Madre Natura
insegna
Anno 2023 – l’umanità
sta vivendo un momento particolare. Fra i vari conflitti
che MAI trovano fine nelle menti di ALCUNE persone, OGGI
mettiamo in luce una verità che parla di RISPETTO.
A farci da Insegnanti abbiamo: 5
Oche - 3 Oche del Campidoglio e 2
Oche Padovane.
Dopo alcuni avvenimenti e decisioni prese
nell’ambito di Casa, Paolo ed io abbiamo suddiviso
il giardino riservato a Loro, in modo da proteggerle maggiormente.
I due Clan hanno rispettivamente a disposizione una propria
parte di giardino (ognuno la sua).
Fra i due privet esiste un divisorio abbastanza grande
ove poterle far stare a turno.
Precedentemente alla divisione odierna, all’arrivo
delle Padovane questo divisorio lo abbiamo reso accessibile
solo a loro. Da oggi ne usufruiranno entrambi i Clan.
Purtroppo non possono starci in contemporanea perché
fra Loro non corre buon sangue. Quindi, faranno i turni.
Mentre mi trovo con alcuni dei nostri
Cani in un giardino attiguo a quelli delle Oche, apro,
nel giardino delle Oche del Campidoglio, il cancello di
comunicazione con il divisorio (l’area comune).
Essendo diventato delle Altre nel momento in cui sono
arrivate, le Campidogline non osano passare il confine
pur se, questo confine, non ha più ‘’barricate
materiali’’ – logicamente nel divisorio
esistono molte tracce lasciate da quel fatidico giorno
in cui il territorio divenne esclusiva delle Padovane,
e questo basta a impedire il passaggio.
Cosa impedisce Loro di passare?
Il rispetto dei confini!
Per molto tempo quei confini sono esistiti
e sono stati marcati da entrambi i Clan con ‘’voci’’
molto particolari.
Nella testa delle Oche, che non hanno più barriere
materiali, la materialità è un concetto
non condiviso. Non serve. Gli odori e le esperienze vissute
parlano chiaro: ‘’da qui non si passa!’’
E non passano nemmeno se le Altre non sono presenti; e
non passano nemmeno se sono io a chiamarle!
Come posso fare per convincerle
che i ‘’confini dei territori sono cambiati’’?
Usando la tecnica della ‘’sopravvivenza’’.
Prima che pensiate a chissà quale
tortura, vi informo che non è stato fatto Loro
alcun danno!
Per sopravvivenza intendo ‘’l’utilizzazione
di un bisogno primario per motivare un’azione’’.
Vi spiego: Tutte le
mattine porto nei privet un po’ d’erba. Questa
mattina sono leggermente in ritardo e ancora non l’ho
fatto. Così, invece di farle mangiare ‘’a
casa’’, servo un piccolo quantitativo (di
erba) lì, in quel giardino che non è Loro.
(Il resto della pappa lo metterò al solito posto
appena saranno tranquille e non penseranno di tornare
indietro per mangiare ancora).
Nel vedere l’erba, non temporeggiano ed escono!
Le Padovane non degnano di molta considerazione l’accaduto.
Lella è più intenta a mangiare la sua erba
(che ho messo nel Loro giardino) che a preoccuparsi di
cosa succede fuori dal cancello della sua casa. È
Lello ad essere un po’ più attento, ma non
più di tanto.
Lello è sempre abbastanza vigile su tutto ciò
che accade, però lo è sempre in ragione
di quel che sta accadendo.
Tornando alle Campidogline, è
molto istruttivo vedere come ‘’saggiano l’ipotesi’’
(per dirlo alla maniera umana) di muoversi dal punto dove
hanno visto e mangiato l’erba (lasciare quel punto
/ allontanarsi da lì) per andare a ‘’conoscere’’
il terreno (ricordo ancora che: lo hanno già conosciuto
tempo addietro quando le Padovane ancora non c’erano
e Loro erano il Clan di 7 capitanato dal grande Mirtillo
<3 –
di diverso oggi c’è l’assenza di Mirtillo
e delle Compagne, e l’odore, le tracce, l’esistenza
di ‘’altro’’ in quel luogo che,
quindi, ‘’è diverso da come era prima’’).
L’avanzare con cautela e l’ascoltare le
voci delle Padovane, è assolutamente sorprendente.
Io sono là a godermi la scena
e a dare spazio a mille riflessioni.
Mi accorgo dell’estrema saggezza di queste Creature.
Rifletto su quanto abbiamo da imparare, noi umani eccelsi,
da 5 fantastiche Oche!
Noi umani siamo Animali territoriali
tanto quanto lo sono le Oche che oggi ci stanno dando
(mostrandoceli chiaramente) degli importanti segnali educativi.
