Un Cane sotto l’albero di Natale è il quadro
dove la Disney, con il film d’animazione ‘’Lilli
e il Vagabondo’’, ha affrontato il penoso
problema del randagismo. La meravigliosa Lilli che si
innamora del ‘’vagabondo’’ Biagio,
la loro storia nel susseguirsi di situazioni normali e
particolari, ha messo in evidenza alcune realtà
del quotidiano, fra cui la triste verità dell’abbandono
e l’ancor più triste fine che fanno i Cani
una volta entrati nei canili. In Italia non è la
morte ad attendere il ‘’Carcerato’’,
o meglio, non è quella la sua fine se i ‘’dottori
del comportamento’’ non diagnosticano in lui
una patologia comportamentale umana!!!
… in Italia di norma non è la morte ad attendere
il ‘’Carcerato’’, ma una lunga
prigionia che moltissime volte non trova fine; l’ergastolo
attende il povero Cane che ha trovato sulla sua strada
solo umani antropocentrici.
Ma il Natale del film Disney, non mette in luce solo questo;
la Cagnolina che esce dal pacchetto posto sotto l’albero,
nella sceneggiatura rappresenta una piccola parte di Cani
fortunati che rimangono nella Famiglia oltre il tempo
misurato nell’emozione momentanea, cosa che però,
spesso, purtroppo non accade.
Per anni tutte le associazioni animaliste si sono battute
per non incrementare il regalino di Natale riconosciuto
nel dolce Animaletto. Per anni hanno urlato ‘’Non
regalare un Cucciolo per Natale’’ –
‘’Un Cucciolo non è solo il regalino
di Natale per far felici i Bambini’’ ecc.
ecc. …
L’iniziativa del canile di Vaiano Cremasco,
sgomenta tutti coloro che ai Cani ci tengono veramente.
Questo il titolo del giornale ‘’ilgiorno.it’’
di Cremona:
- Vaiano Cremasco: "Un
cucciolo a casa per le feste, se non funziona puoi restituirlo"
L’originale campagna del canile: "Vogliamo
dare alle persone l’opportunità di sperimentare
la vita con un amico a 4 zampe" –
- Soddisfatti o rimborsati
- Usa e getta
- Un Cane di razza o senza titoli, gratis
- Scegli i colori che più ti piacciono e cerca
il tuo eroe … se poi non lo vuoi più, potrai
riconsegnarlo.
E se poi non ti piace più, non ti ci trovi bene,
ci hai ripensato, ti sei accorto che tu e il Cane viaggiate
agli antipodi … puoi riportarlo in canile.
Se se se …puoi puoi puoi … ma di quello che
vuole il Cane, c’è qualcuno a cui importa?
Quello che lui prova, ha mai sfiorato la mente di qualcun
altro?
Celarsi dietro le frasette idiote: ‘’almeno
per qualche giorno ha vissuto un’esperienza positiva’’.
E: ‘’io ce l’ho messa tutta, è
il Cane che non è stato riconoscente’’
… è solo vigliaccheria e menefreghismo assistenziale!
Tante chiacchiere e tante scuse, che trovano nelle persone
che le inventano o condividono, ottimi presupposti per
giustificare l’orribile atto che fanno nel riportare
in carcere un’Anima innocente, atti compiuti senza
coscienza e senza conoscenza.
La coscienza è una cosa rara, la conoscenza pure,
ma mentre l’ignoranza può essere combattuta
con un po’ più di facilità, la coscienza
è ‘’ostica’’.
IMPERTERRITI, NOI CONTINUIAMO LA BATTAGLIA DELL'IGNORANZA
Cosa accade nella mente del Cane che vive tragici ritorni?
Per capire bene cosa realmente il Cane prova, approfondiamo
il concetto di Famiglia.
‘’Famiglia – in tutti i significati
che si raccolgono sotto questa parola, viene messa in
luce la radice che genera una ‘’Pianta forte’’,
ed è appunto una Pianta rigogliosa munita di una
radice robusta e sana, che viene spesso portata come esempio
rappresentativo.
In ogni epoca del nostro passato, la Famiglia ha raffigurato
l’unione di più persone che condividevano
un vigoroso legame, sia stato questo un legame di sangue
oppure no, …
‘’ …Noi Esseri Umani e i Cani, siamo
entrambi Animali sociali; cresciamo e viviamo nell’ambito
di una Famiglia, la Famiglia che ci ha generato provvista
di una Mamma, un Papà e, riguardo alla nostra Specie,
se nasciamo in un parto gemellare o se non siamo gli unici
Figli generati dalla Coppia, anche di Fratelli e/o Sorelle;
per quel che riguarda i Cani invece, nello specifico dei
Fratelli e delle Sorelle, è molto raro il parto
di un unico Figlio. … quest’ultima
riflessione ci parla dell’importanza di ‘’appartenere
ad un Nucleo sociale familiare’’ … è
importante per noi esseri umani e lo è ancor di
più per il Cane che, come Natura vuole, nasce insieme
a tanti Fratellini e Sorelline!!!
