Un concetto nobile che darebbe alla Vita un sapore più
dolce.
Anche se di Amore e Fratellanza se ne parla
soprattutto nelle Sacre Scritture e non rispecchia molto
la realtà del nostro quotidiano, non è detto
che ognuno di noi non aspiri ad un simile andamento sociale
tanto unitario e positivo.
Nell’arco dei secoli, l’uomo ha avuto modo
di rinvigorire questa immagine sfruttandola in bene ma
impegnandola anche per scopi non propriamente similari
a quello iniziale.
Per fortuna il pentimento fa parte della nostra linea
di pensiero, e così, nel momento in cui riusciamo
a ravvederci, cerchiamo di rimediare ai danni procurati.
Come si impara a distinguere il Bene dal Male?
Compito degli adulti, è quello di istruire i piccoli
affinché riescano a riconoscere la differenza fra
i due lati del comportamento sociale (Bene e Male)
A seconda dell’età di chi deve imparare,
le lezioni vengono impartite in maniera diversa.
Quando si è molto piccoli, non è possibile
portare esempi del Male e del comportamento errato mostrandoli
come propri del genere umano, ossia come azioni che l’uomo
compie (e troppo spesso con scarso rammarico); vedere
nell’uomo il Male, creerebbe in loro (nei piccoli),
delle paure che comprometterebbero la crescita psico-sociale
verso l’umanità; così il mentore inventa
storie che parlano di Angeli e Demoni raffigurando le
persone negli Angeli e alcuni Animali nei Demoni. In tal
modo il piccolo cresce nell’idea che dei suoi simili
ci si può fidare, mentre degli Animali ‘’non
sempre’’, soprattutto di alcuni. E impara
anche che semmai dovesse vedere in una persona un comportamento
simile a quello visto in un Animale cattivo, quella persona
potrebbe essere (per così dire) posseduta (in quel
momento), dallo ‘’spirito’’ dell’Animale
cattivo.
Ecco come nascono le favole (che rimangono forti credenze)
sul Lupo cattivo, sul Mostro metà uomo e metà
Fiera e sul prode Cavaliere che soccorre tutti.
Spezzando anche una lancia in favore degli Animali, nelle
Favole le Bestiole non compiono solo cattive azioni ma
anche buone. Racconti, favole, storie varie, insegnano
al bimbetto concetti molto importanti in maniera coinvolgente
e utile, ma insegnano anche a vedere con occhi umani quel
che hanno dentro gli Animali, a riconoscere in loro dei
comportamenti ‘’umani’’.
Una volta cresciuti, l’idea del comportamento non
cambierà, e ogni volta che analizzeremo un’azione
compiuta da Animali, l’interpretazione che daremo
sarà prettamente umana, non pensando minimamente
che di simile, fra noi e loro, c’è solo una
base iniziale, quella in cui nulla è fatto con
l’intenzione di arrecare danno e, per quel che riguarda
il Bene, nulla è fatto per mezzo della passione
ma solo attraverso una spinta sociale/familiare che nasce
e si sviluppa nelle fasi dell’attaccamento.
Travisare il comportamento porta a non capire il linguaggio
degli Animali
Parlando di Angeli e Demoni, di Animali cattivi e Animali
buoni, arriviamo al nostro amico di sempre, il caro buon
Cane che ‘’da una vita’’ ci accompagna
fedelmente e ha, come noi, il suo peccato originale. Figlio
del Lupo, può assumere comportamenti malvagi quando
meno ce lo aspettiamo.
Ma se il Lupo non fosse suo antenato?
Questo lo scagionerebbe da comportamenti errati e semmai
dovesse mostrane alcuni, la causa si cercherebbe certamente
in una non adeguata educazione, o in una malattia (oh…e
allora si che son dolori!!! – argomento quanto mai
scottante!!!).
Non toccando il tasto delle malattie e degli squilibri
psico-patologici che fanno parte di un campo minato, soffermiamoci
alle origini del Cane.
