Salve mi chiamo Ciro, sono un cane da pastore tedesco di colore nero focato, ho cinque anni; vivo parte della mia vita in città con il mio compagno bipede Bruno - un simpatico essere umano di quarant’anni che odia la polvere; passa ore e ore a combatterla con un attrezzo infernale che la cattura tramite un vortice di aspirazione, e la rinchiude in un sacchetto di stoffa oblungo - e parte in campagna a casa dei BambaPaoli - no, non avete letto male; garantisco che anche a me, proprio come a voi, mi si è riempita la testa di punti interrogativi quando ho sentito questo nome; i BambaPaoli sono due strane creature che assomigliano fisicamente al popolo degli uomini, ma per quello che fanno, quello che pensano e quello che dicono, sembrano molto più cani di me.

Tutto ebbe inizio nella primavera del 2001…

(tratto dal libro "Ciro: storia di un Cane")

 

Trattato scolastico da i miei appunti del libro ‘Alfa: questa sconosciuta’ del 2007 e ‘Into the wild town’ del 2011
.pubblicata da Ciro Pastore Tedesco il giorno mercoledì 9 marzo 2011 alle ore 8.49.
“Il XXI secolo segna una data storica per la vita dei cani.”

Mai come in questa epoca, la nostra esistenza è stata segnata da un turbinio di passioni... gli stati ansiogeni dei sapiens.

I sapiens - animali superiori consapevoli del fatto che tanto sapiens/superiori non lo sono più - si appoggiano a noi canidi - animali non tanto progrediti consapevoli del fatto di non voler progredire - per scrollarsi di dosso un po' di colpi bassi che, giornalmente, vengono loro impartiti da altri sapiens più superiori.

Cominciamo dall’inizio:

“Un giorno, tanto tempo fa, un primate – nonno di un sapiens – si stancò di lavorare tutto il dì per procacciarsi il cibo e vegliare poi di notte, per evitare che qualcuno glielo portasse via; così, notando che, quando occasionalmente, un canide si aggirava nei pressi dell’accampamento, nessun altro animale osava avvicinarsi – nemmeno l’orso al quale aveva occupato la grotta – e ricordandosi di quanto l’avesse visto scaltro nella caccia, se ne accattivò la simpatia, mostrandosi ai suoi occhi, come un’enorme ciotola ricolma di leccornie, e come, un meraviglioso padrone di casa, pronto ad occuparsi al meglio del peloso ospite. Il canide non seppe resistere a tanta gentilezza e si abbandonò a quelle amorevoli cure.

Tac, la trappola era scattata.

C’è da dire che all’inizio, era una vera pacchia. Tutto il giorno insieme a vagabondare per prati, boschi, montagne… a rincorrere erbivori saltellanti e starnazzanti femminelle… e di sera, tutti intorno a un bel falò; mentre i primati si raccontavano strafalcioni e storielle piccanti, i canidi sgranocchiavano stinchi.

Poi una mattina, quel primate si alzò con il chiodo fisso del progresso; il primate si trasformò in sapiens e tutto andò a rotoli. (da ‘Alfa: questa sconosciuta’)

Cos’è il progresso?... non davvero quello che immaginate.

Il progresso è la scienza occulta, madre delle scienze politiche, che ha permesso al regresso di governare, garantendo lunga vita e prosperità a chi so io, e occultando la verità, ossia, che con l’attivazione del progresso, la vita avrebbe subito un pregresso finendo nel giro di poco tempo, lasciando i Sapiens Sapiens con in mano un mucchietto d’acqua.

Voce – Ma Ciro, non si possono fare mucchietti d’acqua! –

Ciro – Appunto!... (da ‘Into the wild town’)

Dal tempo in cui smisero di dondolarsi fra gli alberi a cavalcioni di una liana, per passare al piano di sotto – la ‘terra ferma’ - dove non c’era il rischio di cadere, ma lo spostarsi richiedeva notevole fatica - ecco perché l’invenzione delle girelle rimorchiate dai cani da tiro, prima, e dai cavalli vapore, poi, ma questa è un’altra faccenda – ne hanno fatte di… cose strane!… a parer mio, la più grave è stata quella, che in tutto quel daffare, hanno perso di vista i contatti del falò, delle storielle e delle corse nei boschi.

Penso sia proprio questo il motivo per cui, entriamo in ballo Noi, i cani da pet-terapy.

Ognuno di Noi ha in consegna un sapiens. La divisione viene fatta seguendo uno schema neotenico. (da ‘Alfa: questa sconosciuta’)

***

Around the Sapiens – test informativo (tratto dal libro 'Into the Wild Town')
.pubblicata da Ciro Pastore Tedesco il giorno giovedì 10 marzo 2011 alle ore 19.53.

Cosa ti spinge ad assistere un Sapiens?... se la prima parola che ti viene in mente è ‘convenienza’, scarta subito l’ipotesi di diventare un buon custode e torna a giocare nel bosco con Cappuccetto Rosso, primo perché non sei un CCM e secondo perché non sai proprio di che cosa stiamo parlando… se invece fosse ‘impegno o sacrificio’, sei sulla giusta riga, ma prima di prendere la decisione finale, ci sono alcuni aspetti che devi valutare.

Innanzi tutto, conosci i Sapiens?

Teoria neotenica e addomesticamento a parte (se ti interessano gli argomenti compra i miei libri, che sono stati scritti per aiutare tanti Cani finiti in analisi per colpa dei Sapiens) esistono tre categorie di Sapiens:

Il Sapiens ‘A’ amo me stesso e mi basto! Il quale sostiene che l’unico essere vivente degno di occupare l’alto seggio governativo, sia per l’appunto un Sapiens, negando così ad ogni altro essere vivente il diritto di condurre una vita naturalmente degna. (Irrecuperabile a meno che tu non sia un soggetto votato alle imprese impossibili).

Il Sapiens ‘B’ bontà, buonumore e altruismo! Il quale sostiene invece, che ogni essere vivente e ogni cosa a questo mondo (e al di fuori della sfera terrestre) abbia diritto ad occupare il suo posto. Tutto e tutti devono essere rispettati. (Quando ne incontrate uno, mandatelo subito qui che abbiamo carenza di CCT).

Il Sapiens ‘C’ confusione, coraggio aiutatemi a capire! Il quale non possiede la forza per contrastare la supremazia del Sapiens ‘A’ e non ha la saggezza ancestrale del Sapiens ‘B’, ma ha letto molte leggende degli Indiani d’America rimanendone affascinato. (Consigliato per i primi incarichi).

Il Sapiens è un animale sociale, dedito alla famiglia e al lavoro. Ha bisogno di crescere in un ambiente equilibrato, calmo, amorevole, altrimenti il suo stato emotivo, tanto evoluto quanto labile, lo potrebbe condurre verso una forma di isolamento volta al bene o al male a seconda dell’indole del soggetto.

Nel momento in cui un CCM decide di intraprendere la carriera del CCS, deve saper riconoscere i molteplici risvolti della psiche Sapiens, per far si che la sua assistenza possa riequilibrare lo sconvolgimento mentale del paziente.

Ora, se pensi di essere in grado di poter svolgere il compito, comincia a porti alcune domande:

1) Che Cane sono? … è importante conoscersi a fondo, poiché in base a come siamo, possiamo aiutare i CCT ad indirizzarci verso uno o l’altro Sapiens, in modo da creare una coppia familiare e non una coppia che dorme solo sotto lo stesso tetto. (Studiare la teoria neotenica Sapiens, rapportandola alla teoria neotenica Canide, potrebbe essere di molto aiuto… su ‘Alfa: questa sconosciuta’ ho scritto qualcosa in merito insieme a Voce).

2) Vivo solo o ho famiglia a carico?... essere single aiuta a scegliere in fretta, ma non è detto che porti alla scelta giusta. Molti sono i Sapiens pronti a tagliarti gli zebedei se ti vedono accompagnato da una femminella, per non parlare poi se a rimorchio hai un batuffoletto che è il tuo ritratto sputato. Quando accogli nel tuo Branco un Sapiens, devi pensare, oltre alla missione per la quale ti sei votato, al bene della TUA famiglia.

3) Sono un cittadino o un campagnolo?... se il tuo spirito corrisponde a quello di Zanna Bianca, ma la tua pelliccia non ti permette di uscire senza cappottino, non cercare di andare controcorrente perché ti buscheresti solo un raffreddore, annodati invece, molto bene il guinzaglio, e cerca il tuo assistito fra i parchetti metropolitani. Però, se il Grizzly che è dentro di te, abbisogna di fare un salto nei boschi, non farti portare sull’autostrada, perché non è vero che è la via più diretta per le Alpi.

4) Sono in grado di fare cinque cose insieme, e cioè a fare la guardia, la difesa, la caccia, tirare le slitte e raccontare barzellette?... (domanda rivolta esclusivamente a CCM maschi, le femmine vadano un attimo a farsi baciare da uno spicchio di sole)… Non è detto che solo perché tu sia un CCM da bambola, non debba essere un buon guardiano, sappi che senza gli allarmi, nessuno grida ‘al ladro, al ladro’; non è detto che solo per il fatto che tu non abbia l’alitosi, non debba essere un bravo scudiero, esistono certi attributi che se anche urtati lievemente, mettono K.O. un gigante; non è detto che solo per il fatto che tu sia nudo come un verme non possa essere un bravo cacciatore, esiste la caccia al topo, al ragno, alla lucertola, al bimbetto che vuole usarti come cavalluccio a dondolo, alla bimbetta che vuole farti le treccine; non è detto che solo per il fatto che hai la stazza di un bue, non possa essere un buon compagno di viaggio, anzi, attento che non t’attacchino un carretto e ti usino come trolley (grosso smacco per le femmine però, perché saresti da tiro e da compagnia facendo due cose in una… eh, che idea!)

