Riconoscere - Riconoscenza

Quanti e quanti articoli, quante e quante persone, quanti e quanti video abbiamo davanti agli occhi e dentro le orecchie, sull'argomento "Riconoscenza degli Animali verso coloro che l'hanno salvati". ... Ma ... di che tipo di riconoscenza stiamo parlando?

Eh si, ecco la purga che libera l'ingorgo intestino creato dalle conclusioni date pensando che tutti gli Animali vivano "i fatti della Vita" esattamente come noi sapiens!

Partiamo da un esempio così la facciamo facile: "un Cane, un Gatto, un Asinello, un ... Animale diverso da noi, viene da un altro Animale soccorso’’. Le cure che riceve dal soccorritore sono commoventi a un livello tale che la nostra sensibilità esplode. ... Ed è così che cominciamo ad attribuire a tutti i comportamenti che i due assumono, una motivazione emozionale che oltrepassa tutte le corsie logiche.
Quel che fra i due nasce, non e' altro che un legame sociale naturale che unisce istintivamente tutti gli Animali sociali/familiari nel momento in cui fra loro si forma una certa intesa dipendente. Ossia un'unione che mira ad una sopravvivenza meno dura.

Se l'Animale soccorritore e' un uomo, fra i due (se rimangono insieme) si forma un similare tipo di rapporto (accennato prima), con una "piccola" variante. La variante è la valutazione e considerazione emotiva che l'umano ha della COPPIA; valutazione e considerazione che nasce nella sua testa e, nel suo "cuore" si potrebbe dire, se non addirittura "nella loro testa e nel loro cuore", ma siccome sono una rompi scatole oltre misura, interrompo la Magia della Favola sul nascere e dico chiaramente "nella sua testa e basta", perché è lì "nella testa, nella mente, nella psiche del sapiens" che il film prende vita!

Ora spiego dove voglio arrivare:

- Analizziamo i fatti: Una persona trova un Animaletto bisognoso di cure e attenzioni; e' un Animaletto che conosce bene il lato negativo della vita e un poco anche quello positivo. Questa persona non ha il coraggio di lasciarlo lì a soffrire ancora e cerca in tutti i modi di dargli un minimo di assistenza e poi ...chissà...vedremo. … L'Animaletto legge negli atti del suo salvatore la positività di cui tanto ha bisogno e, forse all'inizio in maniera un po’ titubante o forse positivamente espansiva, a lui si affida...
Che l'Animaletto continui a vivere con questa persona o la veda solo ogni tanto, e' normale che con lei possa assumere atteggiamenti sociali/familiari e fra questi, mostri più assiduamente quelli infantili. E' normale che l’accolga con enfasi e che a lei si "appiccichi" ... ma che cosa egli, l'Animaletto, prova veramente?! … Attaccamento

Dal libro ‘’ A TE …’’ - Educazione Naturale - Fin dal momento della nascita, si crea fra Madre e Figlio, un legame che diventa sempre più saldo, minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno. E questo accade fra tutte le Mamme che per natura crescono i propri Piccoli e tutti i Figli che necessitano di tale assistenza per sopravvivere.
È un legame che ha un inizio e non ha una fine, ed è per tutti ugualmente importante, pur essendoci delle diversità a seconda della Specie Animale di appartenenza.

Senza tale assistenza, possono svilupparsi alcuni comportamenti non equilibrati, sia nel Fanciullo che nel Cucciolo. … La mancanza delle carezze, del calore dei corpi, dello scambio dell’odore e dell’appartenenza, mancanza di cure formative portano le Creature, ‘’tutte le Creature che vivono (per evoluzione) la socialità familiare’’, a disequilibri comportamentali, riconosciuti nell’uomo nello scenario della depressione anaclitica -

Le forme espressive dell’Attaccamento sono varie, e la varietà dipende dall’intimità che esiste fra i due Esseri interessati, e dalle situazioni in cui esse si mostrano. Certamente gli atteggiamenti infantili che L’Animaletto esprime in talune circostanze, sono degni di una certa considerazione emotiva, ma sono anche una modalità espressiva del ‘’Piccolo’’ che sta chiaramente mostrando la sua impotenza. La saggezza degli Animali diversi dall’uomo, ci insegna che ad ogni ‘’Infante’’ - Bimbo o Cane, Gatto o altro Animaletto che sia - nessun adulto equilibrato, fa lui del male. Questo vuol dire che l’Animaletto, non sta mostrando ‘’amore verso la Mamma’, bensì ‘’si sta ‘’raccomando all’Adulto’’ che non inveisca contro di lui con un fare negativo. Certo è, che da quei primi momenti in poi, Egli si industrierà in tali comportamenti, non più per raccomandarsi ma per ‘’festeggiare’’ il rientro dell’Adulto alla tana!