Ancora non ho capito se tutti gli studiosi moderni rifiutano
la discendenza dal Lupo (provata e riprovata), oppure
no. Sta di fatto comunque che bypassando l’ipotesi,
cercano le basi del comportamento del Cane e del suo ideale
di vita, nei gruppi dei Cani Ferali. Ossia un Gruppo di
Cani di nessuna razza particolare che vive in zone limitrofe
a quelle abitate dagli uomini o in zone interne a quelle
abitate sempre dagli uomini. E con gli uomini hanno un
contatto più o meno coinvolgente.
Il comportamento dei Cani ferali, non è molto dissimile
da quello che avevano i loro antenati al tempo in cui
si avvicinarono all’uomo e che da quest’ultimo
furono poi addomesticati dando vita al Compagno che tutti
conosciamo.
- A detta dei tecnici di settore: ‘’Seppur
gli antenati dei Cani siano/fossero stati Lupi, il loro
ricordo è talmente lontano che nessun comportamento
può essere conforme a quello dell’Avo…
è perciò errato far paragoni fra gli atti
dei Cani e quelli dei Lupi … i Cani ferali sono
l’unico libro che va studiato per conoscere il comportamento
del nostro Fedele’’.
Non è questo, un concetto che digerisco molto,
e vi spiego il perché: primo per quello che vedo
giornalmente dopo circa trent’anni di studio del
Cane e del Lupo, secondo per le risposte che ricevo dagli
studi fatti e dai Cani (di razza, non di razza, ibridi
di Lupo), e terzo perché anche se lontano, l’Antenato
è talmente parte del Cane che negarlo sarebbe come
negare l’esistenza del Giorno e della Notte! …
E a proposito di ‘’memoria del comportamento’’,
mi permetto di aggiungere il link del video di una puntata
della trasmissione televisiva ‘’Nautilus’’,
nella quale si parla di un tema molto interessante da
cui si possono trarre dei buoni spunti di riflessione.
Un particolare molto interessante sulla memoria,
al minuto 16.00 - Prof. Stefano
Mancuso https://www.youtube.com/watch?v=xcqDS53Sfz8&t=765s
Tornando al Cane...
non considerando quanto appena detto nell’esempio
della trasmissione, gli ‘’studiosi’’
di cui sopra all’esempio, hanno costruito ugualmente
i punti di partenza del linguaggio del comune Cane domestico
sulle abitudini dei Cani ferali.
La crescita, la socializzazione, la ‘’naturale’’
coesistenza con gli uomini e lo stile di vita pacifico,
che insieme, ci riportano al titolo dell’articolo
‘’Amore e Fratellanza’’ –
ci troviamo infatti di fronte ad una confraternita che
non conosce il possesso e riconosce conspecifici e interspecifici
come Figli della stessa Madre.
La Pace regna in queste Famiglie miste (uomini e Cani).
In realtà da cosa è data questa pace?
Credo semplicemente dal fatto che i Cani ferali non debbano
preoccuparsi di niente:
- non del cibo perché vivono di scarti/spazzatura,
- non della difesa del territorio perché quello
che occupano non è legato a niente altro che non
sia un luogo dove stare (il territorio viene difeso per
mantenere la sicurezza del cibo e del riparo),
- non della difesa dei nascituri perché non è
per rafforzare gli elementi probi al mantenimento dello
status quo che vengono messi al mondo – status che
non cambierà finché ci saranno uomini da
cui attingere per provvedere all’intera comunità.
Praticamente questi Cani vivono senza ‘’specializzazione’’
per cui, le varie diversità che fanno di una Famiglia
un organo efficiente e autonomo, non sono necessarie…
necessaria è invece la pacatezza delle azioni.
Logicamente al ‘’piattume’’ delle
espressioni si è arrivati attraverso la ‘’non
necessità’’ di agire e la selezione
dell’uomo che ha eliminato gli elementi che mostravano
la ben che minima parvenza di ostilità (cosa quest’ultima
che viene sempre omessa nei vari racconti).
Nel tempo si è arrivati all’annientamento
dei caratteri. E questo è quello a cui aspira il
genere umano che ‘’non ama il Cane’’
ma l’idea del peluche animato o del servitore silenzioso
e condiscendente!!!
