Riporto un tratto dell’ultimo
libro scritto da Paolo e da me – ‘’A
TE - Educazione Naturale’’ -,
riguardante ‘’l’Apprendimento’’
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Capitolo 4 - Apprendimento
La capacità di imparare e assimilare ciò
che è ritenuto utile.
Attraverso l’apprendimento avviene la modifica dell’arte
conosciuta: comportamenti, pensieri e azioni, che sono
parte dell’individuo, subiscono un’evoluzione;
migliorano la qualità della sua vita, facilitandola
e rendendo possibile il superamento di difficoltà
ritenute insormontabili fino a quel momento. Le esperienze,
alcune in particolare, influenzano a tal punto la psiche
del soggetto che le vive, da permettere in lui un cambiamento
che lascia un segno permanente o relativamente permanente,
poiché nell’affrontare un’ulteriore
esperienza, l’individuo può aver bisogno
di modificare ancora la sua arte, così come pure
però, può bastargli la conoscenza in suo
possesso.
È un processo ’’esperienza-dipendenza’’
di acquisizione, in funzione all’adattamento comportamentale
necessario; è un processo attivo, rispondente a
stimoli esterni e interni, che favorisce l’accrescimento
della conoscenza. Seppur complesso, perché generato
dalla fusione di motivazione, emozione, memoria e pensiero,
e non da ultima, dalla personalità, avverte nella
sua forma più semplice l’iniziativa istintuale;
difatti, l’apprendimento può avvenire sia
in modo conscio che inconscio.
Le fasi della crescita di un individuo, favoriscono o
meno l’arricchimento dell’arte (arte intesa
sia come personalità e capacità individuale,
sia come nuova fonte di conoscenza) in maniera istintiva
o voluta; la motivazione dell’individuo comporta
l’interessamento o meno allo stimolo chiave che,
se ritenuto interessante, lo farà attivare (l’individuo)
verso la ricerca della risposta relativa alla domanda,
e determinerà l’assimilazione della nuova
azione/nozione.
Un Bimbo, fino a che non raggiungerà
lo stadio di crescita in cui sarà in grado di prendere
decisioni autonome, reagirà a stimoli chiave quali:
la carezza della Mamma, le sue dolci parole, il suo odore
e il suo calore, attraverso sensazioni emozionali. Tanto
più le sue esperienze saranno forti, tanto più
gli effetti derivati rimarranno presenti. Allo stesso
modo del Cucciolo d’uomo, verranno vissute tali
esperienze, dai Cuccioli di altre Specie Animali, nel
nostro caso, dai Lupi e dai Cani. Apprendimento involontario.
Solo quando queste Creature cominceranno ad attivarsi
autonomamente, rispondendo agli stimoli con coscienza,
avremo un’acquisizione di esperienze volontarie.
I vissuti emotivi rendono il soggetto più
ricettivo.
L’apprendimento deve procedere per gradi, la stimolazione
deve rispettare i tempi di assimilazione, e, anche se
prosegue in modo ordinato, non deve sottoporre l’individuo
ad un sovraccarico di input che causerebbe una regressione
nella crescita della curva di apprendimento.
Dal libro: ‘’A
TE - Educazione Naturale’’
di Barbara Tullio e Paolo Caldora
Detto ciò, affrontiamo le fasi della crescita -
FASI DELLA CRESCITA
Dalla scoperta di se e alla scoperta del mondo - ‘’io
sono e non sono solo’’
- ’protagonismo’’ : ‘’partecipazione’’;
‘’collaborazione’’
Queste prime fasi della crescita sono fondamentali per
una Creatura sociale.
La conoscenza di se e dell’altro, permetteranno
una giusta lettura della ‘’vita sociale’’
e un giusto inserimento espressivo in essa.
Facendo il paragone fra ‘’Persone e Cani’’,
possiamo annotare fin da subito che alcuni sviluppi dei
concetti espressi saranno assolutamente identici (come
vuole l’appartenenza alla categoria dei Mammiferi),
e altri invece non saranno minimamente affiancabili perché
esigenti di capacità di riflessione elaborata
(la necessità evolutiva ha fatto/fa la differenza).
Però, in ogni caso, sarà quanto mai utile
ragionarvi nelle due espressioni per migliorare la comprensione,
guardando anche da cosa nasce ‘’il tutto’’.
Da ‘’istinto’’ a ‘’programmazione’’.
ANALISI
La conoscenza di se e dell’altro
– nel mondo cinofilo la crescita individuale avviene
sempre (o quasi) in maniera collettiva fra Fratellini
e Sorelline (di norma non ci sono cucciolate non multiple),
oltre che, con la Mamma.
In campo umano, è più raro che ciò
avvenga (i parti gemellari non sono ‘la norma’),
per cui (mancando: interazioni con Fratellini e Sorelline
coetanei) la Creatura inizia il suo cammino ‘’in
solitaria’’.
