Trattato
scolastico da i miei appunti del libro ‘Alfa: questa sconosciuta’
del 2007 e ‘Into the wild town’ del 2011
.pubblicata da Ciro Pastore Tedesco il giorno mercoledì
9 marzo 2011 alle ore 8.49.
“Il XXI secolo segna una data storica per la vita dei
cani.”
Mai come in questa
epoca, la nostra esistenza è stata segnata da un turbinio
di passioni... gli stati ansiogeni dei sapiens.
I sapiens - animali
superiori consapevoli del fatto che tanto sapiens/superiori non
lo sono più - si appoggiano a noi canidi - animali non
tanto progrediti consapevoli del fatto di non voler progredire
- per scrollarsi di dosso un po' di colpi bassi che, giornalmente,
vengono loro impartiti da altri sapiens più superiori.
Cominciamo dall’inizio:
“Un giorno,
tanto tempo fa, un primate – nonno di un sapiens –
si stancò di lavorare tutto il dì per procacciarsi
il cibo e vegliare poi di notte, per evitare che qualcuno glielo
portasse via; così, notando che, quando occasionalmente,
un canide si aggirava nei pressi dell’accampamento, nessun
altro animale osava avvicinarsi – nemmeno l’orso al
quale aveva occupato la grotta – e ricordandosi di quanto
l’avesse visto scaltro nella caccia, se ne accattivò
la simpatia, mostrandosi ai suoi occhi, come un’enorme ciotola
ricolma di leccornie, e come, un meraviglioso padrone di casa,
pronto ad occuparsi al meglio del peloso ospite. Il canide non
seppe resistere a tanta gentilezza e si abbandonò a quelle
amorevoli cure.
Tac, la trappola era
scattata.
C’è da
dire che all’inizio, era una vera pacchia. Tutto il giorno
insieme a vagabondare per prati, boschi, montagne… a rincorrere
erbivori saltellanti e starnazzanti femminelle… e di sera,
tutti intorno a un bel falò; mentre i primati si raccontavano
strafalcioni e storielle piccanti, i canidi sgranocchiavano stinchi.
Poi una mattina, quel
primate si alzò con il chiodo fisso del progresso; il primate
si trasformò in sapiens e tutto andò a rotoli. (da
‘Alfa: questa sconosciuta’)
Cos’è
il progresso?... non davvero quello che immaginate.
Il progresso è
la scienza occulta, madre delle scienze politiche, che ha permesso
al regresso di governare, garantendo lunga vita e prosperità
a chi so io, e occultando la verità, ossia, che con l’attivazione
del progresso, la vita avrebbe subito un pregresso finendo nel
giro di poco tempo, lasciando i Sapiens Sapiens con in mano un
mucchietto d’acqua.
Voce – Ma Ciro,
non si possono fare mucchietti d’acqua! –
Ciro – Appunto!...
(da ‘Into the wild town’)
Dal tempo in cui smisero
di dondolarsi fra gli alberi a cavalcioni di una liana, per passare
al piano di sotto – la ‘terra ferma’ - dove
non c’era il rischio di cadere, ma lo spostarsi richiedeva
notevole fatica - ecco perché l’invenzione delle
girelle rimorchiate dai cani da tiro, prima, e dai cavalli vapore,
poi, ma questa è un’altra faccenda – ne hanno
fatte di… cose strane!… a parer mio, la più
grave è stata quella, che in tutto quel daffare, hanno
perso di vista i contatti del falò, delle storielle e delle
corse nei boschi.
Penso sia proprio
questo il motivo per cui, entriamo in ballo Noi, i cani da pet-terapy.
Ognuno di Noi ha in
consegna un sapiens. La divisione viene fatta seguendo uno schema
neotenico. (da ‘Alfa: questa sconosciuta’)
***
Around
the Sapiens – test informativo (tratto dal libro 'Into the
Wild Town')
.pubblicata da Ciro Pastore Tedesco il giorno giovedì 10
marzo 2011 alle ore 19.53.
Cosa ti spinge ad
assistere un Sapiens?... se la prima parola che ti viene in mente
è ‘convenienza’, scarta subito l’ipotesi
di diventare un buon custode e torna a giocare nel bosco con Cappuccetto
Rosso, primo perché non sei un CCM e secondo perché
non sai proprio di che cosa stiamo parlando… se invece fosse
‘impegno o sacrificio’, sei sulla giusta riga, ma
prima di prendere la decisione finale, ci sono alcuni aspetti
che devi valutare.