La parte più vera e più forte dell’unione
Famiglia, è data da un particolarissimo
legame che trova la sua origine nel momento in cui ‘’nasce
l’unione fra due Individui’’ e si fortifica
‘’nella nascita di quel che a sua volta prende
vita da questa unione’’. Ciò accade
sia nel mondo del naturale che nel nostro, e fa emergere
quanto fra Noi e gli altri Animali, possa esserci di similare
a livello di importanza di appartenere e di attaccamento
familiare (importanza di appartenere e di sentirsi parte
integrante)
A prescindere da qualsiasi cosa, un Nucleo di Animali
sociali che vivono e condividono un tale legame, nel momento
in cui esso viene a mancare, si sentono perduti!
Il nostro Amico di sempre, il Cane, di solito vive il
distacco dalla sua Famiglia in età ancora acerba,
ma può capitare che lo viva poco più in
là o molto dopo. Più il distacco avviene
tardivamente, più patirà la divisione. Drammatiche
sono quelle forme che avvengono soprattutto nei canili,
quando due Cani che hanno vissuto insieme per molto tempo,
vengono separati per ‘’una miglior gestione’’
(dicono quei ‘’bravi personaggi che si occupano
di loro’’) oppure per l’adozione di
Uno e non dell’Altro. Per chi resta solo, è
importante trovare subito un Nucleo che lo accolga, altrimenti
gli verrà a mancare quel qualcosa che gli serve
per sentirsi sicuro. …
Nella società umana il problema del distacco e
della solitudine viene vissuto, in moltissimi casi, in
maniera tanto forte da diventare un’ossessione.
Nel mondo del Cane per fortuna questo non può accadere
in quella misura perché il Cane non è in
grado di configurare ‘’un perpetuo domani
da solo’’, e se la sua Famiglia natia non
c’è più, rimane in attesa di trovarne
un’altra. In ogni momento LUI L’ATTENDERA’,
e quando l’avrà trovata esulterà di
gioia. …
Se però non troverà una Famiglia, giorno
dopo giorno cresceranno in lui atteggiamenti dai quali
acquistare le ‘’dedizioni familiari’’
mancanti (forme di assistenza che si danno e si ricevono
durante specifiche fasi della crescita e in particolari
momenti del quotidiano). Sto parlando dei Cani che passano
ore e ore a leccarsi, che girano su loro stessi, che giocano
con la propria coda, che abbaiano chiamando e chiamando
… ma parlo anche di quei Cani che (come il Cucciolo)
si rannicchiano da una parte e in silenzio attendono Mamma
che torna -
Dalle privazioni delle forme di attaccamento possono
nascere problematiche che possono condurre anche alla
morte. interessante leggere l’art, ‘’Disturbo
Anaclitico’’ , una problematica
scientificamente provata!
‘’ Meglio definito come ‘’Depressione
Anaclitica’’.
Ossia quel singolare stato d’animo che rende irrequieti
prima, avviliti poi, disperati in ultimo.
Questo susseguirsi di negatività emotiva, che sfocia
in una infelicità totalmente incapace di contrastare
la condizione di disperazione in cui si è caduti,
è particolarmente diffusa nei Bambini che hanno
subito la mancanza della presenza viva, della Mamma, o
di una persona che potesse sostituirla. Ed è lo
stesso stato in cui cadono i Cani a cui è mancato,
e manca, l’intimità della Madre o di chi
ne dovrebbe fare le veci (una persona potrebbe essere
più che valida per il compito, …). …
Il tutto nasce da una carenza affettiva assistenziale
riconosciuta nel linguaggio delle cure parentali. …
la mancanza di attenzioni e di un Organo nel quale sentirsi
integrato, la privazione di affettività assistenziale
e collaborativa, provoca squilibri che possono indurre
l’Individuo che li vive a chiudersi nel suo isolamento
e lasciarsi istintivamente morire (carenza di stimoli
affettivi).
Fin dal momento della nascita, si crea fra Madre
e Figlio, un legame che diventa sempre più saldo,
minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno.
E questo accade fra tutte le Mamme che per natura crescono
i propri Piccoli e tutti i Figli che necessitano di tale
assistenza per sopravvivere.
È un legame che ha un inizio e non ha una fine,
ed è per tutti ugualmente importante. …
E ora veniamo all’iniziativa in oggetto.
Come abbiamo visto, l’appartenenza ad una Famiglia
è determinante per un Cane che vive in uno stato
solitario, e, proprio perché ne ha bisogno a livello
vitale, come caspita si può partorire una iniziativa
di tal genere?! Ossia: non cercare una Famiglia per
sempre ma…
"Un cucciolo a casa per le feste, se non
funziona puoi restituirlo"
"Vogliamo dare alle persone l’opportunità
di sperimentare la vita con un amico a 4 zampe"
È folle è demenziale è antropocentrico
è privo di ogni logica assistenziale!!!!!
Capsico il dare l’opportunità di ‘’vincere
il biglietto della lotteria’’ a questi meravigliosi
Animaletti, ma qui stiamo parlando di vite per le quali
la Famiglia non è un gioco, vite che la fortuna
ha già tenuto ben lontane da se.
È macabro pensare di far vivere una bella esperienza
e poi di nuovo il carcere!
È macabro voler far fare esperienze agli uomini
per ‘’provare se sono all’altezza’’
‘’Ma che quando metti al mondo
un Figlio se poi non ti senti appagato o ci ripensi lo
mandi a quel paese in un orfanatrofio?!!!’’
‘’Ma la sindrome dell’abbandono
la tirate fuori solo quando vi fa comodo?!?’’