
‘’tirarsi su e gestire la situazione’’...
… … eppure … giurerei che erectus l’ho
sentito dire per qualificare un uomo ligio, un uomo tutto d’un
pezzo, un uomo giusto … erecto … eretto …
appunto!
Ciro – Bravo
Rex, hai afferrato benissimo i concetti, e ora puoi capire bene
‘’la pasticchetta’’. … la pasticchetta
ti fa essere erecto in tutti i sensi (dipende dai punti di vista
… ma noi siamo Cani eee i punti di vista non fanno parte
dei nostri pensieri, per noi le cose sono come appaiono e non
a seconda della luce che c’è o a seconda di con
chi stai!)
Rex – Ma, Ciro,
tu come fai a sapere tutte queste cose? ...
Ciro - Mio FratelloBru',
lui sa tutto sull'erectus, sul sapiens e sulla saggezza di rimanere
erecti sapiens single
Rex – …single
… cioè: non accoppiarsi? …o non accumulare
tanta saggezza da caricare in maniera esagerata le (s)palle?
Ciro - No no l’accoppiamento
si, anzi, FratelloBru' e un fautore dell'accoppiamento...
Rex - Allora volevi
dire: Non caricare le (s)palle)? … forse non prendere
certi impegni?
...
Ciro - Beh...diciamo che le idee di FraBru' ultimamente sono
un po' diverse da quelle che avevo capito all'inizio... Ma...
quando parlo di sapiens single intendo dire che ‘se non
capitoli al raddoppio (sapiens sapiens), questo ti permette
di essere/rimanere sempre anche erectus!
Rex - ... che mi
sa tanto che ‘tanto più stupido del sapiens non
è/era’. … O no?!
Ciro - Si. Più
o meno è così ... però … aspetta
… chiediamo direttamente un parere a Bru'.
Bruuuhhhnooo!!! Bruuuhhhnooo!!! Bruuuhhhnooo!!! ... ... ...
Rex - Che c'è?
Non risponde? ... sarà impicciato a chiarire i concetti
sapiens ed erectus a qualcun altro?
Voce - Ciro non urlare,
ti rispondo io. FratelloGrande è a un seminario.
Ciro - "..."
- so ... Conosco!
Rex - ... Mi sa che
vuol dire che c'ha da fa' ... evabbeh dai, tra una semina e
l’altra, prima o poi risponderà.
Ciro - Si, Si!
… alloraaa… continuiamo intanto con la narrazione
che ... sono sicuro che strada facendo ne avremo di domande
da fare.
... Ci sei Rex?
Rex - Si si sono
presente ... anche perché, ‘sto connubio fra erectus
e semi mi lascia accesa la curiosità... Erectus e semi
... Boh! … I semi si piantano, quindi vanno giù
… erectus si alza e quindi va su … secondo me vanno
d’accordo seguendo quello strano nesso contrario che accoppia
il bianco e il nero, mogli e mariti, i maschi e le catene …
mah … )
Ciro - dunque … per i chiarimenti de’ hommini, aspettiamo
Bru che ci dica la sua … e, per entrare bene nel discorso
sul pensiero sapiens, iniziamo dal momento in cui fra lui (il
sapiens) e il Cane c’è stato il primo incontro.
…
Tutto ebbe inizio quando ... :Me ne stavo sulla spiaggia a pisolare, quando vidi un uomo
in mezzo al mare...
"Ciro lascia stare", disse la vocina mia compare ...’’
da’ retta a zia che di mestiere fo la spia...e non di
quelle spie che ti rivoltano la vita...io son la lucina rossa
che t'avverte degli intrugli.’’
Ma io non diedi ascolto al consiglio saggio e colto, e con tono
forte e schietto, a voce alta ho detto:
"ho una coscienza, amica cara ... e non posso tralasciar
l'agire umano (poco sapiente e di gran lunga de-efficiente),
per non bagnarmi il pelo o rischiare di affogare’’
… (con quell'ancora che me se sarebbe appesa sicuramente
al collo, dovevo pensarci bene, perché già questo
semplice pensiero, era un importante indizio pe’ scappa’
via fingendo che me stavano a chiama’ dal pontile della
baia!)
"Non è del tuo pelo che mi preoccupo, e nemmeno
dell'ipotetico trabocco... è solo il dopo che mi dà
cruccio, perché ... tu non sai cosa vuol dire, portare
a riva quell'umano che sta per affogare!".
A nulla serviron le parole che mi intimavano cautela annunciando
un presagio di sventura... la decisione avevo preso e senza
indugio vinsi la paura.
E fu così che …mi ritrovai nell'inferno degli imbrogli...
!!!
Ahimè dissi a posteriori, ricordando la pace degli Allori...
Però la frittata ormai l'avevo fatta ...e non mi toccava
altro che d'ingollarla senza più pensare a cosa, in quella
ciotola accartocciata, assortitamente il Sapiens rimestava.
Bambino : Eee
quindi?!
Ciro– E quindi dovevo dare retta alla vocina, perché
da quel momento in poi, mi so' 'ncastrato fra un casino e l'altro
pe' sta' appresso a sto sapiens inefficiente saccentemente poco
intelligente, che solo il nome c'ha di sapiente! …
Nel lampo di un istante mi ritrovai avvolto
fra le fiamme dell'inferno di quel poeta vostro ...talcerto
Dante.