Innanzi tutto, conosci
i Sapiens?
Teoria neotenica e
addomesticamento a parte (se ti interessano gli argomenti compra
i miei libri, che sono stati scritti per aiutare tanti Cani finiti
in analisi per colpa dei Sapiens) esistono tre categorie di Sapiens:
Il Sapiens ‘A’
amo me stesso e mi basto! Il quale sostiene che l’unico
essere vivente degno di occupare l’alto seggio governativo,
sia per l’appunto un Sapiens, negando così ad ogni
altro essere vivente il diritto di condurre una vita naturalmente
degna. (Irrecuperabile a meno che tu non sia un soggetto votato
alle imprese impossibili).
Il Sapiens ‘B’
bontà, buonumore e altruismo! Il quale sostiene invece,
che ogni essere vivente e ogni cosa a questo mondo (e al di fuori
della sfera terrestre) abbia diritto ad occupare il suo posto.
Tutto e tutti devono essere rispettati. (Quando ne incontrate
uno, mandatelo subito qui che abbiamo carenza di CCT).
Il Sapiens ‘C’
confusione, coraggio aiutatemi a capire! Il quale non possiede
la forza per contrastare la supremazia del Sapiens ‘A’
e non ha la saggezza ancestrale del Sapiens ‘B’, ma
ha letto molte leggende degli Indiani d’America rimanendone
affascinato. (Consigliato per i primi incarichi).
Il Sapiens è
un animale sociale, dedito alla famiglia e al lavoro. Ha bisogno
di crescere in un ambiente equilibrato, calmo, amorevole, altrimenti
il suo stato emotivo, tanto evoluto quanto labile, lo potrebbe
condurre verso una forma di isolamento volta al bene o al male
a seconda dell’indole del soggetto.
Nel momento in cui
un CCM decide di intraprendere la carriera del CCS, deve saper
riconoscere i molteplici risvolti della psiche Sapiens, per far
si che la sua assistenza possa riequilibrare lo sconvolgimento
mentale del paziente.
Ora, se pensi di essere
in grado di poter svolgere il compito, comincia a porti alcune
domande:
1) Che Cane sono?
… è importante conoscersi a fondo, poiché
in base a come siamo, possiamo aiutare i CCT ad indirizzarci verso
uno o l’altro Sapiens, in modo da creare una coppia familiare
e non una coppia che dorme solo sotto lo stesso tetto. (Studiare
la teoria neotenica Sapiens, rapportandola alla teoria neotenica
Canide, potrebbe essere di molto aiuto… su ‘Alfa:
questa sconosciuta’ ho scritto qualcosa in merito insieme
a Voce).
2) Vivo solo o ho
famiglia a carico?... essere single aiuta a scegliere in fretta,
ma non è detto che porti alla scelta giusta. Molti sono
i Sapiens pronti a tagliarti gli zebedei se ti vedono accompagnato
da una femminella, per non parlare poi se a rimorchio hai un batuffoletto
che è il tuo ritratto sputato. Quando accogli nel tuo Branco
un Sapiens, devi pensare, oltre alla missione per la quale ti
sei votato, al bene della TUA famiglia.
3) Sono un cittadino
o un campagnolo?... se il tuo spirito corrisponde a quello di
Zanna Bianca, ma la tua pelliccia non ti permette di uscire senza
cappottino, non cercare di andare controcorrente perché
ti buscheresti solo un raffreddore, annodati invece, molto bene
il guinzaglio, e cerca il tuo assistito fra i parchetti metropolitani.
Però, se il Grizzly che è dentro di te, abbisogna
di fare un salto nei boschi, non farti portare sull’autostrada,
perché non è vero che è la via più
diretta per le Alpi.
4) Sono in grado di
fare cinque cose insieme, e cioè a fare la guardia, la
difesa, la caccia, tirare le slitte e raccontare barzellette?...