Sciolto il dilemma se sei idoneo alla formulazione della domanda ‘sarò in grado di essere un CCS?’, pensiamo a dove indirizzarti per trovare il Sapiens nato per te. I Sapiens diversamente diversi, li puoi incontrare ovunque: seduti sulla panchina fredda di un metrò, come dice Baglioni, oppure, sdraiati all’ombra dell’ultimo sole, come dice De Andrè; ma tu da’ retta a Ciro, il parchetto ti fornisce il catalogo più ingarbugliato di Sapiens Sapiens che al confronto, la casa di un single Sapiens spigoloso-tondo, è in ordine!

E per saperne di più di Sapiens e CCS, leggi il libro ‘Into the Wild Town’ – oltre a regalarti un’ora di spensieratezza, farai felice un CCS che si è trovato ad assistere un Sapiens ‘A’ ed è finito in analisi.

Ciao!

***

Domande questionali pubblicate da Ciro Pastore Tedesco .

1° - come si può far ingoiare una compressa di antibiotico da 1 grammo a un Sapiens senza essere morsi?...

non è permesso incartare la compressa con una fetta di prosciutto, non è consigliabile aprire a forza la bocca del Sapiens per sparare la cp nel forno, non è permesso fingere che la cp sia l'aereoplanino che deve atterrare nell'Hangar, non è consigliabile pestare l'alluce fratturato del Sapiens in modo tale che egli apra la bocca per dire ahia... la risposta ritenuta più idonea sarà premiata con un incontro gratuito con il nostro psicologo di fiducia

2° - qual è il metodo migliore per insegnare al nostro Sapiens a cantare con noi?

il primo passo è sicuramente quello di cercare di fargli capire la differenza fra una chiacchierata e l’intonazione di un motivetto orecchiabile, e solo quando sarà in grado di discernere una richiesta da una proposta, potremo cominciare con la prima lezione di canto, la quale consiste nell’intonazione della nota madre, la ‘U’… per fargli fischiettare ‘Carosello’ ci vorrà più di una lezione!!

3° - igiene e Sapiens

Una delle problematiche più ricorrenti che porta un CCS a rivolgersi ad un CCT, è quella dell’incontinenza e/o decenza. Insegnare ad un Sapiens che non può fare pipì dove e come più gli aggrada è quanto mai difficile, soprattutto pensando a quanto è facile per noi… il passaggio dal pannolone o giornale, al parchetto, è una stupidaggine: prendi il pannolone o il giornale lo porti fuori di casa, lo poggi per terra e la fai… più facile di così!?!

Ma un Sapiens come lo convinci a togliersi il pannolone, a rinunciare alle comodità e, a calarsi le braghe solo davanti al WC?

4° - spazio e tempo

- … come tenere occupato il Sapiens mentre siete al raduno dell’ACCT?

È noto che la malattia del secolo sia l’ansia: da prestazione e da separazione le più comuni.

In questa sessione ci occuperemo degli effetti della seconda – ansia da separazione

Questo tipo di malattia porta il soggetto ad entrare in uno stato confusionale al quale reagisce distruggendo ogni cosa gli capiti a tiro e, una volta devastato anche l’ultimo angolino del mobile d’antiquariato comprato con i soldi ereditati della zia, e fatto a brandelli l’ultimo lembetto del divano che ancora deve essere pagato perché le rate cominciano con il prossimo anno, continua la sua manifestazione di disapprovazione, urlando a squarciagola…

La neuro, si sa, di matti non ne vuole più sapere, e così, il primo ad essere chiamato dai vicini, è Dario Argento, hai visto mai cercasse un nuovo interprete per le sue commediole domenicali…!?!?

Come uscire da una situazione da manicomio come questa?... In realtà, un sistema esiste!...

lasciando a disposizione del Sapiens alcuni giochini interrativi ripieni di cibo (è noto che il cibo attenua lo stress mentale): kong e derivati…

- al Sapiens verrà quasi certamente un colesterolo da urlo (e non a causa degli urli sia ben chiaro), ma niente paura, con il tempo per rimediare ai danni del sovrappiù è possibile sostituire i kong con il cubo di rubik… a furia di morderlo capirà che la sua utilità non è nel cercare di ingerirlo ma nel riuscire a capire cosa passava nella testa del suo inventore il giorno che l’ha fabbricato (chissà chi era il suo CCS?) -

5° - il rinforzo positivo e/o la punizione

Annosa discussione nata alla scuola di sopravvivenza Montessori e ancora molto attuale fra le chiacchiere dei parchetti e fra le discussioni urlate al vento, no, ad internet, scusate, ops!... per me, invece, solo una questione di punti di vista, visto che, da che mondo è mondo, il bello senza il brutto non esiste, e il male senza il bene e il bianco senza il nero e via così… anche se molti tifosi vorrebbero che la squadra antagonista sparisse dalla faccia della terra… ho sentito per radio, che Totti vende casa, un attico con piscina a soli 5.000.000 di euro trattabili, una bazzecola, nell’annuncio si specifica che non sono gradite offerte da parte dei perditempo e dei laziali… un fatto di fedeltà o un odio atavico?!?... vabbeh, ma questa è un’altra faccenda…
Il problema è: come far capire al Sapiens che l’erba del parchetto può essere smangiucchiata ma non fumata?

C’è chi sostiene che, il non considerare l’azione cattiva e premiare solo quella buona, sia il metodo migliore.
Si , può anche starmi bene, ma come spieghi a un Sapiens ‘fatto’, che la pipa della pace è un rituale degli Indiani Pellerossa,e non è mai servita a far passare il mal di pancia?

6° - corso di educazione e rieducazione

Programma:
azione educativa – clicker training, consigliato dall’ENCI - condizionamento uditivo o dipendenza uditiva;
azione rieducativa – corso di preparazione A.Volta, consigliato dall’ENCI - condizionamento elettrico o stress confusionale;
azione sbagliata – estasi sensoriale (vedi nota 5°);
conclusione – ma io, non potevo diventare cane-attore come Rex, e lasciare che qualche altro PT sfigato, si occupasse dei problemi comportamentali dei Sapiens?

7° - insegnante di sostegno

…e quando un Sapiens, in presenza di forti stimoli, non risponde al richiamo?...


Chiama l’insegnante di sostegno!


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Ultimi consigli

La nostra è una missione, e quindi, non avremo mai la possibilità di scegliere l’assistito… però, un domani, forse, se la cecità colpirà anche Sorella Sfortuna, potremmo trovare un Sapiens PUS (Provvisto Utili Supplementi).
Ecco alcune accortezze che possono guidarci verso l’identificazione del Sapiens più gettonato:
- che la sua temperatura corporea sia orientata più verso i 37° che non i 36°… altrimenti, in inverno, cosa ci facciamo se non possiamo usarlo come scaldaletto? (siamo contrari allo spreco di corrente e combustibile)
- che sia di sangue dolce … perché in estate, le lenzuola del letto sono gradevoli fresche e le finestre è bene tenerle aperte per il ricircolo dell’aria; il Sapiens dal sangue dolce può essere un ottimo schermo contro le punture di zanzare. (siamo contrari ai veleni)
- che sia di bocca buona … non che debba essere alimentato a croccantini e scatolette, ma neanche che ci faccia impazzire con manicaretti prelibati e carne di prima qualità. (il macellaio è un buon amico, il veterinario pure, ma il DAS oltre alla plastilina per modellare pupazzetti divertenti, non ci dà).

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Preghiera a San Francesco

Nostro caro San Francesco,
protettore del Lupo e di tutti i suoi figli,
noi ti chiediamo:
la saggezza per capire i Sapiens
l’amore per perdonarli
la pazienza per sopportare quello che fanno
ma soprattutto
ti chiediamo di non darci la forza
perché se ci dai la forza
gli spacchiamo la testa.

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NOVEMBRE 2011

E' uscito il mio nuovo libro, un trattato scolastico sul personaggio più popolare della terra: il Sapiens.

Come relazionarsi con un Sapiens, come sopravvivere allo stato confusionale che regna nelle credenze cinofile

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Una letterina di una cara persona - voglio lasciare qui uno scritto di una cara persona che ha abbandonato lo stato confusionale dei Sapiens e ora parla come uno di noi:

"Esiste un momento magico nella giornata, in cui senti di appartenerti l'uno all'altro, può succedere durante un gioco, nella quiete del riposo al sole, o nel camminare insieme respirando l'aria fresca tra un ingresso e l'altro al cinema. E' in quel momento che la gioia ti riempie, in quel momento sai chi sei, in Armonia con il tuo Branco e con il mondo, e sai che dovrai lottare e vivere per quei momenti!! ..."

Con affetto Isabella, Mario, Titta e Nerina

Grazie Amici cari!

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Lasciateli litigare!