Fu così che ebbe inizio l'avventura di noi Cani di (s)ventura
e dell'uomo (una ambigua creatura).
Cercando poi, di scoprire che c'aveva al posto
della testa, mi accorsi di quante e quante tare c'ha sto Coso
che se sente un super fico! ... Lui che può viaggiare
di mondo in mondo, criticare e condannare, non è altro
che un Infante che ad ogni giro d'angolo si volta indietro per
sapere se l'Angelo Custode (io) lo segue a coda …emh a
ruota!
La
vita umana è una commedia ... e i Cani a cavallo dell'onda maestrale,
ancora non riescono a sciogliere il grave dubbio che alimenta
la vita della strana Scimmia dacché, scesa dall'albero
si accorse che la terra era troppo calda per camminarci sopra
e così si tuffò in mare percependo che l'acqua
avrebbe spento le fiamme dell'inferno che ardevano sotto i suoi
piedi e dentro la sua testa senza però, prendese la briga
di porsi la domanda se "in quanto homo avrebbe galleggiato".
...
Vedendolo lì, ingoiando
acqua che credeva che masticondola
avrebbe trovato la soluzione ... mi sono buttato ... e che potevo
fa'?! ...
Il Cane è
l'artefice della sua prima fase di salvezza. E' il poeta che
l'accompagna durante il purgatorio che tarda a finire i suoi
''gironi''.
Rex - ...e ti credo:
''a perte che girare è la sua arte'', ma ''una ne pensa
e un'altra ne fa!''
Ciro - E già
caro Rex! ... e dire che ...tutto è cominciato per uno
sbaglio di direzione:
Pare infatti, che da quel tracollo (dall’albero alla terra
all’acqua), per tutta la vita, l'Homo abbia come scopo
unico, quello di elevarsi (...(e)levarsi sarebbe meglio) ovviando
all'immane errore fatto all'epoca (scendere dall’albero).
... Il sapiens sapiens vive con lo sguardo rivolto verso l'alto.
Non fa altro che alzare gli occhi al cielo con l'intento di
"volare lassù, in alto, sempre più in alto,
fino ad arrivare al cancello del paradiso’’. ...
Probabilmente per comprarselo o rivendicarne i diritti di proprietà
come ''figlio d'arte''!
Rex - Quindi infermo
e purgatorio sono l'incasinamento di uno sbaglio di direzione.
Invece di scendere dall’albero doveva salire. ... Doveva
solo imparare a volare!
Ciro - Esatto!
…perciò, tornando a bomba, cioè alla domanda
iniziale: ‘’il problema non sta nel chiedersi
come addestrare un sapiens, perché, come si è
potuto capire da una breve analisi, se non lo affami un sapiens
non si può addestrare, ma si può fare un'altra
cosa con lui ... si può evitare!
E' come la purga
... se la conosci, la eviti! ;) :D
***
La
vostra lingua?
- in che senso? ...
la lingua nel senso di lingua o le nostre chiacchiere, il linguaggio?
...
Il linguaggio!
Volevo lasciar perdere
quando mi hanno fatto questa domanda, perché pensavo
che mi stessero prendendo in giro, ma poi qualcuno ha tanto
insistito sugli studi che sono stati fatti, che non potevo davvero
tacere...io?...stare zitto?...ma noo...sono Ciro, lo scrittore,
la voce del parchetto... e così...
Nel mio elaborato
sugli stadi di crescita del sapiens, misi giù uno specchietto
della sua evoluzione/involuzione che lo condusse, da ‘’ciondolante
primate’’che si godeva la vita raccogliendo banane
qua e là, a ‘’spasmodico ‘’produttore
di ansia’’, ossia, un ‘’patologico certifica-dipendente’’
che del godimento non conosce neanche più il significato
letterale di quel che dice.
Il grande Dott. Lorenz, molti anni prima di me, fece la stessa
cosa su noi cani. Fece cioè, uno studio particolareggiato
sulle tappe di crescita e sviluppo intellettivo.
Sulla falsa riga
di questi studi, ecco arrivare l’interpretazione dei linguaggi.
Non si parla di teoria neotenica delle chiacchiere, si chiacchiera
e basta, ma visto che da una chiacchierata e più d’una
chiacchierata possono nascere anche delle idee interessanti,
eccomi pronto a chiacchierare con voi sulle chiacchiere.
Tutto il mondo è paese, e come la moda dei paesi consiglia,
di chiacchiere se ne fanno tante, alcune delle quali sono dei
veri e propri ‘’capolavori’’.
Nel mondo degli umani,
gli umani conoscono vari modi di chiacchierare e varie lingue
per dire la stessa cosa.
Perché mai uno dovrebbe dire una cosa in tante lingue,
mi chiederete?! Non è strano forse, dover usare, chessò,
Cane, Dog, Chen, Hund, ecc. per indicare lo stesso individuo
o lo stesso oggetto? …senza pensare che oltre alle lingue
esistono pure i dialetti, che lì si che ce da ridere!!!...è
da matti direte voi! …beh si in effetti, però non
dipende solo dalla pazzia dell’uomo… le grandi distanze
fra una popolazione e l’altra, fanno si che quando uno
‘’falcia’’ un po’ la parola, ecco
che se ne forma un’altra e poi un’altra e un’altra
ancora fino ad avere una serie di chiacchiere che …già
ho grippato il cervello!!!