La possibilità di interazione per il Bimbo con
altri Bimbi della sua età, non c’è
fino ad una fase più avanzata, il che lo porta
a sviluppare in maniera più lenta il ‘rapporto
con l’altro’ che non sia il suo Genitore (i
suoi Genitori) e parenti vari.
Alla scoperta di ‘’tutto’’.
Alla scoperta casuale o cercata/voluta della conoscenza
di se e dell’altro in un susseguirsi di domande
e risposte generate da ‘’stimoli’’
che inviteranno all’interazione con ciò che
‘’ sta accadendo, è accaduto o sta
per accadere’’. Alla scoperta anche delle
regole che ordinano la vita (che potranno evitare una
probabile eventualità negativa in forma un po’
troppo problematica).
Crescita e gestione di se
La primissima cosa che deve saltare agli occhi di chi
studia l’entrata nel mondo della conoscenza
di se e dell’altro, è la situazione
sociale / ambientale in cui nasce la Creatura e sviluppa
la sua crescita e naturale formazione.
Perché ‘’naturale formazione’’?
Perché fondamentale è il rispetto dell’Essere
e della forma che vuole ‘’protagonista’’
la Creatura, a cui seguirà l’educazione dell’impronta
espressiva che nel momento in cui si attiverà,
porrà a sua volta in evidenza, l’insegnamento
della considerazione e del rispetto
verso di se e verso gli altri, nonché
degli altri verso di Lei. Con rispetto
intendo: la non sovra-caricatura delle responsabilità,
la non pretesa di considerarsi o di essere considerati
infallibili e, di conseguenza, la considerazione che anche
sotto l’insicurezza è possibile creare ed
essere utili/importanti.
L’importanza di essere protagonisti (non prepotenti
ma importanti in quel momento per quella situazione) accresce
equilibrio e valore. Questo porterà a una forma
di presenza/responsabilità/collaborazione che la
solitudine non darà mai.
L’educazione al rischio.
Come è normale che sia, se bisogna ‘’conoscere’’,
bisogna ‘’osare’’.
Nella meravigliosa innocenza dei Bimbi e dei Cuccioli,
troviamo la bellezza di chiedere o chiedersi ‘’perché’’,
e la saggezza della prudenza.
Al contrario di quel pensa un adulto umano, il Piccolo
(in cui racchiudo entrambe le Specie), quando si trova
a contatto con la novità, è sempre cauto.
In Lui non esiste nessuna motivazione emozionale o psicologica
(tanto meno patologica, come: pulsioni autodistruttive)
che possa indurlo a rischiare oltre le sue forze fisiche.
Sarà perciò una forma di responsabilità,
quella che mostrerà durante la conoscenza, piuttosto
che una vena di follia. … Il proporzionamento delle
sue capacità e il desiderio di procedere, ne faranno
un esempio di equilibrio.
Da sottolineare: il piacere di procedere in tal maniera
nell’assaporamento di ciò che avviene
e nella pregustazione di ciò che avverrà.
(In ‘’Entrambi’’ fino a che gli
atti mostreranno le risposte entro un lasso di tempo che
non preveda una ‘’previsione’’
troppo in là nello spazio-tempo, e una certa perspicacia
che preveda ‘’intuizione’’ ma
non ‘’astuzia’’. Nel Bimbo questo
avverrà dopo aver raggiunto un certo sviluppo cognitivo
dato dall’età per evoluzione; nel Cane, mai.
– logicamente sto parlando dell’evoluzione
dei concetti).
- Quando ha inizio la prima fase? -
Ha inizio nel momento in cui nella Creatura comincia a
prendere vita l’attenzione verso immagini di se
a cui ‘’ora’’ dà l’importanza
dovuta/necessaria, e verso immagini reali nuove al di
fuori di se, che bussano all’uscio della sua percezione.
- Cosa nasce dal ‘’susseguirsi di
eventi’’? -
L’acquisizione di un’immagine
realistica di sé e delle proprie potenzialità
in relazione non solo al rischio fisico (il farsi
male) ma anche al rischio cognitivo ed emotivo
(il rischio di sbagliare, di trasgredire, di entrare in
conflitto, di affrontare il cambiamento).
La prospettiva del rischio ha il compito di porre chi
vive l’esperienza da protagonista e chi assiste,
in una condizione di straordinaria responsabilità
in quanto ‘’tutti’’ autori critici
e riflessivi delle proprie e altrui esperienze
di crescita.
Responsabilità che frequentemente vengono
evitate ed eluse dagli adulti umani, che, per
non incappare in problematiche che potrebbero sfociare
nella richiesta di spiegazioni, ricorrono a divieti
e imposizioni basati/e su ‘false o banali’
giustificazioni ‘’scolastiche/scientifiche’’!
Da uno studio del prof. Francesco Tonucci
- Semplifichiamo la riflessione del professore dicendo:
‘’si’’ nel Bimbo, in quanto essere
umano capace di formulare e capire certi parametri, ma
‘’no’’ nel Cane, nel quale si
svilupperà una semplice forma di sicurezza o insicurezza
a seconda delle esperienze vissute e apprese.