Prendo spunto da un articolo pubblicato sul ‘’Giornalino dell’ENCI’’, marzo 2012, pag. 42, per dire la mia in merito ad un comportamento del Cane, sul ‘’lasciar litigare o non lasciar litigare’’.
La foto nell’articolo: due cuccioli di due mesi d’età, forse, ma forse neanche, uno schienato a terra, le zampine anteriori poggiate sulle spalle dell’altro che invece lo sovrasta tenendo le sue zampine ben stese sulla gola del dominato. La didascalia dice: sin da cuccioli… s’imparano le regole. Assolutamente d’accordo con la scrittrice, la dott.ssa (credo) Giusy Mazzalupi – ricercatrice dell’università di Pisa.
La ricercatrice inizia il suo articolo segnalando giustamente alcune cause che possono motivare un litigio, altresì, si appresta a specificare che tali atteggiamenti non sono da attribuire ad un disturbo sociale (sociopatia), ma a semplice routine di un dialogo fra Cani. D’accordo pure con questo … anche se, personalmente non amo rivolgermi al pubblico usando definizioni che sanno di tanto ma che, in effetti, dicono poco, a meno che il lettore non sia addentro alla questione. A mio modesto parere la sociopatia è solo ‘’maleducazione’’ o ‘cattiva educazione’’ se preferite. Ma non importa, ognuno è liberissimo di esprimersi come ritiene più opportuno, soprattutto se si usano termini di moda.
Nello scritto, si tiene a precisare, che il più delle volte, quando accadono delle zuffe fra Cani, avvengono in presenza dei proprietari (io avrei usato – familiari – poiché ritengo il Cane un membro della famiglia, ma, come sopra, libertà di parola), nuovamente perfettamente d’accordo. I Sapiens, molto spesso, non sapendo come comportarsi nell’educazione del loro Cane, fanno più danni che altro, facendosi prendere dal panico, trasmettono uno stato d’agitazione ‘’stress’’ al loro beniamino (il più delle volte dettato dall’insicurezza, che il Cane traduce: ‘’chi mena per primo, meno due volte’’ – istinto di conservazione), confermando l’atteggiamento battagliero. Tengo a precisare ‘’stress’’ e non ansia, perché il Cane non è in grado di vivere un atteggiamento tanto evoluto (vedi ANSIA). E continuando a rimanere nel tema famiglia, la scrittrice non condivide il concetto di uguagliare i Cani ai figli. Sono d’accordo se parliamo per concetti evolutivi, in disaccordo se l’intendiamo come componente della stessa; in accordo sul fatto che non bisogna pensare a loro come a piccoli sapiens e ad esserini tutti uguali, in disaccordo che non bisogna inibire certi atteggiamenti, e che, inibendoli, si creano ulteriori disordini.
Ogni essere vivente è diverso nel fisico e nella mente; fortunatamente negli uomini non c’è obbligo di standard di razza e, nel Cane, anche se gli allevatori lavorano per l’omogeneità, a parte alcuni tratti obbligatori, più di tanto non riescono a fare, la scintilla della singolarità regna sempre sovrana, permettendo che ogni individuo, in quanto unità singola, sia diverso dall’altro e dall’altro e dall’altro ancora…
Nel Regno Animale esiste una legge molto dura che viene rispettata da tutti, in tutte le famiglie. L’unica specie a non rispettare la legge è quella umana. Ma di fatto non è neanche vero altrimenti ‘’noi sapiens’’ non ci ritroveremmo in questo stato di libertà illusoria ossia dittatura nascosta…
In Natura esiste il Branco, Mamma e Papà, zie e zii, figli e figlie … tutti collaborano e si rispettano e tutti si adoperano per il bene comune del Branco … e se a qualcuno non stanno bene le regole, se ne può pure andare!
Molti uomini, al contrario, essendo la nostra una razza motivata soprattutto dall’egoismo e dall’egocentrismo, pensano solo al bene proprio, per cui il valore della famiglia e del bene è pura utopia (se così non fosse, i nostri governanti non farebbero solo i loro interessi, ma agirebbero per il bene comune!)
L’uomo ha bisogno di regole, il Cane ha bisogno di regole. Finché il Cane resta nella sua famiglia originaria, l’educazione la darà la sua Mamma che sarà sempre vigile e attenta sui giochi dei figli - le scaramucce nascono anche come giochi di lotta, in Natura sono necessari per la sopravvivenza, in una vita cittadina sono ‘’solo giochi di lotta’’ (il Cane, benché abbia mantenuto alcuni tratti del suo progenitore ‘’il Lupo’’ è pur sempre un Cane, quindi non avrà bisogno di cacciare o di difendersi da insidie mortali – in linea di massima - ; e in più, non raggiungendo il grado di crescita evolutiva del suo antenato, i suoi atteggiamenti di gioco, nell’infanzia, sono solo atteggiamenti di gioco). Nel momento in cui entrerà a far parte di un famiglia umana, sarà questa a educarlo: sia nel ‘’questo si fa, quest’altro non si fa’’ che nel gioco, che nel rispetto…
- perché bisogna litigare? …
Il litigio è male in tutte le specie animali, solo l’uomo litiga per … boh, perché è stupido mi viene da pensare … gli altri Animali non litigano mai se non c’è un pericolo vitale.
- Un Cane che vive in famiglia, perché deve litigare? Perché litiga?
Perché probabilmente nessuno gli ha detto mai che non deve farlo. E quindi… perché la ricercatrice dice che NON BISOGNA INIBIRE LE ZUFFE? … IO DICO CHE BISOGNA EDUCARE GLI UOMINI, FARGLI VEDERE I CANI COME TALI E NON COME IL FRUTTO DI UNO PSICOTICO ESTRATTO DEL COMPORTAMENTO UMANO .

I CANI POSSONO MORIRE A CAUSA DI UNA ZUFFA NON SEDATA!!! …

Come in ogni cosa, c’è la parte giusta e la parte sbagliata, io credo che bisogna ‘’insegnare’’ e ‘’vigilare’’ sui cuccioli che si esprimono … anche perché molti di essi, sono stati tolti alla Mamma, prima che ella avesse potuto insegnar loro, le inibizioni (volgarmente tradotte in lingua sapiens con: ‘’questo si fa finché non procuri danni all’altro, attento a non superare il limite, perché poi vi fate male sul serio … la vita è preziosa, non bisogna scherzarci)’’

Personalmente ritengo che la superficialità vada di pari passo con la pigrizia e quindi il sapiens ‘’ci va a nozze’’ su una dichiarazione ‘’lascateli fare che loro sanno cosa fare’’ … si, lo sanno o lo sapranno, se qualcuno si è preso o si prenderà la briga di insegnarglielo … forse sarebbe meglio INFORMARSI BENE PRIMA DI … PERCHE’ LE FRASI POSSONO NON ESSERE INTERPRETATE NEL MODO GIUSTO.

Buon Parchetto!

Vi consiglio di leggere l’articolo, è molto interessante.

 

***

Addestrare un sapiens seguendo il metodo gentile è possibile? ... Dipende dalla fantasia!

Ciro - Alla nascita un sapiens è un animaletto innocuo, roseo e paffutello; dopo aver superato l'uscita dalla tana, prima dell'ambientamento è un cosino tutt'ossetti e pelle grinza che si vede ad occhio nudo che la sua più alta motivazione sarà sempre legata ad una pappa. E infatti, tutti i sapiens che gli si stringono a raccolta quando è ancora un cuccioletto, si assicurano che sia ‘’normale’’ chiedendo a Papi e Mami: ‘’mangia?’’…; e tutti quelli che gli stringeranno un giorno, rafforzeranno il loro legame con lui, con l'aiuto di una memorabile ‘’mangiata’’ … ; e tutti quelli che cercherà lui di stringere a se, avranno un massimo comune denominatore: La Pappa … per mangiare bene e tanto!

I sapiens non faranno altro, nella loro vita, che non abbia come ultimo fine, quello di ingollar giù per il gargarozzo, qualcosa. Ingrassare (pancia, tasche, menti - proprie o de chi je conviene) per loro è sinonimo di benessere fisico e mentale (salutare e spirituale). … Anche quando saranno motivazioni emozionali del normale quotidiano a incentivare le loro azioni, lo stimolo per raggiungere l’appagamento sarà: La Pappa. … Ogni volta che saranno felici, ogni volta che saranno tristi, ogni volta che dovranno essere spronati ad affrontare un'impresa o dovranno stare attenti per imparare, sarà sempre un cibetto particolare a tenerli lì sull'attenti, pronti per scattare.

È un classico!

Rex - Eee …questo vuol dire …

Ciro - Che in fin dei conti, avere la testa e la bocca piene di ‘’fregnacce’’ - cibo o chiacchiere - è di fondamentale importanza perché li fa sentire e apparire ricchi e colti, degli eruditi. Dei veri ‘’riccoltouditi’’!

Rex - Questa parola la conoscevo un po’ diversa, ma anche così rende bene l’idea!

Ciro - I ‘’riccoltouditi’’ …

Rex - Guarda che puoi dire anche ‘rincoglioniti’, tanto credo che lo sappiano anche loro come sono.

Ciro - Su questo ho molti dubbi, altrimenti cambierebbero facciata … ma … andiamo avanti dai.
… Dicevamo … il sapiens … chiamiamolo ancora così … è di fatto, un animaletto tanto insicuro (vedi la ‘’Teoria Neotenica’’ stadio 1 e 2, ove se ne parla illustrando le fasi più marcate dell’io sapiens nella sua versione più usuale/consueta/ordinaria – la limitata maggioranza, insomma!), e il suo sapere tanto, come svela il nome stesso che s'è dato "sapiens sapiens" (??? - :D :D :D) - scusate m'è scappata la risata!!! - non deriva dall’essere un pozzo di scienza, bensì dall’essere un pozzo diversamente pieno e molto più grande, che qualcuno identifica nella: ‘’cloaca massima’’!
L’avere un impegno costante con lo stomaco (sarà per questo che mira a ‘’gabinetti’’ sempre più lussuosi … soprattutto quelli di un certo tipo?!), non gli permette di "fare cose" senza valutare tutti i pro e i contro dell’impegno che s’è preso (mi porto il vasino insieme al cestino o troverò da mangiare per strada e basta la bustina?). …
Così facendo, pensa è vero a tutti i rischi, convenienze, inconvenienti e contrattempi che possono capitare, ma il tanto valutare e rimuginare, non lo spinge a decidere quale svolta prendere per arrivare a meta; … eee, pensa che ti ripensa, gira che ti rigira, fra una curva e l'altra, i vicoli che percorre al posto della strada principale, non fanno altro che farlo ubriacare.