Mi permetto, visto che sono un cane, di esprimermi sulla mia
classe di appartenenza, così non rischio di dire sfondoni.
I cani parlano! come?
...moh te lo spiego:
Per farla facile
potrei dire: come gli Indiani!
A gesti, a suoni, a puzze! …
Puzze?
Si si puzze, anzi
la puzza è la prima cosa che usiamo per parlare!
Efficace ed intrinseca, perché in una sola ‘’emanazione’’
ecco che hai già detto un sacco di cose.
La rapidità di intesa per noi è fondamentale.
Niente paroloni antisonanti o dialoghi a lungo termine come
si usa fare nel regime governativo degli uomini.
Noi siamo per i fatti, non per le chiacchiere!
…e dopo che ci siamo presentati con essenze di ‘’eau-de
cologne’’, sappiamo chi abbiamo di fronte e quali
gesti dobbiamo usare per ampliare i discorsi.
È vero che anche da noi ci sono dei tipetti tutto fumo
e niente arrosto (perché all’arrosto non ci arrivano
mai, dato che perdono un sacco di tempo a chiacchierare, emh
pardon, ad abbaiare!), e sono quei soggettini che nei secoli
hanno deciso di rimanere allo stadio umano della crescita, fedeli
all’ordine di homo sapiens sapiens (dio scemo scemo) il
nostro creatore. Sono animaletti nervosi, infantili, attaccabrighe,
e chiacchiera dipendenti!!!... dei veri piccoli figli di sapiens,
insomma…
Per quelli di noi
che invece usano un po’ del sale di zucca, che Papà
Lupo ci ha lasciato in eredità, non serve tanto vociare,
noi balliamo, sculettiamo, ci inchiniamo e piroettiamo, e se
non basta ci aggiungiamo qualche musatina leggera per svegliare
un attimo la ricevente. Un tocco garbato per non rompere l’areosol...
Areosol?
Si l’energia
che se supera l’area luminosa si trasforma in stress energetico
ed irrompe in un conflittuale stato fisico ed emozionale!
Arousal!
Tu parli di Arousol e di Eustress!
No! Chi io? Non sia
mai che mi metta a dire parolacce!!!
Allora stai
parlando di Prossemica e ti sei confuso…
Confuso lo diventerò
presto se continui ad elencare paroloni senza senso…
L’areosol è un marchingegno che abbiamo in dotazione
dalla nascita che ci permette di mantenere un’atmosfera
odorosa solare. Hai capito cosa intendo? … Hai presente
‘’mantenere l’aria profumata con quella particolare
puzzetta che parla di pace amore e serenità?’’-
…
E’ una puzzetta che i sapiens hanno lasciato nei prati
dimenticando di tornare a prenderla. … Eeee se posso esprimere
un parere: si sente lontano un miglio che non ce l’hanno
più, perché il loro odore dice quasi sempre l’esatto
opposto.
Parlare con noi,
parlare come noi, non è difficile.
Affinare un po’ l’olfatto, imparare la lambada e
canticchiare stornelli, motivetti o canzoni vere e proprie sono
le chiavi che aprono le porte della comunicazione e della verità.
***
Avventure
… No non
sarà, un’avventuraaa … questo amore fatto
solo di …https://www.youtube.com/watch?v=LGWFlnxS9HI VOCE – Cirooo,
non cominciare a uscire dal tema!
Non sia mai … poi ognuno può dare l’appellativo
che vuole al ‘’fatto’’ ma … rimane
comunque che … tutto si può dire tranne che sarà
‘’un’avventura fatta solo di poesia’’.
;) VOCE –
:o
…e allora … Siete caldiii?!
:D VOCE – è inutile …non ce
la può fare …!
Riporto da sopra il colpo di fulmine
che ci investì al tempo che fu e da cui tutto cominciò:
COME TUTTO COMINCIO’ Me ne stavo sulla spiaggia a pisolare, quando vidi un uomo
in mezzo al mare...
"Ciro lascia stare", disse la vocina mia compare ...’’
da’ retta a zia che di mestiere fo la spia...e non di
quelle spie che ti rivoltano la vita...io son la lucina rossa
che t'avverte degli intrugli.’’
Ma io non diedi ascolto al consiglio saggio e colto, e con tono
forte e schietto, a voce alta ho detto:
"ho una coscienza, amica cara ... e non posso tralasciar
l'agire umano (poco sapiente e di gran lunga de-efficiente),
per non bagnarmi il pelo o rischiare di affogare’’
… (con quell'ancora che me se sarebbe appesa sicuramente
al collo, dovevo pensarci bene, perché già questo
semplice pensiero, era un importante indizio pe’ scappa’
via fingendo che me stavano a chiama’ dal pontile della
baia!)
"Non è del tuo pelo che mi preoccupo, e nemmeno
dell'ipotetico trabocco... è solo il dopo che mi dà
cruccio, perché ... tu non sai cosa vuol dire, portare
a riva quell'umano che sta per affogare!".
A nulla serviron le parole che mi intimavano cautela annunciando
un presagio di sventura... la decisione avevo preso e senza
indugio vinsi la paura.
E fu così che …mi ritrovai nell'inferno degli imbrogli...
!!!
Ahimè dissi a posteriori, ricordando la pace degli Allori...