(domanda rivolta esclusivamente a CCM maschi, le femmine vadano
un attimo a farsi baciare da uno spicchio di sole)… Non
è detto che solo perché tu sia un CCM da bambola,
non debba essere un buon guardiano, sappi che senza gli allarmi,
nessuno grida ‘al ladro, al ladro’; non è detto
che solo per il fatto che tu non abbia l’alitosi, non debba
essere un bravo scudiero, esistono certi attributi che se anche
urtati lievemente, mettono K.O. un gigante; non è detto
che solo per il fatto che tu sia nudo come un verme non possa
essere un bravo cacciatore, esiste la caccia al topo, al ragno,
alla lucertola, al bimbetto che vuole usarti come cavalluccio
a dondolo, alla bimbetta che vuole farti le treccine; non è
detto che solo per il fatto che hai la stazza di un bue, non possa
essere un buon compagno di viaggio, anzi, attento che non t’attacchino
un carretto e ti usino come trolley (grosso smacco per le femmine
però, perché saresti da tiro e da compagnia facendo
due cose in una… eh, che idea!)
Sciolto il dilemma
se sei idoneo alla formulazione della domanda ‘sarò
in grado di essere un CCS?’, pensiamo a dove indirizzarti
per trovare il Sapiens nato per te. I Sapiens diversamente diversi,
li puoi incontrare ovunque: seduti sulla panchina fredda di un
metrò, come dice Baglioni, oppure, sdraiati all’ombra
dell’ultimo sole, come dice De Andrè; ma tu da’
retta a Ciro, il parchetto ti fornisce il catalogo più
ingarbugliato di Sapiens Sapiens che al confronto, la casa di
un single Sapiens spigoloso-tondo, è in ordine!
E per saperne di più
di Sapiens e CCS, leggi il libro ‘Into the Wild Town’
– oltre a regalarti un’ora di spensieratezza, farai
felice un CCS che si è trovato ad assistere un Sapiens
‘A’ ed è finito in analisi.
Ciao!
***
Domande questionali
pubblicate da Ciro Pastore Tedesco .
1°
- come si può far ingoiare una compressa di antibiotico
da 1 grammo a un Sapiens senza essere morsi?...
non è permesso
incartare la compressa con una fetta di prosciutto, non è
consigliabile aprire a forza la bocca del Sapiens per sparare
la cp nel forno, non è permesso fingere che la cp sia l'aereoplanino
che deve atterrare nell'Hangar, non è consigliabile pestare
l'alluce fratturato del Sapiens in modo tale che egli apra la
bocca per dire ahia... la risposta ritenuta più idonea
sarà premiata con un incontro gratuito con il nostro psicologo
di fiducia
2°
- qual è il metodo migliore per insegnare al nostro Sapiens
a cantare con noi?
il primo passo è
sicuramente quello di cercare di fargli capire la differenza fra
una chiacchierata e l’intonazione di un motivetto orecchiabile,
e solo quando sarà in grado di discernere una richiesta
da una proposta, potremo cominciare con la prima lezione di canto,
la quale consiste nell’intonazione della nota madre, la
‘U’… per fargli fischiettare ‘Carosello’
ci vorrà più di una lezione!!
3°
- igiene e Sapiens
Una delle problematiche
più ricorrenti che porta un CCS a rivolgersi ad un CCT,
è quella dell’incontinenza e/o decenza. Insegnare
ad un Sapiens che non può fare pipì dove e come
più gli aggrada è quanto mai difficile, soprattutto
pensando a quanto è facile per noi… il passaggio
dal pannolone o giornale, al parchetto, è una stupidaggine:
prendi il pannolone o il giornale lo porti fuori di casa, lo poggi
per terra e la fai… più facile di così!?!
Ma un Sapiens come
lo convinci a togliersi il pannolone, a rinunciare alle comodità
e, a calarsi le braghe solo davanti al WC?
4°
- spazio e tempo
- … come tenere
occupato il Sapiens mentre siete al raduno dell’ACCT?
È noto che
la malattia del secolo sia l’ansia: da prestazione e da
separazione le più comuni.
In questa sessione
ci occuperemo degli effetti della seconda – ansia da separazione
Questo tipo di malattia
porta il soggetto ad entrare in uno stato confusionale al quale
reagisce distruggendo ogni cosa gli capiti a tiro e, una volta
devastato anche l’ultimo angolino del mobile d’antiquariato
comprato con i soldi ereditati della zia, e fatto a brandelli
l’ultimo lembetto del divano che ancora deve essere pagato
perché le rate cominciano con il prossimo anno, continua
la sua manifestazione di disapprovazione, urlando a squarciagola…
La neuro, si sa, di
matti non ne vuole più sapere, e così, il primo
ad essere chiamato dai vicini, è Dario Argento, hai visto
mai cercasse un nuovo interprete per le sue commediole domenicali…!?!?