Rex - Pure?!

Ciro - Si Si!!!
… e ... girando girando (per così dire anche alla "cieca"), incrociando i suoi stessi passi, il sapiens rimane lì, ancorato bene ai cerchi concentrici dei suoi vorticosi pensieri, incapace di decidere se passare o meno la pozzanghera che gli sta davanti che … ‘’sarà veramente una pozzanghera o ...?’’

Sinceramente non so valutare se una "tanta" decisione/indecisione "lo benefici in qualche cosa", … maaa sicuramente si, altrimenti cambierebbe almeno il raggio della curva! …
Pensandoci bene credo che il girare e rigirare (che mostra qualcuno che qualcosa fa - pure se non serve a niente quello che sta facendo), abbia un identificativo significato, ossia: "non importa quello che fai, l'importante è che non ti porti a niente e che chi ti guarda creda che stai facendo qualcosa ... " ...
E qui sta il nesso della questione: "se vuoi mangiare e godere di tutti i benefici a cui ti porta La Pappa, devi: non arrivare a niente, come pure, non fare niente". Questa è quasi la raccomandazione del mattino e la preghiera della sera!

Il sapiens, come puoi facilmente capire, detesta la fatica e, dover decidere qualcosa, è una grandissima fatica. Quindi cerca di starne lontano per partito preso – e anche in questo, qualunque esso sia non cambia niente perché, in fin dei conti, quello che può cambiare è solo il colore delle bandiere che... forse ...dipende solamente da un fattore di tintoria ... –

Rex - ‘’Tintoria?’’

Ciro - Si, la comodità di lavare i panni sporchi in quei negozi che non fanno altro per 24 ore al giorno, tutti i giorni, tutti i mesi di tutti gli anni fino a che non hanno incassato tanti "pe(u)gni" (imparando a non fare domande sulla natura delle ''patacche'') da diventare ciechi, tanto ciechi da non vedere nemmeno quello che un cieco vero vedrebbe! ... Ma siii, quei posti dove stanno tutte le bandiere che sventolano al sole con la scusa che se devono asciuga'!!!

Rex - ‘’...eppure giurerei che una volta ho sentito dire, da questi sapiens, che ‘i panni sporchi si lavano in casa’; e che ’una bandiera che sventola è un inno a sacri ideali’! … mah! … sarà cambiato il vento e non me ne sono accorto?! …di certo so che m’è venuta fame!’’

Ciro - Aspetta aspetta … se non esci dal discorso lasciando a casa soprattutto le ‘’idee’’ e le ‘’ideologie’’ (e lo stomaco), e fai attenzione ai punti cardini della riflessione, ti accorgi che tutto collima, ossia che pappe e panni sporchi (affarucci che nell'intimità sono più espressamente espressivi) vanno perfettamente a braccetto.
Basta riflettere sugli atti veri e propri, quelli da cui tutto ha inizio: Mangio e dopo un po' vado ad espletare i bisogni organici (cioè: mi scappa!)...e se non mi sbrigo, mi imbratto le mutande. … eee per espletare senza sporcarmi le mutande devo calarle!?...
Inutile sottolineare che nell’arte della culinaria, sono maestri! Sono dei cuochi davvero divini.

Rex - Scusa ma, ho perso il filo … se parli di cuochi e di cucina/cucinare, l’arte dovrebbe chiamarsi ‘Cucinaria’; … o … il nesso con ‘culi in aria’ esiste per la faccenda del mangiare, delle mutande e della tintoria?!

Voce - Personalmente credo che addentrarsi in certi discorsi e approfondire certe terminologie, con tutti i nessi che possono esserci, potrebbe far prendere al discorso una piega poco simpatica; vi consiglierei quindi, di tornare indietro e riallacciare le ‘chiacchiere’ ad ‘altro’ .

Rex - Si Voce, mi sa che c’hai ragione, tanto per me è anche troppo difficile da capire ... sono un Cane e non ho tutta la conoscenza di Ciro; e fortunatamente non ho nemmeno tutti quei neuroni degli umani che portano a pensar di loro, sia a livello considerativo che sopportativo: ‘’ma che coglioni!!!’’ …

Ciro - Ok dai, torniamo al dolce far niente del sapiens.
Facendo niente, un po’ si annoiano; e lavorando di testa per escogitare metodi sempre all’avanguardia per continuare a non fare niente, però li stanca.
L'arte di non fare niente è la mestieranza a cui ogni sapiens aspira e, come è ben risaputo, ogni mestieranza ha delle basi, delle direttive, delle regole - ecco forse quest'ultima è la parola più giusta - ‘regole’ - regole senza le quali non si può iniziare nulla. Lo studio della mestieranza richiede un impegno molto importante e duro!

Approfondiamo!

... In generale, il sapiens non si getta in un'impresa (che sarebbe già una gran cosa il presupposto dell'idea di farlo), e tanto meno si permette di azzardare questo o un altro passo, questo o quell'altro discorso. Tergiversare invece fra un pensiero e l'ipotesi del pensiero stesso è una cosa che gli riesce bene.
Ma se c'è da mangiare, allora ci si tuffa (...pensandoci bene... sarà questo uno dei motivi per cui ho trovato quell'uomo in mezzo al mare all'inizio dell'avventura? … mmhh … BOH!)

Rex - Bene, e adesso, secondo te, tutto dovrebbe essere chiaro.

Ciro - Certo! Ma semmai non lo fosse, aspetta che torno ancora più indietro.
Devi sapere come tutto ebbe inizio: ‘’Un uomo per esser degno di essere uomo, deve essere prima Erectus, ossia non può camminare su quattro arti ma su due, e in più, deve avere una coscienza solida... Per diventare Sapiens...anzi sapiens sapiens deve ...

Rex - ...imparare a cucinare!

Ciro - Beh si, in un certo senso si :D

Rex - Però, perché cambiare nome? ...non poteva rimanere homo erectus ?!

Voce - Perché caro Rex, "l'erectus" non esiste più...

Ciro - Ma come? Non hanno rimediato con la pasticchetta?

Voce - Quale pasticca? Quella per il cuore?

Ciro - Il cuore? Non pensavo che dipendesse da un problema di "cuore" non essere più erectus? ...

Voce - ...mh mi sa che sei uscito dal binario!?!...

Rex - Oh santa pace, e adesso che c'entrano i treni"?...

Voce - ...no aspe' ferma tutto, cancella l’ultima frase, la dico semplice "è un altro Homo".


Questioni da hommini! ... NARRAZIONE

Ciro - L'Homo nasce erectus e rimane erectus finché è giovane, poi la vita lo porta ad evolvere e comincia ad avere un sacco di pensieri. I pensieri lui li chiama: Esperienze che fortificano la saggezza. Quindi più evolve, più cresce e più diventa saggio e sapiente. Una volta diventato un pozzo di conoscenza e verità, anche il suo aspetto fisico cambia. Cambiando nella mente e nel fisico, non può mantenere lo stesso nome di presentazione; deve adeguarsi; e così, come saggezza evolutiva vuole, diventa sapiens. Più acquista saggezza, più sapiente diventa. Per questo motivo, per il suo moltiplicarsi di saggezza, ha dovuto necessariamente raddoppiarsi la qualifica. La doppia qualifica gli ha procurato il doppio di tutto.
Sinceramente non so se avere tutto doppio sia un bene o meno. Doppie soddisfazioni = doppie preoccupazioni.

Rex - Ehi, posso dire la mia? ... Anche le corna … sono doppie!? (:D :D :D) – ari-scusate m'è ri-scappata la risata!!!
Comunque ho capito quello che vuoi dire: adesso che l’homo è carico di peso del sapere, non può essere considerato un erectus, perché non ce la fa... avendo riempito la zavorra e avendo imparato l'arte culinaria, la pompa non è più in grado di promuovere tanta forza necessaria per ‘’tirarsi su e gestire la situazione’’... … … eppure … giurerei che erectus l’ho sentito dire per qualificare un uomo ligio, un uomo tutto d’un pezzo, un uomo giusto … erecto … eretto … appunto!

Ciro – Bravo Rex, hai afferrato benissimo i concetti, e ora puoi capire bene ‘’la pasticchetta’’. … la pasticchetta ti fa essere erecto in tutti i sensi (dipende dai punti di vista … ma noi siamo Cani eee i punti di vista non fanno parte dei nostri pensieri, per noi le cose sono come appaiono e non a seconda della luce che c’è o a seconda di con chi stai!)

Rex – Ma, Ciro, tu come fai a sapere tutte queste cose? ...

Ciro - Mio FratelloBru', lui sa tutto sull'erectus, sul sapiens e sulla saggezza di rimanere erecti sapiens single

Rex – …single … cioè: non accoppiarsi? …o non accumulare tanta saggezza da caricare in maniera esagerata le (s)palle?

Ciro - No no l’accoppiamento si, anzi, FratelloBru' e un fautore dell'accoppiamento...

Rex - Allora volevi dire: Non caricare le (s)palle)? … forse non prendere certi impegni?
...
Ciro - Beh...diciamo che le idee di FraBru' ultimamente sono un po' diverse da quelle che avevo capito all'inizio... Ma... quando parlo di sapiens single intendo dire che ‘se non capitoli al raddoppio (sapiens sapiens), questo ti permette di essere/rimanere sempre anche erectus!

Rex - ... che mi sa tanto che ‘tanto più stupido del sapiens non è/era’. … O no?!

Ciro - Si. Più o meno è così ... però … aspetta … chiediamo direttamente un parere a Bru'.
Bruuuhhhnooo!!! Bruuuhhhnooo!!! Bruuuhhhnooo!!! ... ... ...

Rex - Che c'è? Non risponde? ... sarà impicciato a chiarire i concetti sapiens ed erectus a qualcun altro?