Però la frittata ormai l'avevo fatta ...e non mi toccava
altro che d'ingollarla senza più pensare a cosa, in quella
ciotola accartocciata, assortitamente il Sapiens rimestava.
BAMBINO : Eee
quindi?!
CIRO – E quindi dovevo dare retta alla vocina, perché
da quel momento in poi, mi so' 'ncastrato fra un casino e l'altro
pe' sta' appresso a sto sapiens inefficiente saccentemente poco
intelligente, che solo il nome c'ha di sapiente! …
Nel lampo di un istante mi ritrovai avvolto
fra le fiamme dell'inferno di quel poeta vostro ...talcerto
Dante.
Fu così che ebbe inizio l'avventura di noi Cani di (s)ventura
e dell'uomo (una ambigua creatura).
Cercando poi, di scoprire che c'aveva al posto
della testa, mi accorsi di quante e quante tare c'ha sto Coso
che se sente un super fico! ... Lui che può viaggiare
di mondo in mondo, criticare e condannare, non è altro
che un Infante che ad ogni giro d'angolo si volta indietro per
sapere se l'Angelo Custode (io) lo segue a coda …emh a
ruota!
…
E fu così, che nacque l'avventura de... BAMBINO: Del Signor Bonaventura! CIRO – No Bambino, "De no'antri
Cani di (s)ventura".
Qui come vedrai, di ventura ne avremo tanta, ma pe’ potecce
appiccica’ davanti ‘’bona’’, possiamo
aspetta' giusto che c'arrivi quella callaccia che tira n'tira
nel mese d'agosto, per riposa' orecchie e membra stanche!... BAMBINO: Eh ??!! CIRO – Moh te spiego: ‘’Devi
sapere Bimbetto bello, che nel mese di agosto, c'è una
caratteristica che spicca oltre al caldo e al pigia pigia sulle
spiagge, oltre i racchettoni e le pallonate, e le urla dei regazzini
che vogliono restare dentro l'acqua anche dopo la cottura; in
agosto, esiste un momento, che Madre Natura mette tutti a tacere
creando una cupola silenziosa, chiamata "bonaccia".
Ecco, è in quella cupola che noi troviamo pace; quella
pace che ce deve basta' pe' tutto l'anno che vivremo nel casino
come Bert dentro al camino. BAMBINO: Chi? CIRO – Bert!? Lo spazzacamino?! Mary
Poppins?! Noo?! Povera fanciullezza!
Ok dai non ti preoccupare, n’è niente !!! ...
Riprendendo da cui sopra: "Così
nacque l'avventura della Divina Commedia nostra, che spero tanto
te possa fa’ apri’ l’occhi su tante tante
cose. BAMBINO: Sono tutto orecchie! CIRO – Aahhvabbeh!!! Cominciamo bene!!!
Io parlo d’occhi e tu d’orecchi! BAMBINO: ‘’…’’ CIRO – Niente Ni’, avanti allora!
… Dunque dunque, se la memoria non mi inganna: il Signor
Dante, toscano dentro e fuori, tenace e capoccione fino all'ultimo,
un giorno si ritrovò a sbattere la testa su qualcosa
che era più duro del suo essere ‘’zuccone’’.
… Eh si perché sennò certe idee mica gli
venivano in mente!?! ...e infatti, a conferma di quel che dico,
ci sta che quando è rinvenuto, vedeva tutto nero, ed
è per questo che ha creduto di essere morto e di trovarsi
al cimitero proprio davanti alle porte dell'Inferno! BAMBINO - ho
sentito dire che voi invece andate sull’Arcobaleno. …se
era uno di voi si sarebbe trovato a saltellare di colore in
colore. REX - non ti preoccupare che dopo un po’
c’è arrivato pure lui lassù a fare lo scivolo
sulle curve dell’Arcobaleno e a tuffarsi dentro le nuvole.
… Il problema è che invece di restarci è
voluto tornare giù, spinto da quella tenace convinzione
che con i suoi racconti avrebbe svelato i misteri della vita.
… Ma che nne sa quello dei misteri della vita, che ancora
crede che le Favole sono solo favole e che la realtà
è quella che je raccontano i re e le regine (guardandosi
bene dal menzionar le favole, poiché è proprio
lì che ce stanno le tracce del
passato …!).
BAMBINO - ‘’?’’ REX – Non ti preoccupare Bimbetto …
vedrai che alla fine ci capirai qualcosa. … Forse devi
aspettare un po’ più tempo di quanto credi ma …
io dico che ce la farai ;) ?. CIRO – …posso continuare? REX – Si si, sono curioso anch’io
di sentire come la racconti!
CIRO - Ad accompagnarlo c'era
Don Peppone ... Ehm no Virgilio (chiedo scusa, errore di guide
spirituali) ...
Don Virgilio non lo ha lasciato mai per tutto il viaggio: dall'inferno
attraversando il purgatorio fino su nel paradiso; e giunti lì
nel paradiso, ecco la fregatura (per noi che ci stavamo proprio
bene ‘’afffanca...’’ - Pardon –
‘’a far nulla’’ ... come dire... ‘’In
grazia di Dio’’!!!) BAMBINO: ‘’…maaa
quindi gli Arcobaleni e il paradiso sono lo stesso posto?’’ CIRO – Gli Arcobaleni sono ponti di collegamento
con tutti i posti più belli. Noi, a seconda dei momenti,
stiamo un po’ lì e un po’ qui. È solo
quando riusciamo a trovare quello che porta alla Valle di
Lestla che difficilmente ripartiamo. BAMBINO: ‘’la
Valle di Lestla? … poi mi racconti? CIRO – …ma certamente!!! …è
la valle più bella dell’immaginario mondo!!!