Come uscire da una
situazione da manicomio come questa?... In realtà, un sistema
esiste!...
lasciando a disposizione
del Sapiens alcuni giochini interrativi ripieni di cibo (è
noto che il cibo attenua lo stress mentale): kong e derivati…
- al Sapiens verrà
quasi certamente un colesterolo da urlo (e non a causa degli urli
sia ben chiaro), ma niente paura, con il tempo per rimediare ai
danni del sovrappiù è possibile sostituire i kong
con il cubo di rubik… a furia di morderlo capirà
che la sua utilità non è nel cercare di ingerirlo
ma nel riuscire a capire cosa passava nella testa del suo inventore
il giorno che l’ha fabbricato (chissà chi era il
suo CCS?) -
5°
- il rinforzo positivo e/o la punizione
Annosa discussione
nata alla scuola di sopravvivenza Montessori e ancora molto attuale
fra le chiacchiere dei parchetti e fra le discussioni urlate al
vento, no, ad internet, scusate, ops!... per me, invece, solo
una questione di punti di vista, visto che, da che mondo è
mondo, il bello senza il brutto non esiste, e il male senza il
bene e il bianco senza il nero e via così… anche
se molti tifosi vorrebbero che la squadra antagonista sparisse
dalla faccia della terra… ho sentito per radio, che Totti
vende casa, un attico con piscina a soli 5.000.000 di euro trattabili,
una bazzecola, nell’annuncio si specifica che non sono gradite
offerte da parte dei perditempo e dei laziali… un fatto
di fedeltà o un odio atavico?!?... vabbeh, ma questa è
un’altra faccenda…
Il problema è: come far capire al Sapiens che l’erba
del parchetto può essere smangiucchiata ma non fumata?
C’è chi
sostiene che, il non considerare l’azione cattiva e premiare
solo quella buona, sia il metodo migliore.
Si , può anche starmi bene, ma come spieghi a un Sapiens
‘fatto’, che la pipa della pace è un
rituale degli Indiani Pellerossa,e non è mai servita a
far passare il mal di pancia?
6°
- corso di educazione e rieducazione
Programma:
azione educativa – clicker training, consigliato
dall’ENCI - condizionamento uditivo o dipendenza uditiva;
azione rieducativa – corso di preparazione A.Volta, consigliato
dall’ENCI - condizionamento elettrico o stress confusionale;
azione sbagliata – estasi sensoriale (vedi nota 5°);
conclusione – ma io, non potevo diventare cane-attore come
Rex, e lasciare che qualche altro PT sfigato, si occupasse dei
problemi comportamentali dei Sapiens?
7°
- insegnante di sostegno
…e quando un
Sapiens, in presenza di forti stimoli, non risponde al richiamo?...
Chiama l’insegnante di sostegno!
***
Ultimi
consigli
La nostra è una missione,
e quindi, non avremo mai la possibilità di scegliere l’assistito…
però, un domani, forse, se la cecità colpirà
anche Sorella Sfortuna, potremmo trovare un Sapiens PUS (Provvisto
Utili Supplementi).
Ecco alcune accortezze che possono guidarci verso l’identificazione
del Sapiens più gettonato:
- che la sua temperatura corporea sia orientata più verso
i 37° che non i 36°… altrimenti, in inverno, cosa
ci facciamo se non possiamo usarlo come scaldaletto? (siamo contrari
allo spreco di corrente e combustibile)
- che sia di sangue dolce … perché in estate, le
lenzuola del letto sono gradevoli fresche e le finestre è
bene tenerle aperte per il ricircolo dell’aria; il Sapiens
dal sangue dolce può essere un ottimo schermo contro le
punture di zanzare. (siamo contrari ai veleni)
- che sia di bocca buona … non che debba essere alimentato
a croccantini e scatolette, ma neanche che ci faccia impazzire
con manicaretti prelibati e carne di prima qualità. (il
macellaio è un buon amico, il veterinario pure, ma il DAS
oltre alla plastilina per modellare pupazzetti divertenti, non
ci dà).