Voce - Ciro non urlare, ti rispondo io. FratelloGrande è a un seminario.

Ciro - "..." - so ... Conosco!

Rex - ... Mi sa che vuol dire che c'ha da fa' ... evabbeh dai, tra una semina e l’altra, prima o poi risponderà.

Ciro - Si, Si!
… alloraaa… continuiamo intanto con la narrazione che ... sono sicuro che strada facendo ne avremo di domande da fare.
... Ci sei Rex?

Rex - Si si sono presente ... anche perché, ‘sto connubio fra erectus e semi mi lascia accesa la curiosità... Erectus e semi ... Boh! … I semi si piantano, quindi vanno giù … erectus si alza e quindi va su … secondo me vanno d’accordo seguendo quello strano nesso contrario che accoppia il bianco e il nero, mogli e mariti, i maschi e le catene … mah … )


Ciro - dunque … per i chiarimenti de’ hommini, aspettiamo Bru che ci dica la sua … e, per entrare bene nel discorso sul pensiero sapiens, iniziamo dal momento in cui fra lui (il sapiens) e il Cane c’è stato il primo incontro.

… Tutto ebbe inizio quando ... : Me ne stavo sulla spiaggia a pisolare, quando vidi un uomo in mezzo al mare...
"Ciro lascia stare", disse la vocina mia compare ...’’ da’ retta a zia che di mestiere fo la spia...e non di quelle spie che ti rivoltano la vita...io son la lucina rossa che t'avverte degli intrugli.’’
Ma io non diedi ascolto al consiglio saggio e colto, e con tono forte e schietto, a voce alta ho detto:
"ho una coscienza, amica cara ... e non posso tralasciar l'agire umano (poco sapiente e di gran lunga de-efficiente), per non bagnarmi il pelo o rischiare di affogare’’ … (con quell'ancora che me se sarebbe appesa sicuramente al collo, dovevo pensarci bene, perché già questo semplice pensiero, era un importante indizio pe’ scappa’ via fingendo che me stavano a chiama’ dal pontile della baia!)
"Non è del tuo pelo che mi preoccupo, e nemmeno dell'ipotetico trabocco... è solo il dopo che mi dà cruccio, perché ... tu non sai cosa vuol dire, portare a riva quell'umano che sta per affogare!".
A nulla serviron le parole che mi intimavano cautela annunciando un presagio di sventura... la decisione avevo preso e senza indugio vinsi la paura.
E fu così che …mi ritrovai nell'inferno degli imbrogli... !!!
Ahimè dissi a posteriori, ricordando la pace degli Allori... Però la frittata ormai l'avevo fatta ...e non mi toccava altro che d'ingollarla senza più pensare a cosa, in quella ciotola accartocciata, assortitamente il Sapiens rimestava.

Bambino : Eee quindi?!
Ciro– E quindi dovevo dare retta alla vocina, perché da quel momento in poi, mi so' 'ncastrato fra un casino e l'altro pe' sta' appresso a sto sapiens inefficiente saccentemente poco intelligente, che solo il nome c'ha di sapiente! …

Nel lampo di un istante mi ritrovai avvolto fra le fiamme dell'inferno di quel poeta vostro ...talcerto Dante.
Fu così che ebbe inizio l'avventura di noi Cani di (s)ventura e dell'uomo (una ambigua creatura).

Cercando poi, di scoprire che c'aveva al posto della testa, mi accorsi di quante e quante tare c'ha sto Coso che se sente un super fico! ... Lui che può viaggiare di mondo in mondo, criticare e condannare, non è altro che un Infante che ad ogni giro d'angolo si volta indietro per sapere se l'Angelo Custode (io) lo segue a coda …emh a ruota!

La vita umana è una commedia
... e i Cani a cavallo dell'onda maestrale, ancora non riescono a sciogliere il grave dubbio che alimenta la vita della strana Scimmia dacché, scesa dall'albero si accorse che la terra era troppo calda per camminarci sopra e così si tuffò in mare percependo che l'acqua avrebbe spento le fiamme dell'inferno che ardevano sotto i suoi piedi e dentro la sua testa senza però, prendese la briga di porsi la domanda se "in quanto homo avrebbe galleggiato".
...
Vedendolo lì, ingoiando acqua che credeva che masticondola avrebbe trovato la soluzione ... mi sono buttato ... e che potevo fa'?! ...

Il Cane è l'artefice della sua prima fase di salvezza. E' il poeta che l'accompagna durante il purgatorio che tarda a finire i suoi ''gironi''.

Rex - ...e ti credo: ''a perte che girare è la sua arte'', ma ''una ne pensa e un'altra ne fa!''

Ciro - E già caro Rex! ... e dire che ...tutto è cominciato per uno sbaglio di direzione:
Pare infatti, che da quel tracollo (dall’albero alla terra all’acqua), per tutta la vita, l'Homo abbia come scopo unico, quello di elevarsi (...(e)levarsi sarebbe meglio) ovviando all'immane errore fatto all'epoca (scendere dall’albero). ... Il sapiens sapiens vive con lo sguardo rivolto verso l'alto. Non fa altro che alzare gli occhi al cielo con l'intento di "volare lassù, in alto, sempre più in alto, fino ad arrivare al cancello del paradiso’’. ... Probabilmente per comprarselo o rivendicarne i diritti di proprietà come ''figlio d'arte''!

Rex - Quindi infermo e purgatorio sono l'incasinamento di uno sbaglio di direzione. Invece di scendere dall’albero doveva salire. ... Doveva solo imparare a volare!


Ciro - Esatto!
…perciò, tornando a bomba, cioè alla domanda iniziale: ‘’il problema non sta nel chiedersi come addestrare un sapiens, perché, come si è potuto capire da una breve analisi, se non lo affami un sapiens non si può addestrare, ma si può fare un'altra cosa con lui ... si può evitare!

E' come la purga ... se la conosci, la eviti! ;) :D

***

La vostra lingua?

- in che senso? ... la lingua nel senso di lingua o le nostre chiacchiere, il linguaggio? ...

Il linguaggio!

Volevo lasciar perdere quando mi hanno fatto questa domanda, perché pensavo che mi stessero prendendo in giro, ma poi qualcuno ha tanto insistito sugli studi che sono stati fatti, che non potevo davvero tacere...io?...stare zitto?...ma noo...sono Ciro, lo scrittore, la voce del parchetto... e così...

Nel mio elaborato sugli stadi di crescita del sapiens, misi giù uno specchietto della sua evoluzione/involuzione che lo condusse, da ‘’ciondolante primate’’che si godeva la vita raccogliendo banane qua e là, a ‘’spasmodico ‘’produttore di ansia’’, ossia, un ‘’patologico certifica-dipendente’’ che del godimento non conosce neanche più il significato letterale di quel che dice.
Il grande Dott. Lorenz, molti anni prima di me, fece la stessa cosa su noi cani. Fece cioè, uno studio particolareggiato sulle tappe di crescita e sviluppo intellettivo.

Sulla falsa riga di questi studi, ecco arrivare l’interpretazione dei linguaggi.
Non si parla di teoria neotenica delle chiacchiere, si chiacchiera e basta, ma visto che da una chiacchierata e più d’una chiacchierata possono nascere anche delle idee interessanti, eccomi pronto a chiacchierare con voi sulle chiacchiere.
Tutto il mondo è paese, e come la moda dei paesi consiglia, di chiacchiere se ne fanno tante, alcune delle quali sono dei veri e propri ‘’capolavori’’.

Nel mondo degli umani, gli umani conoscono vari modi di chiacchierare e varie lingue per dire la stessa cosa.
Perché mai uno dovrebbe dire una cosa in tante lingue, mi chiederete?! Non è strano forse, dover usare, chessò, Cane, Dog, Chen, Hund, ecc. per indicare lo stesso individuo o lo stesso oggetto? …senza pensare che oltre alle lingue esistono pure i dialetti, che lì si che ce da ridere!!!...è da matti direte voi! …beh si in effetti, però non dipende solo dalla pazzia dell’uomo… le grandi distanze fra una popolazione e l’altra, fanno si che quando uno ‘’falcia’’ un po’ la parola, ecco che se ne forma un’altra e poi un’altra e un’altra ancora fino ad avere una serie di chiacchiere che …già ho grippato il cervello!!!
Mi permetto, visto che sono un cane, di esprimermi sulla mia classe di appartenenza, così non rischio di dire sfondoni.

I cani parlano! come? ...moh te lo spiego:

Per farla facile potrei dire: come gli Indiani!
A gesti, a suoni, a puzze! …

Puzze?

Si si puzze, anzi la puzza è la prima cosa che usiamo per parlare!
Efficace ed intrinseca, perché in una sola ‘’emanazione’’ ecco che hai già detto un sacco di cose.
La rapidità di intesa per noi è fondamentale.
Niente paroloni antisonanti o dialoghi a lungo termine come si usa fare nel regime governativo degli uomini.
Noi siamo per i fatti, non per le chiacchiere!
…e dopo che ci siamo presentati con essenze di ‘’eau-de cologne’’, sappiamo chi abbiamo di fronte e quali gesti dobbiamo usare per ampliare i discorsi.
È vero che anche da noi ci sono dei tipetti tutto fumo e niente arrosto (perché all’arrosto non ci arrivano mai, dato che perdono un sacco di tempo a chiacchierare, emh pardon, ad abbaiare!), e sono quei soggettini che nei secoli hanno deciso di rimanere allo stadio umano della crescita, fedeli all’ordine di homo sapiens sapiens (dio scemo scemo) il nostro creatore. Sono animaletti nervosi, infantili, attaccabrighe, e chiacchiera dipendenti!!!... dei veri piccoli figli di sapiens, insomma…

Per quelli di noi che invece usano un po’ del sale di zucca, che Papà Lupo ci ha lasciato in eredità, non serve tanto vociare, noi balliamo, sculettiamo, ci inchiniamo e piroettiamo, e se non basta ci aggiungiamo qualche musatina leggera per svegliare un attimo la ricevente. Un tocco garbato per non rompere l’areosol...

