Cinofilia – misera condizione sociale’’

Preambolo - Qualche giorno fa. Paolo se ne è uscito sulla sua pagina fb, con un vocale riguardante il mondo della cinofilia odierna e il degrado in cui è sprofondata. (LINK)
Purtroppo non è stato uno sfogo del momento a farlo parlare in quel modo, ma un vero e proprio senso di vuoto, poichè, l’avventura che abbiamo iniziato nel 1989 e alla quale abbiamo dedicato tutto il nostro tempo da allora, è arrivata ad un punto tragico … la cinofilia ha imboccato la via senza ritorno.
Non siamo stanchi della nostra vita, non è morta la nostra passione, a morire è stata la giusta considerazione che deve avere l’umanità per il Cane!
La causa del declino, come sempre è da cercare nella sordità sapiens.
L’essere umano, gonfio nelle sue frustrazioni che lo portano a vedere cose assurde per una realtà naturale, programma la mente del Cane nell’intento di creare un clone che lo riscatti dalla misera condizione sociale e personale in cui il ‘’due volte sapiente’’ vive.
È sempre esistita nell’umanità, la paura del sociale, ossia la paura che ha la persona di mostrarsi nella propria individualità.
Questo dipende un po’ dalla mancanza di rispetto per i singoli ruoli, non capendo l’importanza della diversità, e un po’ dall’invidia e dalla cupidigia. - Potevo anche solo dire che la colpa è da attribuire alla stupidità, ma non sarebbe arrivato ‘’il concetto’’ nella maniera giusta al circuito di ricezione. -

Abbiamo parlato tante volte delle forme di antropocentrismo che dirigono ogni pensiero dell’uomo, finanche quello che non appartiene alla specie Homo Sapiens sapiens (generalizzando nella questione per non entrare nella specifica delle differenze di nascita, altrimenti ci perderemmo nei meandri delle diversità). Vittima di se stesso e dei condizionamenti di cui ha bisogno per guardarsi allo specchio e uscire di casa, non conosce altra via di comunicazione (e non capisce che ‘’Altri’’ possono non essere deboli par lui), se non quella del raggiro e del condizionamento (appunto!).

Come accennavo in un articolo (LINK) scritto qualche giorno prima dello ‘’sfogo’’ di Paolo, l’uomo è vittima di forme di ‘’addottrinamento psichico’’ che lo porta a vedere solo cose che gli è permesso di vedere, e a non saper leggere ‘’fra le righe’’.

Articolo – ‘’Cinofilia – misera condizione sociale’’
Chi bazzica nel mondo cinofilo, conosce un po’ tutti i vari giochini e giochetti che i ‘’docet e i non docet’’ mettono in programma nelle varie sedute di addestramento e di educazione comportamentale o di recupero psico-terapico o … di qualche altra menata che gironzola nel circuito. Ed essendo un po’ tutti capaci di seguire i dettami dei dispensari forniti dalle Lobbie, chi più chi meno è in grado di ‘’settoriare’’ la mente di un Cane.
Fra ciò che è ritenuto buono e ciò che è ritenuto cattivo, è stato fatto un mix di tutto per accontentare vecchi e nuovi, scrupolosi e faciloni, rispettosi e scorretti, creando una fitta folla di disonesti profittatori.

Dalla storia pseudo-antica, al camuffamento dei disordini interiori.
Lo sport ha dato un importante lancio (in avanti) alla conoscenza del Cane. Allo sport sono legate molte figure che hanno divulgato fra le genti, una più idonea consapevolezza del significato ‘’Amico Cane’’.
Dalle discipline sportive sono nate varie forme comunicative che poi si sono (purtroppo) perse nel tempo, ma dalle quali è stato (purtroppo) estrapolato, nella modernità, un ‘’macabro qualcosa’’ che ha dato la possibilità alla menzogna di dilagare.

Dal 2001 non partecipo più a competizioni sportive, e Paolo dal 2007. Essendo la nostra scuola però, ‘’attiva’’ anche in quel senso, oltre all’educazione sociale e familiare e la rieducazione, continuiamo a praticare sport a livello puramente personale e dilettantistico.
Da quando abbiamo iniziato ad oggi, competizioni o non competizioni, abbiamo sempre difeso il rispetto per gli Atleti a 4 zampe.

Il rispettouna parola che non fa parte del vocabolario di tutti!

ATTENZIONE - Continuando la lettura, potrete scoprire ‘’COSE’’ che lasciano con l’amaro in bocca e portano a dire: se ‘’lo sport’’ sapesse quanto fango hanno gettato sulla conoscenza che ha divulgato, darebbe fuoco a tutto per cancellare ogni traccia di se!

Fra le convinzioni poco sportive di alcuni personaggi che partecipano alle competizioni, e i cosiddetti tecnici che redigono i regolamenti e conseguenti valutazioni, e i prezzolati incapaci di capire quello che ripetono a memoria (e che cercano in questo modo di far parte della cerchia), e il ‘’perbenismo’’ che più di tanto non ce la fa a capire di cosa caspita si parla , c’è un vero guazzabuglio di strampalaggini!