Moh però sta’ attento a Dante. ;)
Dante, pur avendo fatto tutto il percorso con
il mentore e, per logica deduzione ormai doveva esser forte
e non solo per resistere ad altre eventuali capocciate, non
convinse don Peppone… (eccolo è arrivato!) …
che, povero pastorello di un gregge di Pecore nere, vide che
‘l toscano continuava ad avere bisogno di una guida …
e così, chiamati a raccolta noi Angioletti fancazzisti,
con mille complimenti (chiacchiere da politicanti) c'ha incartato
dentro a un labirinto che...
… "Che la diritta via era smarrita!" CIRO – Ma allora la conosci questa storia? BAMBINO: No io no, ma
quella voce che ogni tanto si sente forse si. CIRO – Ciao Voce! VOCE –- ciao Ciro!
… CIRO – Eh si, la diretta via era smarrita.
…
Dante torna sulla Terra, e noi con lui nel mondo degli sfigatti!
BAMBINO: Sfogatti? CIRO – Si la Terra è stato per
molto tempo il pianeta dei Gatti, poveri custodi sfigati che
stanno ancora aspettando che gli Egizi aprano le porte dello
Stargate per tornare a fare gli scaldasogni degli dei! BAMBINO: Che macello,
devo cominciare a prendere appunti o chiedere alla Sciamana
di Nita se mi dà una mano con gli Spiriti superiori. CIRO – Alt alt Bambino...qui stiamo per
fare una gran confusione fra miti leggende e favole Disney.
Torniamo a Dante che già lui da solo è bello contorto
con tutti quei cerchi gironi salite e discese. BAMBINO: Ok!
Ricomincia ?? CIRO – Dante, la Divina Commedia l’ha
immaginata suddivisa in tre parti ... all'incomincio c'avea
l'inferno, e mano mano che ti infilavi fra un girone e l'altro,
passavi, dopo aver toccato il fondo, al Purgatorio, ed esplodevi
in Paradiso... Noi in Paradiso ce stavamo già, ma poi
salvando quell'umano ce siamo procacciati 'na purgata secolare
che..., non so se c'hai un'idea de che vvor di', ma t'assicuro
che l'Inferno che in certi momenti te pija nello stomaco, te
fa appari' le predizioni di Nostradamus, favolette a lieto fine!!...
Con la purga accanto e in corpo, procedi facendo finta di niente
finché non arrivi a quel certo punto, dove c'hai bisogno
di un campo da pallone cosparso de sabbietta del tipo ‘’cassettina
dei Micetti de casa’’ (sempre quelli che aspettano
la manna dal cielo), e mentre stai lì a spremete fino
all'osso, ecco che cominci a riflette' sul passato... Recitando
il mea culpa, aspetti ... e mentre aspetti... BAMBINO: "svalvoli". CIRO – Ecco, vedo che sei entrato nel
vivo del discorso! Vie' qua Bambino, mettete a sede' che moh,
con l'amico mio Rex, te raccontamo un po' de' cosette."
Diario: La purga!
Scritto e recitato da due Pastorelli che hanno scelto di intraprendere
la rischiosa missione di " 'ncastrati". … ‘’Scelto’’
… si fa per dire ??
Primo capitolo: I dieci comandamenti visti e rivisti da Ciro
e Rex. Inferno –il luogo delle
passioni, delle emozioni forti, delle cose fatte d’istinto
fregandosene del domani. Purgatorio – il luogo delle riflessioni,
delle domande a cui arrivano le più improbabili risposte
nascoste dentro a montature che non si limitano a tenere per
aria solo i castelli. Paradiso –…e dopo tanto osare
e tanto pensare, ecco che ‘’sfinito’’
approdi al regno dei cieli da dove ti affacci ogni tanto pe’
sape’ se te devi da malato oppure se puoi continuare a
giocare con Diana, con Bacco e con Venere!
10 comandamenti
Io sono l'Homo,
Saggio e Sapiente Creatore tuo!
HOMO - Per entrare
nel battaglione dei Gloriosi, bisogna fare giuramento CIRO - Un altro? ... Non bastava quello nostro
de' no' antri? (vedi "Into
the wild town") HOMO - No non basta! Questo è
per entrare nella schiera dei Cherubini. CIRO - Ma chi? Quelli con la lancia in mano
che in sella al cavallo di fuoco (da cui il nome metaforico
delle preziose pietre rosso-brillante, con aggiunta di esclamazione
"OH... 'CHE RUBINI'! "), combattono i draghi e i demoni?" REX - Ma non erano le mosche? CIRO - No quello e Ammazzasette, un sartorello
che un giorno ha preso un cencio che stava cercando di far passare
per una sciccheria al modista (sapien-cre-tino) di turno e...zac
zac...con una sola stracciata ha fatto fuori sette mosche tutte
insieme. REX - Accidenti! Roba da "primati"!
