Perché si dice che se
il Cane mangia la carne cruda / assaggia il sangue, diventerà
aggressivo?
Sicuramente perché, come sempre, l'uomo apre bocca
e je dà fiato.
Questo "credo" esiste da tempo immemore e mai
nessuno ha dato una spiegazione ‘’profonda’’
sul perché della sua "esistenza" (indi:
‘’come / dove nasce") analizzando puramente
un aspetto naturale della crescita o di una necessità
che in alcuni casi può mostrare atteggiamenti non
correttamente interpretati.
Anche cercando e ricercando su internet (il sapere fatto
schermo) o su testi di studio adeguati, non se ne trova
la spiegazione!
Quel che si trova fa parte di un repertorio classico che
illustra punti ‘’dubbi’’.
Dubbi che qualcuno ha provato a sciogliere negando anche
la veridicità della "diceria", senza
però andare "oltre"
. ... E allora, come sempre, ...mi chiedo: perché
le persone si sono fermate "lì" a una
spiegazione un po' superficiale, senza cercare la vera
motivazione per cui "la credenza" (basata più
su effetti che non cause, quindi ‘’su ciò
che appare alla vista e rende chi osserva capace di fare
solo 1 + 1) ha preso vita?!
Analizziamo insieme la questione.
Cominciamo con il porci qualche domanda riguardo ai momenti
in cui vediamo il nostro Cane (o in generale "i Cani")
mangiare la carne e leccare il sangue.
Direi che le prime due occasioni che mi vengono in mente
sono: quando è parte della pappa; e quando c’è
di mezzo una ferita.
Bene, già queste soltanto, mi sembrano un ottimo
spunto riflessivo!
Ok. … procediamo:
Per ciò che riguarda la pappa non c’è
molto da dire; ‘’se piace, piace e basta’’.
E il piacere è dato dal ‘’palato’’,
perciò da una forma di appetibilità dettata
dal gusto e/o piacere di mangiare (se poi la Specie in
esame è carnivora, viene da se capire la ‘’spinta’’
verso un particolare alimento, tradotta anche come ‘’bisogno
per sostenersi seguendo una dieta conforme’’),
e non da ‘’altro’’. - Utile da
sottolineare, che la spinta/preferenza verso una certa
tipologia di carne, verso un certo tipo di sangue, potrebbe
essere data da un bisogno fisiologico che istintivamente
spinge a cibarsi di quel particolare pezzo di carne; e
che la modalità del ‘’mangiare’’
è data dal carattere (o dalla fame!) -
Per queste Creature, a fare la differenza (aiutando nella
scelta) può essere:
a) La diversità dell’aroma esistente
fra tipologie di carne / sangue. ... Però
per spiegare scientificamente il perché di questa
scelta / preferenza, servirebbe un nutrizionista che conosca
molto bene la Specie / sottoSpecie in esame, e un dottore
analista che ci espongano da cosa è data la variabilità
delle scelte a livello chimico – caratteristiche
diverse anche in base a cosa mangia l’Animale mangiato
- stimolo di appetibilità.
Non avendo - io che scrivo - titoli che mi diano la possibilità
di ‘’parlarne’’, lascio questo
‘’dato’’ come spunto riflessivo.
... Per mio conto posso solo dire che difficilmente un
Lupo mangia carne che si sia cibata di altra carne, infatti
è quella di un Erbivoro che prende e non quella
di un Carnivoro - riflessione facile da spiegare in quanto
la carne di Erbivoro e' più digeribile rispetto
a quella di un Carnivoro; oltre che è più
facile da catturare forse. E, non da ultimo, mai mangerà
un suo consimile; -
b) Il carattere dell’Individuo e, di conseguenza,
il suo ruolo sociale. … Questo è
un dato molto importante e veritiero. Basta osservare
un Branco di Lupi durante la spartizione del cibo, e basta
osservare le preferenze e tolleranze alimentari dei nostri
amici Cani.
IMPORTANTE: non è il cibo a fare un leader,
ma il suo carattere, la sua personalità!
Passando oltre, vediamo adesso da cosa nasce il
leccamento del sangue e l’ingerimento di carne come
fattori sollecitanti che non abbiano a che fare con il
‘’gusto’’.
In psicoanalisi, l’atto di leccarsi
/ leccare viene tradotto più come uno squilibrio
che come un semplice atto di cura. … Che questo
atto sia legato a un bisogno di alimentarsi o di pulirsi
, o a una ferita o a una carenza di attenzione, per il
comitato scientifico non fa differenza, perché
non analizza più di tanto la modalità; e
non analizza più di tanto la circostanza. ... Ciò
che prende in considerazione è più che altro
l’atto ricercandolo nei dettami degli ipotetici
squilibri riportati nelle tabelle (dati e percentuali
del tutto asettici) concepite secondo un’ottica
antropocentrica.
E invece la differenza c’è eccome!
... e oltre alla motivazione per cui questo atto
viene messo in luce, subentrano delle particolarità
fisiologiche a cui si tiene conto solo ‘’quando
fa comodo’’ (perdonate la frecciatina polemica!)
Tratto dal libro: ‘’Diario
- Similitudini fra Cani e Lupi - Illuminanti Riflessioni’’
di B. Tullio P. Caldora.
- … Comportamenti naturali: ‘’L’igiene
e la pulizia, non sono per gli Animali, fattori di psicosi
come per gli esseri umani, ma semplici attenzioni per
la sopravvivenza. Possono è vero essere anche la
risultante di un atto di cura parentale di cui abbisognano
(leggi nel capitolo ‘L’adozione’ –
‘L’attaccamento’ – pag. 405),
ma comunque anche in quella circostanza il problema non
è riconducibile ad uno stato psicotico.
