Un morso all’improvviso!


Ultimamente è all’ordine del giorno leggere una notizia riguardante l’aggressione più o meno grave di un Cane a una persona.
Ad essere coinvolti sono sempre soggetti appartenenti a razze particolari che, al contrario di quel che si dice sulla loro natura selettiva che non li descrive ‘’assassini’’ ma semplicemente parla delle caratteristiche della selezione psico-fisica che l’uomo ha voluto per loro, vengono raccontati come: buonissimi e bravissimi, amici di tutti, incapaci addirittura di ‘’dire le parolacce …’’, il che mi trova perfettamente d’accordo non dimenticando però quale sia la loro prerogativa espressiva pur se non mossa da intenti ‘’omicidi’’ (atto impossibile per un Animale non umano visto che non è in grado di valutare il significato di ‘’morte’’); oppure sono soggetti che hanno subito (secondo voci di corridoio) una forma educativa ‘’vecchio stile’’.
– Il credo moderno illumina sull’educazione monosillabica che predica il ‘’se non conosci la negatività di un rimprovero per un atto non giusto, ma conosci al posto del ‘rimprovero’ l’indifferenza, capirai che se non ti comporti bene non riceverai un premio’’
– Idiozia più folle non poteva essere partorita! – … perché? ... perché in questo modo, la semplice mente di un Cane, associa una positività a un comportamento e un niente a un altro comportamento. … quindi, di fatto, sa che un atto ‘’gli dà gusto’’ e un altro atto ‘’non gli dà niente’’. …ATTENZIONE: il ‘’non dargli niente’’
vuol dire che se quest’atto a lui dà gusto a prescindere, lui la positività l’ha ottenuta ugualmente nonostante il vostro interloquire o meno con lui!

Tornando alla cronaca, prendendo spunto dai dati rilasciati, ossia ‘’razze particolari, improvvisazione del comportamento, Cani buoni e Cani …boh…’’, inizio a riflettere sul perché vengono messi in luce proprio questi dati senza andare oltre!

Come me, ci sono molte altre persone che non si spiegano come sia possibile (sul requisito ‘’sociale’’) che un Cane che fino ad un momento prima era stato placido e amichevole con tutti ... di punto in bianco ... senza che nessuno abbia fatto qualcosa ... ecco lì che si trasforma ‘’recitando un dramma’’!

Andando avanti nelle riflessioni, le mie domande si fanno sempre più ‘’invadenti’’ sia sui Cani che sulle persone presenti e le persone che come me si fanno domande.
Personalmente ragiono sui pochi dati che vengono forniti e cerco di arrivare a plausibili conclusioni andando a scavare nei meandri e giungere così a possibili ragioni.
Certo, la cosa migliore da fare sarebbe quella di chiedere direttamente ai Cani ma … siccome la vedo un po’ difficile visto che saranno sicuramente straoccupati a rispondere a una marea di domande dei ‘’tecnici’’, ne porgo intanto una che mando nell’etere sperando che qualcuno risponda.
La mia domanda è questa: ‘’chi si è posto delle domande sul perché le tragedie avvengono, che domande si è fatto per arrivare a logiche conclusioni?’’

Purtroppo la risposta che mi arriva è la stessa:da molti siti: ‘’follia o disagi educativi’’.

Che la follia regni sovrana e che i disagi educativi esistano, è fuori discussione, ma ... non si può dare sempre la colpa a una o all’altra causa (o a entrambe) perché di fatto così non è!

Sono fermamente convinta che la soluzione dell’enigma è molto più ‘’pulita’’ di quanto si possa pensare; bisogna solo essere a conoscenza di alcuni fattori che possono indurre un Individuo a mettere in atto determinate azioni.

Per non arrivare a una conclusione affrettata però, per poter dare la risposta più plausibile, dobbiamo ricordare quale è la vera essenza del Cane, ossia ‘’chi è’’ e ‘’come nasce’’:
‘’il Cane è un Individuo che nasce per volere dell’uomo e non spontaneamente.
Il Cane non è altro che il frutto di uno dei tanti laboratori che si industriano su vari settori, e che, in questo caso, ha permesso la nascita del Cane.
Da Lupo a Cane attraverso selezioni di menti e strutture fisiche per arrivare al meglio e per arrivare, nelle particolarità selettive, ad avere una Creatura disponibile all’uomo.
L’uomo l’ha voluto per farsi aiutare nel quotidiano in quelle mansioni che riteneva troppo faticose.
Per far ‘sì che ciò potesse realizzarsi, ad ogni cucciolata portava in evidenza tratti fisici e mentali che potessero evidenziare le caratteristiche occorrenti per lo specifico lavoro.

Ne uscirono fuori soggetti di ogni tipo e misura, con evidenze fisiche e mentali di vario genere (sempre più adeguati alle ragioni selettive).
Questo ha portato ad avere Animali non più completi ma specifici per esclusività. ... Che tradotto in poche parole: ‘’non più equilibrati’’.
Non equilibrati non vuol dire ‘’pazzi furiosi’’ ma solo ‘’possedenti particolari doti in forte sviluppo e non possedenti altre doti in quanto sopite’’.

‘'L’eccesso di forma’’ porta ad avere una reattività verso lo stimolo chiave che permette l’agire in sua risposta attivando quella/la/una specifica ‘’forma caratteriale-espressiva’’ .

Gli stimoli non sono facilmente riconoscibili per tutti gli spettatori che assistono all’esibizione, anche perché a volte basta un ‘’niente’’ per far intervenire il Cane.
Se chi assiste non conosce le caratteristiche del Cane che si è attivato, e non conosce le selezioni che l’hanno voluto in un certo modo, non si accorgerà mai dei segnali che sono stati raccolti da chi si è attivato, per questo le considerazioni più logiche per ‘’loro’’ sono sempre le stesse: ‘’scarsa educazione positiva’’ e ‘’follia’’!

MA COSI’ NON E’!!!

Basta poco per arrivarci, basta conoscere la Teoria Neotenica e saperla interpretare.
Da RICORDARE: gli atti messi in atto in risposta ai segnali raccolti, o gli atti messi in atto anche in occasione di una situazione invitante, sono atti riconosciuti nelle attività delle zone rende-vous, quindi nessuno di questi atti è volto a mire diverse da quella che può essere un ‘’botta e risposta’’

NON E’ FOLLIA, NON E’ EDUCAZIONE ANTICA, E’ SOLO NATURA.

La Teoria Neotenica

 

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