CIRO - Si è vero, anche le Scimmie sono
in grado di farlo, ma siccome l'ha fatto lui, è a lui
che è stato conferito l'onore del titolo e dato il vestito
da generale. Come vedi i tempi non cambiano. Ora succede lo
stesso. Non devi essere bravo nel saper fare cose davvero speciali,
l'importante e saper vestire un ruolo. Devi essere un attore
insomma, e far credere a tutti che il tuo "recitare non
recitare" non è una prova d'esame ma (purtroppo)
la verità, è la realtà a cui giornalmente
si assiste. REX - Oooohhh! È per questo che quando
c’è da recitare bene chiamano a fare il capo clack
un attore? Uno che si fa manovrare bene dai burattinai per far
‘sì che i Sapiens credano a tutto quello che racconta?
… e ci credono poi? CIRO – Esatto! … ECCerto che ci
credono. Come potrebbero, sennò, trovarsi nella situazione
in cui stanno (sti Sapiens sapienti) se non fosse perché
credono ‘’agli asini che volano’’? REX - Beh, Ciuchino io l'ho visto volare! CIRO - Ma quella è una favola! REX - E questa che è? CIRO - Hai ragione. È una favola, e
come in tutte le favole, anche qui c'è la parte del "e
adesso che succederà?" ... REX - Cioè la parte "della prova
che il cuore batte?" ...Eeee non je bastava fare una corsetta?!
... C'hanno da mettece sempre l'imprevisto pe' fa' 'na cosa
che basterebbe un "bu" per verificare il "sussulto"?!. CIRO - …lascia sta' de capi' i Sapiens;
dopo tanti anni e tanti studi che hanno fatto e ancora fanno,
ho capito che stanno da capo a dodici. Da' retta a me, seguiamo
il consiglio di Viriglio: "non ti curar di lor ma guarda
e passa''. … Torniamo alla favola e ai Cherubini. REX - Si CIRO - Pensandoci bene però, detto in
tutta sincerità, preferivo i Serafini...hanno un nonsoché
di tranquillo... E poi viaggiano al caldo dentro l'astronave. REX - Alt! Aspe'... fermate il film o esco
subito di scena!!! ... Che c'entra l'astronave? CIRO - Non hai mai sentito parlare della traduzione
del testo?! REX - Quale? CIRO - Quello che, a seconda delle traduzioni
fatte, dice qualcosa, tutto, niente! REX - "???" CIRO - Lascia perdere...torniamo alla favola.
... I Cherubini ... REX - Senti Ci', ma sei sicuro che la metafora
sta nel colore rosso del drago fumante e non nel "furto
autorizzato" (visto che sono tanto osannati ... Non so
perché, ma mi ricordano una serie di personaggi che cavalcano
le onde "non" del mare!) CIRO - Non lo so! ...io ripeto quello che mi
hanno detto. E non mi importa nemmeno più di tanto se
è vero o no. Non ci devo credere io ma loro. Quindi:
"contenti loro contenti tutti"!
E ora parliamo dei cherubbi e dei serafici. ... che, se posso
esprimermi ... ‘’vuoi mette’ la serenità
del serafico che veleggia di porto in porto come un volante
Delfino, co’ quelli che pe’ scarica’ la frustrazione
che se li magna, e splende de luce (non) propria, devono cavalca’
il drago che scureggia!?’’ ... Per carità,
non discuto ... e poi, l’aria che se gonfia nel cervello
da qualche parte dovrà pure usci. … però...
c’ho dei dubbi che me stanno ad arroventa' la mente...:
"I Cheribini non sono Angeli? …e gli Angeli, non
dovrebbero essere l'espressione di qualcosa di puro, eccelso,
immacolato?’’ … Che sia davvero questo il
significato delle ‘’Truppe Celesti’’
le ‘’Truppe del Bene’’, i guerrieri
che bombardano l’aria? … A te non sembra un controsenso? REX - Oh cribbio! ...siamo appena all'inizio
della narrazione e io già non ti sto più dietro
con questi ragionamenti ... CIRO - Vabbè dai provo a ragionare più
facile (sta vita coi sapienti m'ha incasinato il cervello!)
. Però tu non mi provocate che sennò ...non je
la posso fa'!
Torniamo al giuramento e non ridere!
Il Giuramento
Io sono Homo,
il sapiens Dio tuo
…se lo dici tu ...!? Non avrai altro Padrone all'fuori
di me
…che Santa Pazienza non mi tenti e la Madre Luna si spenga
o mi offuschi la vista se mi venisse mai in mente di cercarlo
‘’anche’’ un altro ... che se tu sei
l'eccelso, pensa come so' gli altri! Non nominare il nome MIO invano
…non c'è problema, tanto lo so che non rispondi Ricordati di santificare le feste
…quando si tratta di feste sono sempre pronto; più
siamo poi, e meglio è, ci sono più biscotti, più
briciole, più occhi da "impietosire" per un
tozzetto di pane/formaggio/carne o qualsivoglia prelibatezza
cucinaria.
VOCE - Si dice
culinária!
Davverooo?! ... E io che pensavo che i culi 'n aria fossero
e significassero tutt'altro ;)
:D VOCE - Spiritoso!
Onora il Padre
e la Madre
…e i Nonnini noo?! NonnoEnnio potrebbe rimanerci male
:( …e FratelloGrande e i BambaPaoli e FratelConiglietto
e le Ochine e i CugiCani e CugiLupi e CugiGatti e...