Facile comprendere che se l’Animale in questione
è ferito, Egli faccia di tutto per rimediare al
’danno’: se la ferita sanguina, Egli cercherà
di tenerla pulita. … Noi umani sappiamo per informazione
dettata dalle forme di educazione che riceviamo, che se
la ferita si infetta, anche una piccola sbucciatura può
diventare un problema. In Natura, non c’è
questo tipo di informazione addotta, bensì è
insita nell’Animale, è perciò una
conoscenza istintiva. ...’’
‘’... Un Animale ferito sa di essere vulnerabile,
per cui tramite la saliva, pulisce e disinfetta la parte
lesionata; purtroppo, a volte, può accadere che
la cura, se protratta nel tempo, possa portare ad ingrandire
la ferita, anziché curarla, per cui è facile
che metta in atto un meccanismo senza fine se ‘qualcuno’
non vi pone rimedio; il che non vuol dire ‘psicanalizzare
l’Animale sottoponendolo a cura farmacologica e
contemporanea terapia socio-comportamentale’, no!
… vuol dire semplicemente evitare che continui nell’azione,
non permettendogli di arrivare alla zona interessata (che
sarà questo ‘qualcuno’ a curare tenendo,
per esempio, pulita la parte, disinfettandola, coprendola
poi con un benda, e facendo indossare alla Creatura un
collare elisabettiano nei momenti in cui rimane da solo!)
Le pulizie del proprio corpo
(intese sia come cura della ferita che come attenzione
verso se stesso) possono arrivare a lesionare gravemente
la parte interessata finanche alla mutilazione della stessa.
...
Esempio: ‘’Questo atto può essere messo
in opera nel momento in cui l'Animale rimane impigliato
in una qualche trappola. Per liberarsene , dopo vari tentativi,
Egli tenta il tutto per tutto e, mordendo ‘la trappola’
è inevitabile che morda anche se stesso. Al morso
sopraggiungerà la leccata/la pulizia e, potrebbe
accadere, che inghiottirà alcune parti di tessuto
lacerato del suo corpo (interessante sottolineare che
la parte del corpo interessata, a quel punto della situazione,
e' priva di sensibilità come ben spiegato dalla
Dottoressa Wendy Hill, del Lafayette College di Easton,
Pennsylvania, e dallo zoologo tedesco Wolfang Wickler).
…Se non è per liberarsi, il
leccamento eccessivo che può degenerare anche in
auto-lesionamento, nasce da un bisogno estremo di attenzioni
a livello di cure parentali, altrimenti non si manifesterebbe
attraverso l’eccessivo riguardo.
Analizzando la cosa dal punto di vista scientifico, ecco
cosa accade in seguito al ripetuto gesto del leccamento:
Il piacere del bacio è legato alle spinte emotive
che il neonato prova.
In America è stato scientificamente provato dalla
Dottoressa Wendy Hill, del Lafayette College di Easton,
Pennsylvania, che nella saliva sono presenti due ormoni:
l’ossitocina (a cui è legato l’instaurarsi
di legami sociali, fra partner e fra Madre e Figlio; e
il cortisolo (a cui è legato il fattore stress).
Durante lo scambio di un bacio, la saliva della femmina,
favorisce l’aumento dell’ossitocina nel soggetto
che sta ricevendo tale attenzione (maschio se parliamo
di un partner, maschio o femmina è indifferente
se parliamo di un Figlio) e il calo del cortisolo. Ne
deriva quindi una disponibilità alla comunicazione
sociale e un acquietamento dell’animo.
Questo vuol dire che ‘’durante la fase di
leccamento, la saliva favorisce un processo chimico che
porta ad una positività’’.
Di maggior interesse, lo studio della scienza del
bacio ‘’Filematologia’’, elaborato
dallo zoologo tedesco Wolfang Wickler, il quale ha evidenziato
l’atto, in un comportamento consequenziale di un
processo evolutivo: il bacio è originato dal sistema
di pre-masticazione adottato dalle madri per alimentare
i figli (un sistema comune soprattutto fra le popolazioni
non-occidentali) e dagli Animali che svezzano i propri
piccoli attraverso il rigurgito.
ATTENZIONE Prendere il latte dal
seno materno è un’azione che avviene prima
della vera e propria masticazione, e coinvolge la parte
più intima del ‘’io’’.
Ma se interpretiamo la progressione del movimento della
bocca da suzione a masticamento come un atto aggressivo,
vuol dire che ad avere problemi siamo Noi e non Loro.
… Non è un pezzo di carne a renderci ‘’socialmente
pericolosi’'!
‘’E’ FACILE FARE DELLE ASSOCIAZIONI
DI COMPORTAMENTI NEL MOMENTO IN CUI LE PARTI INTERESSATE
NON SONO IN LINEA CON LA NORMALITA’. – PER
NORMALITA’ NON SI INTENDE ‘FOLLIA’ BENSI’
SITUAZIONI CHE NON RIENTRANO IN CIO’ CHE E’
CONOSCIUTO (VEDI UNA FERITA CHE NON DA’ DOLORE IN
SEGUITO AD UN’AZIONE CHE ADDORMENTA LA PARTE O CHE
PUO’ DARE UNA SENSAZIONE DIVERSAMENTE PIACEVOLE)
Dottoressa Wendy Hill
(indi: ‘’come / dove nasce")?
- nasce da un atto naturale - ‘’mangiare’’
- ; - nasce da un atto (sempre naturale) - di ‘’cura’’
- ; nasce da una necessità - di ‘’salvezza’’,
‘’salvaguardia’’, ‘’tutela’’
- .
la sopravvivenza è una legge di natura!
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