***
Preghiera
a San Francesco
Nostro caro San Francesco,
protettore del Lupo e di tutti i suoi figli,
noi ti chiediamo:
la saggezza per capire i Sapiens
l’amore per perdonarli
la pazienza per sopportare quello che fanno
ma soprattutto
ti chiediamo di non darci la forza
perché se ci dai la forza
gli spacchiamo la testa.
***
***
Una
letterina di una cara persona - voglio lasciare qui uno
scritto di una cara persona che ha abbandonato lo stato confusionale
dei Sapiens e ora parla come uno di noi:
"Esiste
un momento magico nella giornata, in cui senti di appartenerti
l'uno all'altro, può succedere durante un gioco, nella
quiete del riposo al sole, o nel camminare insieme respirando
l'aria fresca tra un ingresso e l'altro al cinema. E' in quel
momento che la gioia ti riempie, in quel momento sai chi sei,
in Armonia con il tuo Branco e con il mondo, e sai che dovrai
lottare e vivere per quei momenti!! ..."
Con affetto
Isabella, Mario, Titta e Nerina
Grazie Amici cari!
***
Lasciateli
litigare!
Prendo spunto da un articolo pubblicato
sul ‘’Giornalino dell’ENCI’’, marzo
2012, pag. 42, per dire la mia in merito ad un comportamento del
Cane, sul ‘’lasciar litigare o non lasciar litigare’’.
La foto nell’articolo: due cuccioli di due mesi d’età,
forse, ma forse neanche, uno schienato a terra, le zampine anteriori
poggiate sulle spalle dell’altro che invece lo sovrasta
tenendo le sue zampine ben stese sulla gola del dominato. La didascalia
dice: sin da cuccioli… s’imparano le regole. Assolutamente
d’accordo con la scrittrice, la dott.ssa (credo) Giusy Mazzalupi
– ricercatrice dell’università di Pisa.
La ricercatrice inizia il suo articolo segnalando giustamente
alcune cause che possono motivare un litigio, altresì,
si appresta a specificare che tali atteggiamenti non sono da attribuire
ad un disturbo sociale (sociopatia), ma a semplice routine di
un dialogo fra Cani. D’accordo pure con questo … anche
se, personalmente non amo rivolgermi al pubblico usando definizioni
che sanno di tanto ma che, in effetti, dicono poco, a meno che
il lettore non sia addentro alla questione. A mio modesto parere
la sociopatia è solo ‘’maleducazione’’
o ‘cattiva educazione’’ se preferite. Ma non
importa, ognuno è liberissimo di esprimersi come ritiene
più opportuno, soprattutto se si usano termini di moda.
Nello scritto, si tiene a precisare, che il più delle volte,
quando accadono delle zuffe fra Cani, avvengono in presenza dei
proprietari (io avrei usato – familiari – poiché
ritengo il Cane un membro della famiglia, ma, come sopra, libertà
di parola), nuovamente perfettamente d’accordo. I Sapiens,
molto spesso, non sapendo come comportarsi nell’educazione
del loro Cane, fanno più danni che altro, facendosi prendere
dal panico, trasmettono uno stato d’agitazione ‘’stress’’
al loro beniamino (il più delle volte dettato dall’insicurezza,
che il Cane traduce: ‘’chi mena per primo, meno due
volte’’ – istinto di conservazione), confermando
l’atteggiamento battagliero. Tengo a precisare ‘’stress’’
e non ansia, perché il Cane non è in grado di vivere
un atteggiamento tanto evoluto (vedi ANSIA). E continuando a rimanere
nel tema famiglia, la scrittrice non condivide il concetto di
uguagliare i Cani ai figli. Sono d’accordo se parliamo per
concetti evolutivi, in disaccordo se l’intendiamo come componente
della stessa; in accordo sul fatto che non bisogna pensare a loro
come a piccoli sapiens e ad esserini tutti uguali, in disaccordo
che non bisogna inibire certi atteggiamenti, e che, inibendoli,
si creano ulteriori disordini.