Areosol?

Si l’energia che se supera l’area luminosa si trasforma in stress energetico ed irrompe in un conflittuale stato fisico ed emozionale!

Arousal! Tu parli di Arousol e di Eustress!

No! Chi io? Non sia mai che mi metta a dire parolacce!!!

Allora stai parlando di Prossemica e ti sei confuso…

Confuso lo diventerò presto se continui ad elencare paroloni senza senso…
L’areosol è un marchingegno che abbiamo in dotazione dalla nascita che ci permette di mantenere un’atmosfera odorosa solare. Hai capito cosa intendo? … Hai presente ‘’mantenere l’aria profumata con quella particolare puzzetta che parla di pace amore e serenità?’’- …
E’ una puzzetta che i sapiens hanno lasciato nei prati dimenticando di tornare a prenderla. … Eeee se posso esprimere un parere: si sente lontano un miglio che non ce l’hanno più, perché il loro odore dice quasi sempre l’esatto opposto.

 

Parlare con noi, parlare come noi, non è difficile.
Affinare un po’ l’olfatto, imparare la lambada e canticchiare stornelli, motivetti o canzoni vere e proprie sono le chiavi che aprono le porte della comunicazione e della verità.

***

Avventure …
No non sarà, un’avventuraaa … questo amore fatto solo di https://www.youtube.com/watch?v=LGWFlnxS9HI
VOCE – Cirooo, non cominciare a uscire dal tema!
Non sia mai … poi ognuno può dare l’appellativo che vuole al ‘’fatto’’ ma … rimane comunque che … tutto si può dire tranne che sarà ‘’un’avventura fatta solo di poesia’’. ;)
VOCE – :o
…e allora … Siete caldiii?! :D
VOCE – è inutile …non ce la può fare …!

Riporto da sopra il colpo di fulmine che ci investì al tempo che fu e da cui tutto cominciò:
COME TUTTO COMINCIO’

Me ne stavo sulla spiaggia a pisolare, quando vidi un uomo in mezzo al mare...
"Ciro lascia stare", disse la vocina mia compare ...’’ da’ retta a zia che di mestiere fo la spia...e non di quelle spie che ti rivoltano la vita...io son la lucina rossa che t'avverte degli intrugli.’’
Ma io non diedi ascolto al consiglio saggio e colto, e con tono forte e schietto, a voce alta ho detto:
"ho una coscienza, amica cara ... e non posso tralasciar l'agire umano (poco sapiente e di gran lunga de-efficiente), per non bagnarmi il pelo o rischiare di affogare’’ … (con quell'ancora che me se sarebbe appesa sicuramente al collo, dovevo pensarci bene, perché già questo semplice pensiero, era un importante indizio pe’ scappa’ via fingendo che me stavano a chiama’ dal pontile della baia!)
"Non è del tuo pelo che mi preoccupo, e nemmeno dell'ipotetico trabocco... è solo il dopo che mi dà cruccio, perché ... tu non sai cosa vuol dire, portare a riva quell'umano che sta per affogare!".
A nulla serviron le parole che mi intimavano cautela annunciando un presagio di sventura... la decisione avevo preso e senza indugio vinsi la paura.
E fu così che …mi ritrovai nell'inferno degli imbrogli... !!!
Ahimè dissi a posteriori, ricordando la pace degli Allori... Però la frittata ormai l'avevo fatta ...e non mi toccava altro che d'ingollarla senza più pensare a cosa, in quella ciotola accartocciata, assortitamente il Sapiens rimestava.

BAMBINO : Eee quindi?!
CIRO – E quindi dovevo dare retta alla vocina, perché da quel momento in poi, mi so' 'ncastrato fra un casino e l'altro pe' sta' appresso a sto sapiens inefficiente saccentemente poco intelligente, che solo il nome c'ha di sapiente! …

Nel lampo di un istante mi ritrovai avvolto fra le fiamme dell'inferno di quel poeta vostro ...talcerto Dante.
Fu così che ebbe inizio l'avventura di noi Cani di (s)ventura e dell'uomo (una ambigua creatura).

Cercando poi, di scoprire che c'aveva al posto della testa, mi accorsi di quante e quante tare c'ha sto Coso che se sente un super fico! ... Lui che può viaggiare di mondo in mondo, criticare e condannare, non è altro che un Infante che ad ogni giro d'angolo si volta indietro per sapere se l'Angelo Custode (io) lo segue a coda …emh a ruota!

E fu così, che nacque l'avventura de...
BAMBINO: Del Signor Bonaventura!
CIRO – No Bambino, "De no'antri Cani di (s)ventura".
Qui come vedrai, di ventura ne avremo tanta, ma pe’ potecce appiccica’ davanti ‘’bona’’, possiamo aspetta' giusto che c'arrivi quella callaccia che tira n'tira nel mese d'agosto, per riposa' orecchie e membra stanche!...
BAMBINO: Eh ??!!
CIRO – Moh te spiego: ‘’Devi sapere Bimbetto bello, che nel mese di agosto, c'è una caratteristica che spicca oltre al caldo e al pigia pigia sulle spiagge, oltre i racchettoni e le pallonate, e le urla dei regazzini che vogliono restare dentro l'acqua anche dopo la cottura; in agosto, esiste un momento, che Madre Natura mette tutti a tacere creando una cupola silenziosa, chiamata "bonaccia". Ecco, è in quella cupola che noi troviamo pace; quella pace che ce deve basta' pe' tutto l'anno che vivremo nel casino come Bert dentro al camino.
BAMBINO: Chi?
CIRO – Bert!? Lo spazzacamino?! Mary Poppins?! Noo?! Povera fanciullezza!
Ok dai non ti preoccupare, n’è niente !!! ...

Riprendendo da cui sopra: "Così nacque l'avventura della Divina Commedia nostra, che spero tanto te possa fa’ apri’ l’occhi su tante tante cose.
BAMBINO: Sono tutto orecchie!
CIRO – Aahhvabbeh!!! Cominciamo bene!!! Io parlo d’occhi e tu d’orecchi!
BAMBINO: ‘’…’’
CIRO – Niente Ni’, avanti allora! … Dunque dunque, se la memoria non mi inganna: il Signor Dante, toscano dentro e fuori, tenace e capoccione fino all'ultimo, un giorno si ritrovò a sbattere la testa su qualcosa che era più duro del suo essere ‘’zuccone’’. … Eh si perché sennò certe idee mica gli venivano in mente!?! ...e infatti, a conferma di quel che dico, ci sta che quando è rinvenuto, vedeva tutto nero, ed è per questo che ha creduto di essere morto e di trovarsi al cimitero proprio davanti alle porte dell'Inferno!
BAMBINO - ho sentito dire che voi invece andate sull’Arcobaleno. …se era uno di voi si sarebbe trovato a saltellare di colore in colore.
REX - non ti preoccupare che dopo un po’ c’è arrivato pure lui lassù a fare lo scivolo sulle curve dell’Arcobaleno e a tuffarsi dentro le nuvole. … Il problema è che invece di restarci è voluto tornare giù, spinto da quella tenace convinzione che con i suoi racconti avrebbe svelato i misteri della vita. … Ma che nne sa quello dei misteri della vita, che ancora crede che le Favole sono solo favole e che la realtà è quella che je raccontano i re e le regine (guardandosi bene dal menzionar le favole, poiché è proprio lì che ce stanno le tracce del passato …!).
BAMBINO - ‘’?’’

REX – Non ti preoccupare Bimbetto … vedrai che alla fine ci capirai qualcosa. … Forse devi aspettare un po’ più tempo di quanto credi ma … io dico che ce la farai ;) ?.
CIRO – …posso continuare?
REX – Si si, sono curioso anch’io di sentire come la racconti!

CIRO - Ad accompagnarlo c'era Don Peppone ... Ehm no Virgilio (chiedo scusa, errore di guide spirituali) ...
Don Virgilio non lo ha lasciato mai per tutto il viaggio: dall'inferno attraversando il purgatorio fino su nel paradiso; e giunti lì nel paradiso, ecco la fregatura (per noi che ci stavamo proprio bene ‘’afffanca...’’ - Pardon – ‘’a far nulla’’ ... come dire... ‘’In grazia di Dio’’!!!)
BAMBINO: ‘’…maaa quindi gli Arcobaleni e il paradiso sono lo stesso posto?’’
CIRO – Gli Arcobaleni sono ponti di collegamento con tutti i posti più belli. Noi, a seconda dei momenti, stiamo un po’ lì e un po’ qui. È solo quando riusciamo a trovare quello che porta alla Valle di Lestla che difficilmente ripartiamo.
BAMBINO: ‘’la Valle di Lestla? … poi mi racconti?
CIRO – …ma certamente!!! …è la valle più bella dell’immaginario mondo!!!
Moh però sta’ attento a Dante. ;)

Dante, pur avendo fatto tutto il percorso con il mentore e, per logica deduzione ormai doveva esser forte e non solo per resistere ad altre eventuali capocciate, non convinse don Peppone… (eccolo è arrivato!) … che, povero pastorello di un gregge di Pecore nere, vide che ‘l toscano continuava ad avere bisogno di una guida … e così, chiamati a raccolta noi Angioletti fancazzisti, con mille complimenti (chiacchiere da politicanti) c'ha incartato dentro a un labirinto che...
… "Che la diritta via era smarrita!"
CIRO – Ma allora la conosci questa storia?
BAMBINO: No io no, ma quella voce che ogni tanto si sente forse si.
CIRO Ciao Voce!
VOCE –- ciao Ciro!