…e come accadeva nei villaggi, e accade tuttora
laddove ce ne è ancora bisogno, qualunque soggetto
presenti un comportamento differente dall'apatico, non
è considerato ‘’normale’’
… Siamo davanti all’Animale cattivo delle
favole, la rappresentazione del Lupo che è dentro
di loro. … I Lupi, mostri del passato che tornano
ad ottenebrare i poveri soggetti della comune, i quali
però, vivendo ben lungi dal ricordo dell’Avo,
allorquando mostrano atteggiamenti non normali, vengono
inseriti nel settore malagestio e/o patologico. A questo
punto il povero Cane entra nel baratro dell’Inferno
dantesco.
‘’esiste un modo per ovviare all’uscita
dalla retta via’’ – Quale? … Ora
ci arriviamo
Dicevamo quindi Amore e Fratellanza… ma non
solo dimostrabile con una mancata offesa bensì
con comportamenti amichevoli ed estremamente infantili
(durante il periodo dell’infanzia non c’è
cattiveria; mantenendo uno stato di crescita infantile
si avrà sempre un comportamento infantile* poiché
non c’è possibilità di arrivare ad
altro per mancanza di sviluppo …e in riferimento
al modello di crescita e alla mancanza di sviluppo, esiste
anche un particolare metodo che, dall’inizio degli
studi sul Cane ferale, ha preso piede dando vita a …lo
vedremo più avanti).
*Curiosità: cercando un sinonimo di ‘’infantile’’
ho trovato ‘’ingenuo, innocente, sciocco,
ridicolo… queste definizioni mi hanno fatto riflettere…pensando
al comportamento di questi Cani, trovo molta similarità
perché effettivamente, i loro comportamenti così
esagerati mostrano una carenza evolutiva, una mancanza
di capacità espressiva, una deficienza comportamentale.
Essi infatti, deficiono di intelligenza comunicativa).
- …mentre scrivo, un velo di tristezza mi copre
il cuore…-
Inserisco ora una nota utile per capire meglio tutto
il discorso - Cit. dal libro ‘’A
TE - Educazione Naturale’’ Barbara
Tullio e Paolo Caldora
‘’Nel XX secolo nacque uno stretto legame
fra Pedagogia e Psicologia. Wilhelm Wund fu considerato
il fondatore della Psicologia Sperimentale, e fu il primo
a studiare l’apprendimento attraverso i sensi. A
dimostrare che l’apprendimento era legato a stimoli
aggiunti, fu Ivan Pavlov. Mentre, J. F. Herbart, fu colui
che cercò una mediazione fra Pedagogia e Filosofia
attraverso l’analisi psicologica, per formulare
una ‘’Scienza dell’Educazione’’
– suoi filosofi di riferimento: J. H. Pestolazzi
per la percezione sensibile e Kant per la morale.
Le linee di pensiero si orientavano fra:
a -Educazione all’interno
del bene – ossia il tenere il soggetto, al
di fuori della contaminazione del mondo esterno, fino
a che egli non avesse raggiunto la completezza istruttiva,
in modo da non rimanere coinvolto in situazioni negative
che potessero influenzare la sua gentilezza d‘animo;
questo avrebbe permesso lui, una volta entrato in contatto
con l’esterno, con una società non felice,
di dimostrare attraverso tutta la sua positività
conoscitiva, che ‘’vivere in maniera felice’’
era possibile. Convinzione di questo pensiero filosofico
era che, venendo in contatto con ‘’un simile
tipo di orientamento’’, l’Umanità
‘’avrebbe reagito aderendo ad una rosea/gaia/serena
prospettiva’’.
b - La libera auto-educazione,
come auto-coltivazione del sapere; l’esperienza
innanzitutto, per trarre da questa la miglior forma di
sopravvivenza.
La tendenza selettiva in campo cinofilo è quella
di arrivare a soggetti dal comportamento simile a quello
appena descritto nella linea di pensiero ‘’a’’,
in modo da esser loro (i buoni), ‘’i messaggeri
di Pace’’.
Accanto alla linea orizzontale della
nuova teoria del Branco, nasce lo Spirito Amish
Lo spirito Amish è la rappresentazione del concetto
di ‘’estensione familiare’’ e
di ‘’non proprietà’’. È
un credo religioso che nasce in Europa nel ‘500
e propaga le sue comunità oltre oceano stabilizzandosi
anche nel Nuovo Mondo intorno al ‘700. È
una riforma religiosa protestante che vuole la Bibbia
come indice direttivo del comportamento umano al fine
di ottenere la Grazia Divina.