1 – il territorio che viene identificato
come ‘’casa’’, per legge di
sopravvivenza va difeso dall’intruso marcando
i confini.
Come avviene questo? Semplicemente dicendolo. Usando cioè,
un influsso vocale intonato con la giusta intensità
che ‘’traduce’’ il senso/significato
dell’intenzione / avvertimento. … Non c’è
bisogno di altro per chiarirsi!
2 – il territorio di NON appartenenza
non va invaso;
3 – nel territorio di NON appartenenza,
se nessuno ne reclama il possesso, è lecito entrarvi
solo per necessità (vedi come luogo di passaggio
o luogo dove si trova l’unica fonte alimentare della
quale nessun’altro ne sta usufruendo; nel qual caso,
verranno accesi fra i contendenti dei trattamenti
vocali e probabili azioni intimidatorie figurative);
4 – una volta entrati nel territorio
di NON appartenenza, questo va esplorato con circospezione,
e tutti i segnali che in esso si trovano o che arrivano
da un luogo più esterno rispetto a lui, devono
essere valutati con calma ed equilibrio.
5 – dicesi territorio neutro
il territorio di NON appartenenza sito fra territori di
proprietà. È questo un territorio di cui
nessuno vanta dei diritti (non sono da considerarsi tali
nemmeno ‘’le voci grosse’’ fatte
‘’da ipotetici Altri’’ da luoghi
attigui).
6 – una volta lasciato il territorio
di NON appartenenza, chi lascia e (in questo caso) ritorna
a casa, non ha più voce in capitolo sul territorio
neutro. E infatti quando è stato il turno di Lello
e Lella di avere il passaggio aperto per entravi, le Campidogline
non hanno avuto nulla a che ridire.
Questo è avvenuto fra i due Clan
oggi, ma, anche qualcos’altro si è messo
in mostra.
7 – accanto a
questi tre giardini ne esiste un altro che è dei
Cani. … Per tutto il tempo che le Oche hanno ‘’chiacchierato’’
fra Loro, i Cani erano lì a guardare o a farsi
beatamente i fatti propri. Logicamente, non avevano alcun
interesse ad interagire con le Oche, non avevano nessuna
motivazione e nessuno stimolo per farlo.
Questo mi ha portato a notare un’altra cosa ancora:
‘’Durante le chiacchiere fra le Oche, quando
è capitato che si avvicinassero le Bianche alle
Grigie (quando le Bianche erano vicine al confine del
giardino privato delle Grigie), nessuna di Loro ha tentato
mai di oltrepassare di una certa misura la distanza intercorrente
fra le Une e le Altre. … Allorché mi è
venuto spontaneo mettere la mano sulla griglia della recinsione
che divide i giardini. Lello non ha perso tempo e mi ha
intimato di allontanarmi venendomi a beccare la mano.
Cosa vuol dire? Vuol dire che fra con-specifici basta
un certo tipo di linguaggio per capirsi, fra non con-specifici
quel linguaggio può non bastare e quindi bisogna
variare i toni (in questo caso sono stati alzati).
Concludendo:
impariamo …
A - il rispetto dei territori;
B - l’importanza di un territorio
neutro su cui nessuno può far valere dei diritti;
C - il superamento del confine fatto
solo per necessità vitale e NON ALTRO (stiamo parlando
di bisogno di alimentarsi e non di ampliare il territorio
di proprietà);
D - le discussioni e i chiarimenti dati
che avvengono solo con le parole e non con la violenza
fisica/materiale, soprattutto quando, a parlare, sono
individui che appartengono alla stessa Specie.
E - fra i due litiganti, abbiamo
visto che il terzo non solo non gode ma
si fa beatamente i fatti propri.
(Non voglio insinuare che non si debba aiutare chi sta
in difficoltà, voglio solo dire che non c’è
bisogno di intervenire se le domande e le risposte non
superano una certa linea di offesa, e semmai questa
linea si oltrepassasse, bisogna quietare gli animi e non
aizzarli! Che è
quello che avrei fatto io con una mimica visiva e/o vocale,
se i due Clan si fossero ‘’accesi materialmente’’.
È inutile! Solo l’uomo non è
in grado di capire cosa voglia dire
AVERE E DARE rispetto, e solo
l’uomo non riesce a capire che accumulare
poderi per il gusto del possedere non lo rende migliore
di una semplice Oca, anzi …!
VIDEO
- IMPARIAMO DALLE OCHE
e... parlando di
Cani ... osserviamo come l'uomo non regge il confronto
neanche con loro
https://www.facebook.com/reel/776620353383991/?s=single_unit