ASCOLTATORE -
Ma da chi hai fatto apprendistato? ... Da san Francesco?
…Nooo io vengo dalla Valle
di Lestla! VOCE - Ciro ti prego …non
tergiversiamo ancora, te lo chiedo per favore, sto facendo una
fatica immane a scrivere tutto quello che ti passa per la mente.
Da buon maschietto, Cane soprattutto, pensa una cosa per volta.
Ma ceertoo Voce. Croce sul petto! VOCE - ‘’…’’
- Homo vai coi comandamenti!
Non uccidere
…ehi sono un Cane non un... Scusa Voce! … A buon
intenditor poche parole! Non commettere atti impuri
…ma se devo pulirmi il sedere come faccio... Ci pensi.tu?
... Dicono che in fatto di leccare siete dei fenomeni!! VOCE
- Cirooo!!! Non si dicono certe cose!!!
È vero, hai ragione ...potrebbe essere fraintesa l'espressione
con "siete dei fenomeni ad onorare solo coloro che vi conviene
onorare".
Non rubare
...e che so' stato io?! Non dire falsa testimonianza
... giuro che non c'ero e se ci stavo dormivo! Non desiderare la donna d'altri
…ma figurati!!! ... C'ho messo così tanto a capirne
una, che ho consumato anche le virgole di riserva! Non desiderare la roba d'altri
...non c'è problema :) ... sono per il fifty fifty!
OK! GIURA adesso!
Ma si si...tanto per quanto valgono sti giuramenti........
GIURO che: Io sono il Cane, schiavo devoto e fedele salvatore tuo!
…e Giuro che Non avrò altro Padrone (all'infuori di me) -
Detto questo, elencherò a memoria e
senza pensarci troppo, i punti salienti a cui un Sapiens dop
(de-efficienza origine protetta) tiene più di ogni altra
cosa.
Non abbaierò senza
motivo (tanto tu che ne sai perché sto abbaiando...non
lo capisci mai!) Risponderò ad ogni nome, nomignolo,
vezzeggiativo e altro ancora tu vorrai usare per chiamarmi senza
pensare al giorno in cui mi sono assunto l'incarico di assisterti,
giurando davanti alla Luna " Finché morte non ci
separi" - se non ti se mai spiegato perché non viviamo
tanto quanto te, e non hai mai compreso il significato di "passaggio
a miglior vita", adesso lo sai! Non ruberò dai piatti sul tavolo, ma
dai secchi gialli si perché sono miei e di Paperina Non mangerò i tuoi calzini nuovi Non desidererò le tue mutande per giocarci Non piscerò sulla tua maglietta sudata
che tanto non basta per coprire "gli odori diversi" E soprattutto Non dormirò sul letto quando sarai in
compagnia (non ci dormirò perché tanto non riuscirei
a farlo, visto che, quando sei ‘’in compagnia’’,
sul letto si balla come se si stesse in barca – e la barca
la collego sempre a quel tuffo che m’ha cambiato la vita
nonostante le raccomandazioni di Voce!) Non deciderò la direzione di marcia
anche quando siamo in macchina (mi limiterò a farlo solo
a piedi se anche tu non invaderai la mia corsia). Non fermerò la tua mano tutte le volte
che vorrai carezzarmi per consolare il tuo bisogno di affetto
(alle coccole non si dice di mai ‘’no’’). Non rinnegherò il giuramento perché un
Cane è leale, sempre! … (anche un po’
coglione, ma questo è un dettaglio! ;)
)
Detto questo, ci viene consegnato diploma e corona che certificano
il dottorato in Ancelli Frustati o pardon, di Agnelli Castrati,
uffa, di Angeli Custodi che in vece dei Protetti, se pijano
(si prendono) le loro beghe, i loro impegni e i loro difetti,
le loro ansie e i loro incubi (come insegna la proiezione
psicologica leggi l'articolo), perché
è così che credono che qualcosa de bono ce esce
con la firma loro!!! ASCOLTATORE - Dove lo leggo? CIRO - Qua sotto
:D
***
Proiezione
psicologica
Proiezione: dal latino proiectio-onis
derivato di proiecere ‘gettare
avanti’; participio passato proiectus.
(treccani.it)
In ottica: fenomeno o procedimento per
cui si forma l’immagine di un oggetto su uno schermo posto
ad una certa distanza, o anche semplicemente una proiezione
rettilinea di un fascio di ‘raggi’ o ‘luce’
o ‘ombre’. In statistica: calcolo relativo
allo sviluppo di un determinato fenomeno basato su ipotesi prestabilite.
Ho riportato due esempi presi dal dizionario
‘Oxford Language’, per mostrare le proprietà
del concetto di ‘proiezione’ evidenziandolo in due
di più forme che indicano la stessa cosa pur se sono
generate da diverse partenze o con diversi obiettivi: proiecere
‘gettare avanti’ - ‘far
vedere’ - ‘vedere’ - ‘verificare’
- ‘esportare’.
Detto questo, con in mente la radice del concetto
‘trasporre’ - ‘portar fuori’, procediamo
con il ragionamento.
Proiettare - trasferire
all’esterno immagini chiuse dentro a un meccanismo, per
favorirne la visione a chiunque.