Ogni essere vivente è diverso nel fisico e nella mente;
fortunatamente negli uomini non c’è obbligo di standard
di razza e, nel Cane, anche se gli allevatori lavorano per l’omogeneità,
a parte alcuni tratti obbligatori, più di tanto non riescono
a fare, la scintilla della singolarità regna sempre sovrana,
permettendo che ogni individuo, in quanto unità singola,
sia diverso dall’altro e dall’altro e dall’altro
ancora…
Nel Regno Animale esiste una legge molto dura che viene rispettata
da tutti, in tutte le famiglie. L’unica specie a non rispettare
la legge è quella umana. Ma di fatto non è neanche
vero altrimenti ‘’noi sapiens’’ non ci
ritroveremmo in questo stato di libertà illusoria ossia
dittatura nascosta…
In Natura esiste il Branco, Mamma e Papà, zie e zii, figli
e figlie … tutti collaborano e si rispettano e tutti si
adoperano per il bene comune del Branco … e se a qualcuno
non stanno bene le regole, se ne può pure andare!
Molti uomini, al contrario, essendo la nostra una razza motivata
soprattutto dall’egoismo e dall’egocentrismo, pensano
solo al bene proprio, per cui il valore della famiglia e del bene
è pura utopia (se così non fosse, i nostri governanti
non farebbero solo i loro interessi, ma agirebbero per il bene
comune!)
L’uomo ha bisogno di regole, il Cane ha bisogno di regole.
Finché il Cane resta nella sua famiglia originaria, l’educazione
la darà la sua Mamma che sarà sempre vigile e attenta
sui giochi dei figli - le scaramucce nascono anche come giochi
di lotta, in Natura sono necessari per la sopravvivenza, in una
vita cittadina sono ‘’solo giochi di lotta’’
(il Cane, benché abbia mantenuto alcuni tratti del suo
progenitore ‘’il Lupo’’ è pur sempre
un Cane, quindi non avrà bisogno di cacciare o di difendersi
da insidie mortali – in linea di massima - ; e in più,
non raggiungendo il grado di crescita evolutiva del suo antenato,
i suoi atteggiamenti di gioco, nell’infanzia, sono solo
atteggiamenti di gioco). Nel momento in cui entrerà a far
parte di un famiglia umana, sarà questa a educarlo: sia
nel ‘’questo si fa, quest’altro non si fa’’
che nel gioco, che nel rispetto…
- perché bisogna litigare? …
Il litigio è male in tutte le specie animali, solo l’uomo
litiga per … boh, perché è stupido mi viene
da pensare … gli altri Animali non litigano mai se non c’è
un pericolo vitale.
- Un Cane che vive in famiglia, perché deve litigare? Perché
litiga?
Perché probabilmente nessuno gli ha detto mai che non deve
farlo. E quindi… perché la ricercatrice dice che
NON BISOGNA INIBIRE LE ZUFFE? … IO DICO CHE BISOGNA EDUCARE
GLI UOMINI, FARGLI VEDERE I CANI COME TALI E NON COME IL FRUTTO
DI UNO PSICOTICO ESTRATTO DEL COMPORTAMENTO UMANO .
I CANI POSSONO MORIRE A CAUSA DI
UNA ZUFFA NON SEDATA!!! …
Come in ogni cosa, c’è
la parte giusta e la parte sbagliata, io credo che bisogna ‘’insegnare’’
e ‘’vigilare’’ sui cuccioli che si esprimono
… anche perché molti di essi, sono stati tolti alla
Mamma, prima che ella avesse potuto insegnar loro, le inibizioni
(volgarmente tradotte in lingua sapiens con: ‘’questo
si fa finché non procuri danni all’altro, attento
a non superare il limite, perché poi vi fate male sul serio
… la vita è preziosa, non bisogna scherzarci)’’
Personalmente ritengo che la superficialità
vada di pari passo con la pigrizia e quindi il sapiens ‘’ci
va a nozze’’ su una dichiarazione ‘’lascateli
fare che loro sanno cosa fare’’ … si, lo sanno
o lo sapranno, se qualcuno si è preso o si prenderà
la briga di insegnarglielo … forse sarebbe meglio INFORMARSI
BENE PRIMA DI … PERCHE’ LE FRASI POSSONO NON ESSERE
INTERPRETATE NEL MODO GIUSTO.
Buon Parchetto!
Vi consiglio di leggere l’articolo,
è molto interessante.
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