Gli orientamenti sono volti al bene comune, alla fratellanza,
alla divulgazione della pace; l’idea del possesso
è oltremodo rifiutata; non c’è propensione
verso le mode (considerate vanesie) e non c’è
verso il ‘’progresso’’ (generalizzando
un po’ il concetto).
Inutile negare il grande divario filosofico che esiste
fra i credenti Amish e gran parte dell’umanità
(anche se ultimamente sembra che questa filosofia di pensiero
stia prendendo un risvolto sempre più positivo).
Ricorda un po’ il movimento di protesta nato negli
anni ’60 / ’70 verso la società conformista
dell’epoca, riconosciuto nel nome di ‘’Hippy’’,
i famosi Figli dei Fiori che professava l’Amore
libero inteso anche come Amore fraterno.
Le forme di educazione nelle comunità Amish, sono
diverse da quelle comuni, soprattutto perché nascono
da convinzioni diverse.
Vista dal lato del bene, ossia che fra gli uomini debba
esserci meno ambizione, minor egoismo, astensione dalle
guerree più rispetto verso ‘’tutto’’,
non possiamo che condividerlo il pensiero Amish, però,
estraniandoci da tutto ciò che, ‘’non
conforme al bene’’ è stato compiuto
in nome delle religioni, vorrei portare l’attenzione
su una frase che esprime un concetto particolarissimo
di questa direttiva di vita, una frase che parla di forme
sociali nel familiare con una particolare estensione:
‘’Non ci sono famiglie ma gruppi familiari
formati da cinque famiglie assemblate a rotazione, per
non far sviluppare dinamiche affettive troppo
radicali.’’
Da: https://www.chedonna.it/2014/02/21/comunita-amish-italia-niente-denaro-e-pace-nel-cuore/
Cosa vuol dire questa frase?
Semplicemente che non è concesso un sentimento
tanto grande verso i legami di sangue diretto, per non
radicare le forme evolute, non volute, di attaccamento
sociale/familiare che potrebbero portare a preferenze
escludendo l’idea altruistica del credo, e per evitare
il fissaggio di particolarità, di abitudini, di
specifica impronta del ristretto nucleo della vera Famiglia
(una sorta di cancellazione dell’imprinting
mnemonico esperienziale del DNA). - divertente
e significativo il link seguente : https://youtu.be/uPNJu6MhfXA
Esiste perciò, in siffatte comunità, un
legame affettivo e collaborativo forte ma generalizzato.
Un uguale affetto esteso un po’ a tutti i componenti
del nucleo delle Famiglie di appartenenza, senza nessuna
singolare/individuale preferenza; anche le tradizioni
verranno ad essere meno particolareggiate mancando di
quel tono di specialità).- Le Famiglie sono
composte dall’unione di 5 Famiglie, ognuna delle
quali ha mediamente una figliolanza di 7 elementi. -
Probabilmente un tal modello di aggregamento è
volto a sviluppare sentimenti che spingono verso la Comunità
e non unicamente verso il singolo, è forse un’esortazione
all’Amore mondiale … una nobilissima linea
di pensiero che però ho paura sia un po’
troppo utopica e dispersiva.
Di ‘’Amore e Fratellanza’’
se ne parla dalla notte dei tempi, e sarebbe davvero
magnifico se un giorno potesse essere il ‘’sogno
che diventa realtà’’. Quello stesso
sogno che in molti vogliono vedere nel comportamento di
tutti gli Animali.
Peccato però che le forme necessarie per mantenere
l’equilibrio negli ecosistemi, prevedano anche atti
non proprio meritevoli per il concetto di ‘’Amore
e Fratellanza’’ – vedi anche solo
l’alimentazione che ci vuole un po’ tutti
carnefici, anche se ci cibiamo di erba (link:
Il
canto delle Piante - Imparare
il linguaggio segreto delle Piante - futuris
- Le
Piante hanno emozioni - Esperimenti di Cleve Backster)
Accantoniamo adesso, il concetto di ‘’bene-affetto-amore’’
per i Figli e il Mondo, e analizziamo il vero significato
dell’accostamento al Canide dello ‘’Spirito
Amish’’.