CIRO – Eh si, la diretta via era smarrita. …
Dante torna sulla Terra, e noi con lui nel mondo degli sfigatti!
BAMBINO: Sfogatti?
CIRO – Si la Terra è stato per molto tempo il pianeta dei Gatti, poveri custodi sfigati che stanno ancora aspettando che gli Egizi aprano le porte dello Stargate per tornare a fare gli scaldasogni degli dei!
BAMBINO: Che macello, devo cominciare a prendere appunti o chiedere alla Sciamana di Nita se mi dà una mano con gli Spiriti superiori.
CIRO – Alt alt Bambino...qui stiamo per fare una gran confusione fra miti leggende e favole Disney. Torniamo a Dante che già lui da solo è bello contorto con tutti quei cerchi gironi salite e discese.
BAMBINO: Ok! Ricomincia ??
CIRO – Dante, la Divina Commedia l’ha immaginata suddivisa in tre parti ... all'incomincio c'avea l'inferno, e mano mano che ti infilavi fra un girone e l'altro, passavi, dopo aver toccato il fondo, al Purgatorio, ed esplodevi in Paradiso... Noi in Paradiso ce stavamo già, ma poi salvando quell'umano ce siamo procacciati 'na purgata secolare che..., non so se c'hai un'idea de che vvor di', ma t'assicuro che l'Inferno che in certi momenti te pija nello stomaco, te fa appari' le predizioni di Nostradamus, favolette a lieto fine!!... Con la purga accanto e in corpo, procedi facendo finta di niente finché non arrivi a quel certo punto, dove c'hai bisogno di un campo da pallone cosparso de sabbietta del tipo ‘’cassettina dei Micetti de casa’’ (sempre quelli che aspettano la manna dal cielo), e mentre stai lì a spremete fino all'osso, ecco che cominci a riflette' sul passato... Recitando il mea culpa, aspetti ... e mentre aspetti...
BAMBINO: "svalvoli".
CIRO – Ecco, vedo che sei entrato nel vivo del discorso! Vie' qua Bambino, mettete a sede' che moh, con l'amico mio Rex, te raccontamo un po' de' cosette."

Diario: La purga! Scritto e recitato da due Pastorelli che hanno scelto di intraprendere la rischiosa missione di " 'ncastrati". … ‘’Scelto’’ … si fa per dire ??

Primo capitolo:
I dieci comandamenti visti e rivisti da Ciro e Rex.
Inferno – il luogo delle passioni, delle emozioni forti, delle cose fatte d’istinto fregandosene del domani.
Purgatorio – il luogo delle riflessioni, delle domande a cui arrivano le più improbabili risposte nascoste dentro a montature che non si limitano a tenere per aria solo i castelli.
Paradiso – …e dopo tanto osare e tanto pensare, ecco che ‘’sfinito’’ approdi al regno dei cieli da dove ti affacci ogni tanto pe’ sape’ se te devi da malato oppure se puoi continuare a giocare con Diana, con Bacco e con Venere!


10 comandamenti

Io sono l'Homo, Saggio e Sapiente Creatore tuo!

HOMO - Per entrare nel battaglione dei Gloriosi, bisogna fare giuramento
CIRO - Un altro? ... Non bastava quello nostro de' no' antri? (vedi "Into the wild town")
HOMO - No non basta! Questo è per entrare nella schiera dei Cherubini.
CIRO - Ma chi? Quelli con la lancia in mano che in sella al cavallo di fuoco (da cui il nome metaforico delle preziose pietre rosso-brillante, con aggiunta di esclamazione "OH... 'CHE RUBINI'! "), combattono i draghi e i demoni?"
REX - Ma non erano le mosche?
CIRO - No quello e Ammazzasette, un sartorello che un giorno ha preso un cencio che stava cercando di far passare per una sciccheria al modista (sapien-cre-tino) di turno e...zac zac...con una sola stracciata ha fatto fuori sette mosche tutte insieme.
REX - Accidenti! Roba da "primati"!
CIRO - Si è vero, anche le Scimmie sono in grado di farlo, ma siccome l'ha fatto lui, è a lui che è stato conferito l'onore del titolo e dato il vestito da generale. Come vedi i tempi non cambiano. Ora succede lo stesso. Non devi essere bravo nel saper fare cose davvero speciali, l'importante e saper vestire un ruolo. Devi essere un attore insomma, e far credere a tutti che il tuo "recitare non recitare" non è una prova d'esame ma (purtroppo) la verità, è la realtà a cui giornalmente si assiste.
REX - Oooohhh! È per questo che quando c’è da recitare bene chiamano a fare il capo clack un attore? Uno che si fa manovrare bene dai burattinai per far ‘sì che i Sapiens credano a tutto quello che racconta? … e ci credono poi?
CIRO – Esatto! … ECCerto che ci credono. Come potrebbero, sennò, trovarsi nella situazione in cui stanno (sti Sapiens sapienti) se non fosse perché credono ‘’agli asini che volano’’?
REX - Beh, Ciuchino io l'ho visto volare!
CIRO - Ma quella è una favola!
REX - E questa che è?
CIRO - Hai ragione. È una favola, e come in tutte le favole, anche qui c'è la parte del "e adesso che succederà?" ...
REX - Cioè la parte "della prova che il cuore batte?" ...Eeee non je bastava fare una corsetta?! ... C'hanno da mettece sempre l'imprevisto pe' fa' 'na cosa che basterebbe un "bu" per verificare il "sussulto"?!.
CIRO - …lascia sta' de capi' i Sapiens; dopo tanti anni e tanti studi che hanno fatto e ancora fanno, ho capito che stanno da capo a dodici. Da' retta a me, seguiamo il consiglio di Viriglio: "non ti curar di lor ma guarda e passa''. … Torniamo alla favola e ai Cherubini.
REX - Si
CIRO - Pensandoci bene però, detto in tutta sincerità, preferivo i Serafini...hanno un nonsoché di tranquillo... E poi viaggiano al caldo dentro l'astronave.
REX - Alt! Aspe'... fermate il film o esco subito di scena!!! ... Che c'entra l'astronave?
CIRO - Non hai mai sentito parlare della traduzione del testo?!
REX - Quale?
CIRO - Quello che, a seconda delle traduzioni fatte, dice qualcosa, tutto, niente!
REX - "???"
CIRO - Lascia perdere...torniamo alla favola. ... I Cherubini ...
REX - Senti Ci', ma sei sicuro che la metafora sta nel colore rosso del drago fumante e non nel "furto autorizzato" (visto che sono tanto osannati ... Non so perché, ma mi ricordano una serie di personaggi che cavalcano le onde "non" del mare!)
CIRO - Non lo so! ...io ripeto quello che mi hanno detto. E non mi importa nemmeno più di tanto se è vero o no. Non ci devo credere io ma loro. Quindi: "contenti loro contenti tutti"!
E ora parliamo dei cherubbi e dei serafici. ... che, se posso esprimermi ... ‘’vuoi mette’ la serenità del serafico che veleggia di porto in porto come un volante Delfino, co’ quelli che pe’ scarica’ la frustrazione che se li magna, e splende de luce (non) propria, devono cavalca’ il drago che scureggia!?’’ ... Per carità, non discuto ... e poi, l’aria che se gonfia nel cervello da qualche parte dovrà pure usci. … però... c’ho dei dubbi che me stanno ad arroventa' la mente...: "I Cheribini non sono Angeli? …e gli Angeli, non dovrebbero essere l'espressione di qualcosa di puro, eccelso, immacolato?’’ … Che sia davvero questo il significato delle ‘’Truppe Celesti’’ le ‘’Truppe del Bene’’, i guerrieri che bombardano l’aria? … A te non sembra un controsenso?
REX - Oh cribbio! ...siamo appena all'inizio della narrazione e io già non ti sto più dietro con questi ragionamenti ...
CIRO - Vabbè dai provo a ragionare più facile (sta vita coi sapienti m'ha incasinato il cervello!) . Però tu non mi provocate che sennò ...non je la posso fa'!
Torniamo al giuramento e non ridere!


Il Giuramento

Io sono Homo, il sapiens Dio tuo
…se lo dici tu ...!?
Non avrai altro Padrone all'fuori di me
…che Santa Pazienza non mi tenti e la Madre Luna si spenga o mi offuschi la vista se mi venisse mai in mente di cercarlo ‘’anche’’ un altro ... che se tu sei l'eccelso, pensa come so' gli altri!
Non nominare il nome MIO invano
…non c'è problema, tanto lo so che non rispondi
Ricordati di santificare le feste
…quando si tratta di feste sono sempre pronto; più siamo poi, e meglio è, ci sono più biscotti, più briciole, più occhi da "impietosire" per un tozzetto di pane/formaggio/carne o qualsivoglia prelibatezza cucinaria.

VOCE - Si dice culinária!
Davverooo?! ... E io che pensavo che i culi 'n aria fossero e significassero tutt'altro ;) :D
VOCE - Spiritoso!

Onora il Padre e la Madre
…e i Nonnini noo?! NonnoEnnio potrebbe rimanerci male :( …e FratelloGrande e i BambaPaoli e FratelConiglietto e le Ochine e i CugiCani e CugiLupi e CugiGatti e...

ASCOLTATORE - Ma da chi hai fatto apprendistato? ... Da san Francesco?
…Nooo io vengo dalla Valle di Lestla!
VOCE - Ciro ti prego …non tergiversiamo ancora, te lo chiedo per favore, sto facendo una fatica immane a scrivere tutto quello che ti passa per la mente. Da buon maschietto, Cane soprattutto, pensa una cosa per volta.
Ma ceertoo Voce. Croce sul petto!
VOCE - ‘’…’’ - Homo vai coi comandamenti!

