CINOFILIA - un nuovo cedimento, un nuovo assoggettamento

QUANDO LE COSE CAMBIANO, COSA RIMANE A NOI CHE RESTIAMO FEDELI AGLI AMORI DEL PASSATO E AL RISPETTO DELLE AMICIZIE?

Vorrei che le persone riprendessero coscienza. Vorrei che si tornasse a credere negli ideali. Vorrei che ognuno difendesse i tanti ostacoli che ha superato nel corso della propria vita per arrivare là dove si era prefissato di arrivare.
Vorrei che non esistesse un giudice che, a seconda di quel che a lui conviene, decide della vita altrui come se questa gli appartenesse.
Vorrei che si alzasse un coro unanime che, al grido di "vietato calpestare i corpi e la loro energia vitale", facesse tacere quel tiranno egoista egocentrico ossessionato dalla morte che si prende le Vite che non gli appartengono pur di quietare le proprie fobie esistenziali generate da gravi disturbi psico-emotivi.
Vorrei che gli obblighi a cui il quotidiano ci sottopone, ricordandoci costantemente che senza regole si vive nel caos, fossero obblighi basati sul rispetto e non sulla de-espressione dell'Io.

Essendo una cinofila, parlo del settore che mi ha dato la forza di reagire ad una situazione che mi aveva stravolto la vita.
Vivere insieme a un Cane, lavorare con lui, condividere la crescita verso una coscienza sociale che ha come unico impegno la solidarietà, porta verso una direzione sociale ahimè non più conosciuta dall'essere umano.

In quest'epoca di follia socio-pandemica dove stanno cercando di distruggere la naturalità della vita, anche il mio settore è stato preso di mira.
Vero è che già da molti anni si è persa di vista l'importanza (nei riguardi dei Cani) del rispetto individuale, di espressione, di specie, e le varie forme educative addestrative competitive ne sono la prova. Però mai si era arrivati ad una forma di follia come quella di OGGI.
Siamo arrivati all'accettazione di indossare una maschera e a farci inoculare un siero che non difende i nostri organismi bensì li muta trasformandoli in macchine pseudo-pensanti, pur di continuare a competere per una coppa che raccoglierà solo la polvere prodotta durante la giornata!
Inutile sottolineare che le nostre attività (soprattutto quelle che danno vita alla completa espressione), si svolgono all'aperto, in un ambiente sano poiché immerso nel verde della Natura o comunque in luoghi talmente grandi che un qualunque elemento fluttuante nell'aria cadrebbe nel nulla prima di arrivare a meta.

Quello che vorrei si levasse, nell'orgoglio di essere veramente "cinofili" - ricordando anche il significato di questa parola: termine formato da cino- (dal termine greco che vuol dire "cane") e -filo ( dal termine greco che vuol dire "caro a"); ossia "amante dei cani" -, è un coro di voci accompagnate da orchestrali che insieme si alzano cariche di quelle emozioni tanto particolari che la cinofilia permette di percepire, e dicano NO a questa buffonata! Un NO chiaro limpido sincero, che si leva nell'orgoglio di essere veramente "cinofili"!

Ma così non accade purtroppo.

E questo vuol dire che nulla è più come quel meraviglioso giorno in cui mi riflettei negli di un Cane e riconobbi la semplicità di pensiero e di azione che conducono verso un benessere collettivo. Nello specchio di quegli occhi così limpidi, rividi una Bimba che amava correre, giocare nell'erba, rotolarsi sulla sabbia e sulla neve, passare ore e ore a parlare con quel buffo Orsetto peloso che ogni tanto mi dava una leccata (forse per farmi stare zitta o forse per dirmi che gli piaceva la melodia delle mie frasi senza senso).

 

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