Amicizia e Fratellanza-
Un po’ quello che propagandano i nuovi studiosi
in merito al concetto di Famiglia dei Lupi (che giustamente
non vogliono più identificare nell’esempio
del Male tramandato dalle favole) e dei Cani. Lupi e Cani
intesi come ugual canidi ma non necessariamente come Padre
e Figlio.
La linea orizzontale che vuole l’uguaglianza dei
ruoli.
Lo Spirito Amish vuole la visione familiare estesa all’intera
comunità.
In entrambe le direttive di vita (Linea Orizzontale -
Spirito Amish), esistono dei comportamenti di basso e
limitato livello espressivo. L’espressione deve
essere unicamente volta alla fratellanza e, nel concetto
di fratellanza, si deve amplificare l’idea di Famiglia
rivolta a tutte le Specie Animali e annebbiare la differenza
specie specifica.
L’uomo è parte del Branco così come
il Cane è parte della Famiglia umana (che nel rispetto
delle Specie, sarebbe una cosa bellissima!).
Non facendo parte dei villaggi che ospitano i Cani ferali,
come può ‘’l’uomo che abita altri
siti’’ arrivare all’ideale Amish?
Fin dai primi giorni di vita i cuccioli di Cane devono
essere allevati in maniera differente da quella che vuole
Madre Natura. I piccoli vengono alimentati in maniera
artificiale (anche o soprattutto), ossia dalla mano dell’uomo
tramite biberon, e pure alcune particolari cure e stimolazioni
educative, sarà l’uomo ad effettuarle (logicamente
in maniera non propriamente naturale); in questo modo
avranno (i piccoli) con l’uomo un rapporto molto
più intimo che non con la loro Mamma e in lui (nell’uomo)
vedranno un punto di riferimento che spesso sarà
maggiore di quello che dovrebbe essere esclusivamente
con l’adulto che li ha generati (almeno fino a che
non vivranno nell’ambito del Branco natio e se la
Mamma non è stata completamente allontanata da
loro – cosa che purtroppo accade spesso) …
Una tal crescita porterà i piccoli ad avere atteggiamenti
diversamente normali; non potranno mai essere completi
perché gli è mancato quel magico ‘’che’’
che solo un ‘’vero Genitore’’
può dare (per ordine naturale – fra Specie
diverse non può esserci un siffatto connubio, perché
la differenza evolutiva detta delle regole di comportamento
molto rigide; quindi, per quanto una persona possa essere
efficiente e preparata non sarà mai un Animale
diverso da quello che è, e tanto meno potrà
insegnare cose di cui non conosce tutte le espressioni
(non gli appartengono per ‘’specie’’)
o non le conosce affatto (sempre per lo stesso motivo)!
Il problema del concetto di fratellanza / uguaglianza,
qui pecca nella pretesa che tutti sappiano fare tutto,
ma finché sarà la Natura a parlare, ci saranno
sempre individui, elementi, che dovranno obbligatoriamente
essere diversi per completare l’opera necessaria
alla realizzazione del piano della sopravvivenza. A questo
ordinamento delle cose, segue un obbligatorio divario
che non c’entra niente con il ‘’volere
il bene dell’altro’’ (disposizione d’animo
obbligatoria se si crede nel Bene comune), ma c’entra
con il rispetto.
L’uguaglianza va vista nel rispetto
e il rispetto va mostrato per tutto e tutti.
Cancellare il ricordo delle specializzazioni, delle peculiarità
che fanno le necessarie diversità, attraverso un’educazione
privata dello Spirito dell’Animale che si vuole
trasfigurare, è la crocefissione dell’equilibrio.
Amore e Fratellanza perdono tutto il loro significato
per lasciare posto al solito Antropocentrismo delle masse
provviste di pochezza intellettiva, depressione psico-patologica
ed egoismo profondo!!!
Un Lupo non può crescere nell’educazione
che necessita ad un’Oca! …
La Natura vince sempre; per quanto l’uomo
si creda la rappresentazione di un ‘’DIO’’,
l’uomo non sarà mai in grado di governare
la Vita.
…prima o poi da quegli Innocenti se ne eleverà
Uno che riporterà la Speranza in chi ha ancora
le mani legate!
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