Praticamente cambia l’assorbimento del concetto
che non muterà comunque la capacità di assorbimento
degli avvenimenti da cui trarranno insegnamenti che li
porteranno ad ‘’operare’’ nella
maniera che riterranno più adeguata. -
Dalla scoperta di se e alla scoperta del mondo - ‘’io
sono e non sono solo’’
- ’protagonismo’’ : ‘’partecipazione’’;
‘’collaborazione’’
Io sono Uno, ma in realtà non sono
che una parte di 1
Ciò che rende la Famiglia del Lupo ‘’superiore’’,
sta nella personale individualità che muove ogni
sua azione, educata nel progresso delle emozioni, equilibrata
nella spontaneità di espressione, volta al solo
benessere collettivo. Ogni singolo comportamento è
dettato dalla semplicità del bisogno: il bisogno
di unire le proprie forze per sopravvivere in un ambiente
astioso, il bisogno di procreare per salvaguardare il
proprio stato, il bisogno di assistersi e completarsi
per mantenere l’equilibrio. Ogni singolo componente
del Branco è votato al compimento della sua mansione.
In un Branco naturale, l’armonia è sinonimo
di equilibrio, dove c’è equilibrio c’è
vita. Ognuno conosce il proprio ruolo all’interno
del Branco e si preoccupa di mantenerlo; quando si verificano
momenti di confusione, la causa va cercata nel cambiamento
della cose. Il cambiamento può essere dato solo
da un input che ha generato in qualcuno o in qualcosa
la disarmonia. L’input va rimosso.
L’equilibrio dei membri del Branco permetterà
che ciò avvenga attraverso i giusti comportamenti.
Per comprendere come ciò possa avvenire dobbiamo
riflettere sulla loro struttura sociale. Essa richiede
un grado di interazione elevatissimo. Affrontare i vari
compiti che permettono: la caccia, il mantenimento dei
territori, gli ordinamenti e l’insegnamento ai giovani,
...non è cosa da poco. Tali interazioni sono consentite
da un sistema di comunicazione fondato istintivamente
sul rispetto (concetto molto ‘’complesso’’
per molte persone ma in realtà: ‘’semplice
e naturale’’).
Bene, questo accade in Natura … e nella vita sociale
dei popoli civilizzati?
Diciamo che dovrebbe essere lo stesso, con le dovute amplificazioni
date dalle molteplici situazioni che in Natura difficilmente
prendono vita.
Il Cane, Figlio del Lupo, ci mostra tutto questo in tutte
le fasi della sua crescita, in un crescendo delle/nelle
fasi di apprendimento.
Bellissimo è osservare quando le fasi lo mostrano
‘’protagonista’’, il ruolo di
primo piano nella vicenda. E, secondo me, molto più
bello è riuscire ad ammirare quando nella vicenda
si incrociano le Parti (gli Attori) in forma di co-protagonisti;
in una alternanza di ‘’giochi’’
e di ‘’ruoli’’!
Tralasciare di dare la possibilità ai
Cani di esprimersi nella loro ‘’personale
essenza’’ è crudele.
Hillary, insieme a Furia, ci mostra questa modalità
esecutiva sia in fase di insegnamento che in fase di compartecipazione
co-protagonista.
Un amore, una passione che nasce assieme al suo Mirko,
nell’abbraccio di una cucciola di Cane Lupo Cecoslovacco
‘’Lika’’, e si completa
con ‘’Furia’’ (la sua
controparte del ‘’Bosco dietro l’angolo
del suo cuore’’).
Un grande ringraziamento a Hillary e Furia che oggi ci
mostrano alcuni momenti della loro vita quotidiana in
armonia con il proprio Branco-Famiglia.
Scorci di vita – la spettacolare presenza –
la magia del Branco.
Complimenti a Hillary Comodi e
a Furia dell'allevamento ''Cappuccetto
Rosso e...'', allevamento di Stefania
Galvani - "Stefania continua a seguire
tutte le sue Creature anche a livello educativo nella
conoscenza della loro selezione. Segue altresì
i Cecoslovacchi aiutando i proprietari a creare un rapporto
con loro".
P.S.
Chiedo gentilmente a chi guarderà il video di non
fissare l’attenzione su: un discorso fondato su
un’espressione sportiva, perché seppur sono
stati ‘’sfruttati’’ degli ‘’schemi’’
di discipline sportive, attraverso lo ‘’sport’’
sono state solamente messe in luce doti dell’attore
Cane (Furia) per permettere Lui di esprimere quel che
ha dentro. Esprimerlo nella maniera più educatamente
consona al suo ‘’essere’’. …
Hillary ha reso possibile questa ‘’magia’’.
Al suo fianco vediamo un esemplare di Cane Lupo Cecoslovacco:
molto espressivo, molto equilibrato in molteplici situazioni,
molto legato al proprio Branco-Famiglia; i canoni più
importanti del vivere sociale!
L’equilibrio nella forma più vera!
http://www.ilcane.eu/cane_lupo_cecoslovacco/hillary_e_furia.htm