La crudeltà verso gli Animali
Dati tratti dal libro ‘’ALLA
RADICE DELLA VIOLENZA DI SPECIE’’ di
Marco Strano (Dirigente della Polizia
di Stato, Psicologo e Criminologo, Presidente del Centro
studi per la Legalità, la Sicurezza e la Giustizia)
La crudeltà verso gli
Animali costituisce, in una porzione statistica
significativa, uno degli anelli della personalità
violenta in Italia; LINK-ITALIA ha effettuato
l’analisi di 278 casi in cui a uno o più
maltrattamenti su Animali sono seguiti reati contro le
persone.
Il 93% dei casi: uomini, di cui il 17% fra bambini e adolescenti.
Da ciò, con il susseguirsi delle indagini, si è
arrivati a valutare con attento giudizio
i delitti e ogni forma di maltrattamento nei confronti
degli Animali un reato grave, un TOP-CRIME,
classificato come ‘’crimine contro
la società’’
In alcuni casi, per le tipologie di reati in danno degli
Animali, la dimensione psico-criminologica e quella psico-patologica
risulta essere particolarmente rilevante.
Cenni di
storia:
1999 Pier Beirne pubblica sulla prestigiosa
rivista ‘’Criminology’’ un brillante
saggio ove viene sottolineata la mancata considerazione
della correlazione fra crimine sugli Animali come atto
precursore del crimine sull’uomo.
In un crescendo di attenzione, l’FBI ha
inserito, nel 2016, la categoria ‘’crudeltà
agli Animali’’ nell’Uniform Crime Report,
ossia, il sistema nazionale di segnalazione dei
reati comunemente utilizzato nelle indagini sui reati
maggiori.
Ricerche e studi condotti in quasi tutto il mondo hanno
affermato che ‘’chi da piccolo sevizia
gli Animali è un potenziale serial killer’’.
I maltrattamenti di Animali sono interpretati come sintomo
di una situazione esistenziale patogena e grave indicatore
di pericolosità sociale.
La crudeltà sugli Animali è
stata inserita tra i sintomi del Disturbo della
Condotta, il quale è l’anticamera
del Disturbo Antisociale della Personalità.
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