Per noi che siamo nati negli anni ’60,
è facile riconoscere questa descrizione nei famosissimi
proiettori.
Ricordo ancora che era sempre una festa quando Papà sistemava
il nostro (che maneggiava solo lui) in soggiorno e, una volta
tirato il telo dove venivano ‘’proiettate’’
(appunto) le foto o i filmini che ci ritraevano durante le ‘’acrobatiche’’
vacanze al mare o in montagna, eravamo tutti pronti a goderci
lo spettacolo come se si andasse al cinema!
Proiettore … proiettare … riportare
qualcosa che si trova dentro, al di fuori … vedere fuori,
in esterno, ciò che si ha dentro … La ‘’Proiezione’’ non è
altro, allora, che guardare un film da spettatore.
E a proposito di film, quante volte ci è capitato di
immedesimarci nell’attore che recita una particolare parte?!
… Vuoi per ammirazione di quel ruolo e di quel personaggio,
vuoi perché veramente ci riconosciamo in quello scenario,
sta di fatto che quel film segna il nostro animo più
di altri. Proiezione del sé … che in fatto
di uomini, prende una piega più complessa, ossia può
assumere diverse forme di ‘’visione’’.
- ‘’Proiezione psicologica’’
e ‘’Psico-Proiezione’’:
vedere nell’altro ciò che si conosce bene perché
è vivo dentro chi guarda; vedere nell’altro cose
buone e cose cattive di sé; trasporre nella visione ciò
che dentro ci brucia per cancellarlo da noi; trasporre nell’altro
emozioni, drammi o desideri in modo che sia l’altro a
viverli e ad affrontarli e a realizzarli per noi (al nostro
posto).
È possibile definire questo meccanismo
di trasposizione come un ‘’procedimento di difesa’’
per scaricare le proprie colpe - intese anche come difetti (fra
i quali la mancanza di ‘’coraggio’’)
riconoscendoli solo quando possono essere visibili nell’altro.
Possiamo definirlo anche uno ‘’scaricare
le colpe’’ su altri o altro, come anche uno ‘’scaricare
mire o desideri’’ su altri, affinché siano
‘’altri’’ ad affrontare e realizzare
il tutto in vece nostra.
Non è, questo meccanismo, una azione
fatta con raziocinio da parte di chi la attua. E le reazioni
di costui, nel vedere ciò che vede, a seconda delle situazioni,
possono essere ostili, gioiose o pietose. Quel che di positivo
c’è in ognuno dei casi, sta nel fatto che qualunque
sia il verdetto riflessivo, induce chi osserva, a ‘’guardare’’
e a ‘’realizzare’’ l’esistenza
della ‘’cosa’’.
Da spettatore è normale che sia più facile giudicare
‘’freddamente’’ l’evento, ma se
piano piano chi osserva riesce ad entrare nel vivo dell’episodio,
ecco che qualcosa nel suo animo si muove.
In molti riconoscono questo tipo di attivazione in ‘’empatia’’,
però, siccome se lo stato a cui si assiste (si è
assistito) non è stato provato sulla propria pelle, non
è possibile capire di cosa si tratti (ergo, non lo si
è vissuto), l’unica ragione per cui si comprende
l’emozione che si sta vivendo è perché è
viva dentro chi osserva; è parte di sé.
Molto utile sarebbe se ciò a cui si
assiste venisse giudicato in maniera saggia. Non quindi con
estremo disprezzo od osannazione, ma con logica misurazione.
Guardando poi anche in certi altri comportamenti, piano piano
si potrebbe arrivare ad accettare che tutto ciò fa parte
del sé. Da qui a ‘’guarire’’
di certe debolezze, sarebbe un attimo. Come anche affrontare
quei desideri che tanto si vorrebbe ‘’realizzare’’
in prima persona.
Ora, se tutto questo accade fra persone, è
un discorso, ma se invece, la proiezione viene fatta su Animali
diversi dalla propria Specie, allora si va sull’assurdo,
perché le caratteristiche che diversificano le varie
Specie una dall’altra, non sono solo fisiche!
Gli Animali delle Favole, hanno spesso rivestito
ruoli umani, e quel che di più grave di questo avviene
è che la visione alterata acquista valore nella realtà,
il che vuol dire che sulla falsità si creano organi professionali
che camuffano la ‘’cura’’ con il ‘’commercio’’.
I disturbi comportamentali e le successive
patologie, fanno da padrone.
Gli sfruttamenti di prestazioni, seguono a ruota le malattie.
La vetrina, non è da meno.
Tutto ciò che contiene una tale psicopatia,
la possiamo racchiudere sotto la più adeguata definizione
di: disturbo paranoide della personalità!
***
Trilussa
scrive per noi:
ER
NEMICO
Un Cane Lupo, ch'era stato messo
de guardia a li cancelli d'una villa,
tutta la notte stava a fa' bubbù.
Perfino se la strada era tranquilla
e nun passava un'anima: lo stesso!
Nu' la finiva più!
Una Cagnola d'un villino accosto
je chiese: – Ma perché sveji la gente
e dài l'allarme quanno nun c'è gnente? –
Dice: – Lo faccio pe' nun perde er posto.
Der resto, cara mia,
spesso er nemmico è l'ombra che se crea
pe' conserva' un'idea:
nun ce mica bisogno che ce sia."