A noi ‘’Umani’’ piace molto fantasticare sui vari atteggiamenti degli Animali con i quali siamo usi interagire, e ci piace dare loro una ‘’dignità’’ umana in segno di considerazione. Così facendo però travisiamo le ‘’parole’’ dell’Animaletto e lo mandiamo in confusione.

Sempre (o quasi), siamo usi definire un Animale che manifesta attenzioni particolari al ‘’suo salvatore’’ come ‘’essere riconoscente di tale salvataggio’’, in verità così non è perché semplicemente egli dice al mondo: ‘’riconosco in te la figura che mi ha dato sensazioni positive e che non mi ha creato ulteriori negatività; a te collego sensazioni benevoli’’. Le forme espansive infantili e fra queste quelle festose, sono quelle stesse forme che si esprimono al Genitore o comunque ad un ‘’Colui’’ che dell’Animaletto si prende cure come farebbe un Genitore. Questo è un atteggiamento intimo che non ha nulla a che fare con la ‘’Riconoscenza’’.

Riconoscere e Riconoscenza – cosa sono?

Riconoscere – la parola viene dal latino, ed è l’unione di ‘’re’’ con ‘’ cognoscere’’ ossia ‘’di nuovo conoscere’’ - Dal vocabolario della lingua italiana Garzanti - ‘’Individuare una cosa o una persona conosciuta [+ a, da]: l’ho riconosciuto dal passo, dal tatuaggio; riconoscere un brano musicale; lo riconoscerei tra mille; ha visto l’assassino ed è stato in grado di riconoscerlo; non si riconosce più, si dice di persona molto cambiata. -
Riconoscere quindi è un focalizzare un qualcosa o un qualcuno da stimoli visivi, uditivi e olfattivi.

Riconoscenza – discernimento e valutazione degli atti in conformità di un ragionamento logico escludente fattori negativi, considerando bensì, accorgimenti benefici spinti da assoluta bontà d’animo. - Ammettere di essere debitore a qualcuno di qualcosa: o lume pregno / di gran virtù, dal quale io riconosco / tutto, qual che si sia, il mio ingegno (DANTE Par. XXII, 112-114) - Dal vocabolario della lingua italiana Garzanti.
Riconoscenza quindi è una valutazione data dall’intelligenza logica – creativa (logica: astratta, analitica; creativa: sintesi e costruzione del nuovo).

Potrei concludere con una raccomandazione al sapiens, rammentando una frase di Cartesio ‘’Cogito ergo sum’’ -. … e se davvero sei in grado di pensare e dal pensiero estrarre la tua realtà di esistere, ragiona sul fatto che gli Animali diversi da te come anche i Bambini molto piccoli, non conoscono nemmeno il significato di ‘esistere’’!

Qualcuno scrive: ‘’la difficoltà nel pensare non è trovare la soluzione più astrusa, ma il non vederla nella semplicità’’

È molto semplice essere felici ma è molto difficile essere semplici
(Rabindranath Tagore)

La natura tende sempre ad agire nel modo più semplice.
(Jacques Bernoulli)

La semplicità è una grande virtù, ma occorre un duro lavoro per raggiungerla nonché gusto per apprezzarla. E come se non bastasse: la complessità vende meglio.
(Edsger Wybe Dijkstra)

Il processo creativo va dalla complessità alla semplicità.
(Anonimo)

La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.
(Isaac Newton)

La semplicità e la verità sono le sole cose che contano veramente. Vengono da dentro. Non si può fingere.
(Audrey Hepburn)

La semplicità veste abiti dalle tinte primarie
(Anonimo)

 

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