Non uccidere
…ehi sono un Cane non un... Scusa Voce! … A buon intenditor poche parole!
Non commettere atti impuri
…ma se devo pulirmi il sedere come faccio... Ci pensi.tu? ... Dicono che in fatto di leccare siete dei fenomeni!!
VOCE - Cirooo!!! Non si dicono certe cose!!!
È vero, hai ragione ...potrebbe essere fraintesa l'espressione con "siete dei fenomeni ad onorare solo coloro che vi conviene onorare".

Non rubare
...e che so' stato io?!
Non dire falsa testimonianza
... giuro che non c'ero e se ci stavo dormivo!
Non desiderare la donna d'altri
…ma figurati!!! ... C'ho messo così tanto a capirne una, che ho consumato anche le virgole di riserva!
Non desiderare la roba d'altri
...non c'è problema :) ... sono per il fifty fifty!

OK! GIURA adesso!
Ma si si...tanto per quanto valgono sti giuramenti........


GIURO che:
Io sono il Cane, schiavo devoto e fedele salvatore tuo!
e Giuro che
Non avrò altro Padrone (all'infuori di me) -

Detto questo, elencherò a memoria e senza pensarci troppo, i punti salienti a cui un Sapiens dop (de-efficienza origine protetta) tiene più di ogni altra cosa.

Non abbaierò senza motivo (tanto tu che ne sai perché sto abbaiando...non lo capisci mai!)
Risponderò ad ogni nome, nomignolo, vezzeggiativo e altro ancora tu vorrai usare per chiamarmi senza pensare al giorno in cui mi sono assunto l'incarico di assisterti, giurando davanti alla Luna " Finché morte non ci separi" - se non ti se mai spiegato perché non viviamo tanto quanto te, e non hai mai compreso il significato di "passaggio a miglior vita", adesso lo sai!
Non ruberò dai piatti sul tavolo, ma dai secchi gialli si perché sono miei e di Paperina
Non mangerò i tuoi calzini nuovi
Non desidererò le tue mutande per giocarci
Non piscerò sulla tua maglietta sudata che tanto non basta per coprire "gli odori diversi"
E soprattutto
Non dormirò sul letto quando sarai in compagnia (non ci dormirò perché tanto non riuscirei a farlo, visto che, quando sei ‘’in compagnia’’, sul letto si balla come se si stesse in barca – e la barca la collego sempre a quel tuffo che m’ha cambiato la vita nonostante le raccomandazioni di Voce!)
Non deciderò la direzione di marcia anche quando siamo in macchina (mi limiterò a farlo solo a piedi se anche tu non invaderai la mia corsia).
Non fermerò la tua mano tutte le volte che vorrai carezzarmi per consolare il tuo bisogno di affetto (alle coccole non si dice di mai ‘’no’’).
Non rinnegherò il giuramento perché un Cane è leale, sempre! … (anche un po’ coglione, ma questo è un dettaglio! ;) )


Detto questo, ci viene consegnato diploma e corona che certificano il dottorato in Ancelli Frustati o pardon, di Agnelli Castrati, uffa, di Angeli Custodi che in vece dei Protetti, se pijano (si prendono) le loro beghe, i loro impegni e i loro difetti, le loro ansie e i loro incubi (come insegna la proiezione psicologica leggi l'articolo), perché è così che credono che qualcosa de bono ce esce con la firma loro!!!
ASCOLTATORE - Dove lo leggo?
CIRO - Qua sotto :D

***

Proiezione psicologica

Proiezione: dal latino proiectio-onis derivato di proieceregettare avanti’; participio passato proiectus.
(treccani.it)
In ottica: fenomeno o procedimento per cui si forma l’immagine di un oggetto su uno schermo posto ad una certa distanza, o anche semplicemente una proiezione rettilinea di un fascio di ‘raggi’ o ‘luce’ o ‘ombre’.
In statistica: calcolo relativo allo sviluppo di un determinato fenomeno basato su ipotesi prestabilite.

Ho riportato due esempi presi dal dizionario ‘Oxford Language’, per mostrare le proprietà del concetto di ‘proiezione’ evidenziandolo in due di più forme che indicano la stessa cosa pur se sono generate da diverse partenze o con diversi obiettivi: proiecere ‘gettare avanti’ - ‘far vedere’ - ‘vedere’ - ‘verificare’ - ‘esportare’.

Detto questo, con in mente la radice del concetto ‘trasporre’ - ‘portar fuori’, procediamo con il ragionamento.

Proiettare - trasferire all’esterno immagini chiuse dentro a un meccanismo, per favorirne la visione a chiunque.

Per noi che siamo nati negli anni ’60, è facile riconoscere questa descrizione nei famosissimi proiettori.
Ricordo ancora che era sempre una festa quando Papà sistemava il nostro (che maneggiava solo lui) in soggiorno e, una volta tirato il telo dove venivano ‘’proiettate’’ (appunto) le foto o i filmini che ci ritraevano durante le ‘’acrobatiche’’ vacanze al mare o in montagna, eravamo tutti pronti a goderci lo spettacolo come se si andasse al cinema!

Proiettore … proiettare … riportare qualcosa che si trova dentro, al di fuori … vedere fuori, in esterno, ciò che si ha dentro …
La ‘’Proiezione’’ non è altro, allora, che guardare un film da spettatore.
E a proposito di film, quante volte ci è capitato di immedesimarci nell’attore che recita una particolare parte?! … Vuoi per ammirazione di quel ruolo e di quel personaggio, vuoi perché veramente ci riconosciamo in quello scenario, sta di fatto che quel film segna il nostro animo più di altri.
Proiezione del sé … che in fatto di uomini, prende una piega più complessa, ossia può assumere diverse forme di ‘’visione’’.

- ‘’Proiezione psicologica’’ e ‘’Psico-Proiezione’’: vedere nell’altro ciò che si conosce bene perché è vivo dentro chi guarda; vedere nell’altro cose buone e cose cattive di sé; trasporre nella visione ciò che dentro ci brucia per cancellarlo da noi; trasporre nell’altro emozioni, drammi o desideri in modo che sia l’altro a viverli e ad affrontarli e a realizzarli per noi (al nostro posto).

È possibile definire questo meccanismo di trasposizione come un ‘’procedimento di difesa’’ per scaricare le proprie colpe - intese anche come difetti (fra i quali la mancanza di ‘’coraggio’’) riconoscendoli solo quando possono essere visibili nell’altro.

Possiamo definirlo anche uno ‘’scaricare le colpe’’ su altri o altro, come anche uno ‘’scaricare mire o desideri’’ su altri, affinché siano ‘’altri’’ ad affrontare e realizzare il tutto in vece nostra.

Non è, questo meccanismo, una azione fatta con raziocinio da parte di chi la attua. E le reazioni di costui, nel vedere ciò che vede, a seconda delle situazioni, possono essere ostili, gioiose o pietose. Quel che di positivo c’è in ognuno dei casi, sta nel fatto che qualunque sia il verdetto riflessivo, induce chi osserva, a ‘’guardare’’ e a ‘’realizzare’’ l’esistenza della ‘’cosa’’.
Da spettatore è normale che sia più facile giudicare ‘’freddamente’’ l’evento, ma se piano piano chi osserva riesce ad entrare nel vivo dell’episodio, ecco che qualcosa nel suo animo si muove.
In molti riconoscono questo tipo di attivazione in ‘’empatia’’, però, siccome se lo stato a cui si assiste (si è assistito) non è stato provato sulla propria pelle, non è possibile capire di cosa si tratti (ergo, non lo si è vissuto), l’unica ragione per cui si comprende l’emozione che si sta vivendo è perché è viva dentro chi osserva; è parte di sé.

Molto utile sarebbe se ciò a cui si assiste venisse giudicato in maniera saggia. Non quindi con estremo disprezzo od osannazione, ma con logica misurazione.
Guardando poi anche in certi altri comportamenti, piano piano si potrebbe arrivare ad accettare che tutto ciò fa parte del sé. Da qui a ‘’guarire’’ di certe debolezze, sarebbe un attimo. Come anche affrontare quei desideri che tanto si vorrebbe ‘’realizzare’’ in prima persona.

Ora, se tutto questo accade fra persone, è un discorso, ma se invece, la proiezione viene fatta su Animali diversi dalla propria Specie, allora si va sull’assurdo, perché le caratteristiche che diversificano le varie Specie una dall’altra, non sono solo fisiche!

Gli Animali delle Favole, hanno spesso rivestito ruoli umani, e quel che di più grave di questo avviene è che la visione alterata acquista valore nella realtà, il che vuol dire che sulla falsità si creano organi professionali che camuffano la ‘’cura’’ con il ‘’commercio’’.

I disturbi comportamentali e le successive patologie, fanno da padrone.
Gli sfruttamenti di prestazioni, seguono a ruota le malattie.
La vetrina, non è da meno.

Tutto ciò che contiene una tale psicopatia, la possiamo racchiudere sotto la più adeguata definizione di: disturbo paranoide della personalità!

***

Trilussa scrive per noi:

ER NEMICO

Un Cane Lupo, ch'era stato messo
de guardia a li cancelli d'una villa,
tutta la notte stava a fa' bubbù.
Perfino se la strada era tranquilla
e nun passava un'anima: lo stesso!
Nu' la finiva più!
Una Cagnola d'un villino accosto
je chiese: – Ma perché sveji la gente
e dài l'allarme quanno nun c'è gnente? –
Dice: – Lo faccio pe' nun perde er posto.
Der resto, cara mia,
spesso er nemmico è l'ombra che se crea
pe' conserva' un'idea:
nun ce mica bisogno che ce sia."

... continua