Pelosino

1989 inizia l'avventura nel Mondo del Cane.
Ogni minuto che avevo di libertà dal lavoro, lo trascorrevo nel centro cinofilo dove portavamo la nostra cucciola ... la fantastica Cristina!
Con il passare dei giorni, sempre più mi innamoravo di quel mondo a cui, d'altronde, ho sempre appartenuto. Fin da piccola ho avuto un'attrazione particolarissima per i Cani. Amavo tutti gli Animali ma, il Cane, era IL CANE! (...anche perché il cane per noi era Rintitin, ovvero, il CaneLupo!!!)

Passano i giorni e passa qualche mese, fino ad arrivare al momento in cui entriamo in società con il centro.

Lascio il lavoro che avevo e, nell'arco di un anno divento responsabile del settore "pensione".
Non era un ruolo che ancora potevo assolvere al meglio poiché la mia esperienza non era formata fino al tal punto, però, mi difendevo abbastanza.

Come responsabile di quel settore, avevo anche l'onere di decidere se il povero "Trovatello" di turno, avesse diritto a fare parte della Famiglia. (Raccoglievamo, se capitava, alcuni randagetti per toglierli dalla strada).
Come sempre, nonostante i soci inveissero sulle mie decisioni, io, non riuscivo mai a dire di NO all'arrivo al cancello di una Creatura (grande o piccola che fosse).

Ecco dunque che arriva "Pelosino". Un cucciolotto di Pastore Tedesco un po' gracilino e a pelo lungo.

Ho scelto di parlarvi di Pelosino perché la sua storia può ricordare molto alcune tematiche odierne.

Dovete sapere che al campo non poteva entrare nessun Cane che non avesse in regola i vaccini.

"Lui" (anche i suoi dentini ci dicevano che era molto piccolo), non sapevamo se li avesse o meno, ma non potevamo rischiare, per cui, con la dovuta accortezza ci siamo prodigati per tenerlo in osservazione e fargli fare a tempo debito, i dovuti passi per metterlo in regola con le direttive del centro.

A quel tempo, da totale (o quasi) ignorante, mi bevevo qualunque cosa mi raccontassero.
A quel tempo non sapevo che chi si vaccina diventa un "più che probabile portatore sano", come non sapevo che chi si ammala della o delle malattie con copertura vaccinale, può creare molti problemi a chi il vaccino non ce l'ha.
E non sapevo che la copertura di anticorpi naturali portavano il soggetto a non riprendere quella malattia, cosa che invece non avviene con coloro che hanno fatto anticorpi dal siero iniettato.

Pelosino era sano come un pesce. Dopo una decina di giorni di controllo, prendiamo nuovamente appuntamento con la veterinaria per verificare se era il caso di iniziare il ciclo vaccinale. (La veterinaria lo aveva già visitato al suo arrivo e ci aveva dato uno schema da seguire prima del "momento propizio").

Sfortuna vuole, che il giorno prima dell'appuntamento, Pelosino comincia a stare male.
Inutile tergiversare ... Pelosino aveva preso la gastroenterite virale.
L'aveva contratta dagli altri Cani che, in veste di portatori sani, gliel'avevano trasmessa!
Pelosino si ammalò in maniera molto grave e nel centro ci furono altre manifestazioni di gastroenterite.
Gli "Altri" ce la fecero (più o meno velocemente) a superare la fase manifesta della malattia. Pelosino no! ... ...

Fino a che non approfondii la questione, non sapevo che i vaccinati formavano una schermata più debole rispetto a chi non aveva ricevuto il vaccino e aveva preso la malattia superandola da solo. Non sapevo che contraendola e non manifestandola i soggetti vaccinati fossero un pericolo pubblico per gli altri Cani, soprattutto per i deboli e i deboli non vaccinati che non avevano mai contratto quella malattia.

La cultura medica nel settore vaccini è costituita da un velo di totale ignoranza che mette in pericolo costante tutto il "parco Creature" che gli vengono affidate.

Ora io ho la mia cultura, ma Pelosino e tanti Altri non hanno più la loro Vita.

Dedicato a Pelosino a Evy e a tutti i poveri sfortunati vittime della scienzah!!!