Con l’inizio degli anni ’90, precisamente con la divulgazione dell’Agility, ci sono stati dei cambiamenti direzionali sulle forme addestrative. Molto giuste alcune, molto assurde altre.
Senza dilungarmi troppo, stringo con 4 parole: libertà espressiva e condizionamento positivo.
La libertà espres siva è stata una mano santa perché, dai robottini subordinati, si è passati ad avere più riguardo/considerazione per l’Individuo.
Il condizionamento (positivo o negativo è ugualmente orribile), solo per il fatto che abbia un effetto condizionante (Link interessante), porta ad incanalare/incatenare la mente del Condizionato a/verso un comportamento che Egli non intraprende liberamente, bensì per un effetto organico non controllato volontariamente dalla mente.sapiens.

Ecco che abbiamo dunque una cosa positiva e una cosa negativa.

Nei corsi di preparazione all’educazione sociale e di preparazione all’educazione sportiva, prospera l’utilizzo di necessità vitali per l’apprendimento e il superamento di ostacoli psicologici.
Si parla (cito testuali parole) di sfruttamento di: risorse alimentari, istinti, pulsioni, sopravvivenza per produrre un comportamento interattivo con l’ambiente avente, come finalità ultima, la sopravvivenza/conservazione della specie, poiché tutto il meccanismo dell’apprendimento di qualsiasi animale, è finalizzato alla conservazione di quest’ultimo.

Nessuno che parli di rapporto collaborativo fra Individui!!!

L’apprendimento è basato sul condizionamento: classico (Pavlov) risposte involontarie, di tipo emotivo, prodotte da stimoli condizionati dal frequente accoppiamento causa-effetto; sul condizionamento strumentale o operante (Skinner) risposte di un comportamento spontaneo determinato all’associazione di una gratifica derivata da una sensazione di piacere o di sollievo.
Affinchè il condizionamento sia efficace, è importante che le risposte date siano forti e chiare. Perché questo sia possibile, non ci devono essere stimoli concorrenti che potrebbero influenzare il condizionamento.
Strategia di apprendimento: rapidità, sterilità e ripetizione da abbinare al rinforzo di maggior efficacia.
Rinforzi – alimentare; ludico. Affinchè i rinforzi siano sempre efficaci, devono essere usati unicamente durante l’esercitazione. Più il cane riuscirà ad associare i rinforzi all’esercizio, più sarà invogliato a farlo.
Sfruttando i meccanismi delle strutture endogene / organiche
(utilizzate come rinforzo positivo o rinforzo negativo nel condizionare un comportamento) si ottiene la sicura acquisizione della risposta dovuta in quanto ha origine nella profondità istintuale -
le pulsioni.
Fra le pulsioni, l’adattabilità e l’aggressività svolgono un ruolo primario.
L’adattabilitàqualsiasi comportamento prodotto da un essere vivente a seguito di un’interazione con l’ambiente deve avere come finalità ultima la sopravvivenza (comportamento efficiente). Per cui, ogni cosa verrà richiesta al cane, dovrà essere per lui un comportamento efficiente. Tutto il meccanismo dell’apprendimento di qualsiasi specie animale è finalizzato alla sopravvivenza.
L’aggressivitàè una pulsione fondamentale per la specie:
Aggressività intraspecifica - il comportamento aggressivo in natura è diretto verso un individuo della stessa specie ed ha funzione di difesa: del cibo, del territorio, del branco, della prole, della possibilità di riprodursi o in generale dello status. Nel caso del cane esso può anche dirigersi verso l’uomo che, a seguito del processo di domesticazione, per il cane è un consimile.
L’aggressività fa si che soggetti dello stesso sesso abbiamo un atteggiamento repulsivo uno nei confronti dell’altro. … La repulsione fra due individui dello stesso sesso fa si che i competitori siano tenuti a distanza per difendere la possibilità di riprodursi e per meglio sfruttare le risorse dell’ambiente.
Le forme di aggressione possono verificarsi per coraggio o per paura.
All’azione offensiva, il cane coraggioso reagisce senza problemi tramite un’aggressione dominante, mentre il cane pauroso, solo se costretto, l’affronta attraverso una reazione critica chiamata ‘’fuga in avanti’’, in quanto unica via per uscire dal problema. Nel proseguo delle azioni, il comportamento aggressivo del cane può essere aumentato riducendo la paura (autodifesa), valorizzando così l’aggressività da dominanza.
Aggressività per autodifesa - Azione diretta a chiunque sia ostile nei confronti del proprio essere; presenti per lui un pericolo.


Questi ‘’comandamenti dell’educazione’’ e ‘’note informative’’ possono essere considerati/considerate delle atroci bestialità che inducono, le persone munite di scarsa chiarezza intellettiva, a credere cose dell’altro mondo.
Nomino: il condizionamento classico, il condizionamento strumentale o operante, lo sfruttamento delle risorse alimentari, l’uso canalizzato dell’aggressività, l’assurdità della considerazione come interspecifico che il cane avrebbe nei confronti dell’uomo e la repulsione fra membri dello stesso sesso.
Sposare tali teorie ed eventuali addottrinamenti, vuol dire godere del sopruso effettuato su Creature che nascono schiave, vivono come disadattati e muoiono nella disperazione.

- Nel condizionamento trovo la schiavitù della mente drogata da campane, da luci e da strumenti che modellano le personalità a piacere del ’’consumismo’’.

- Nella canalizzazione delle risposte istintive, trovo una forma di educazione che non riesco a catalogare in un contesto tanto disorientato come quello che motiva le altre congetture: e quindi, se da un lato vedo l’indirizzo per un sociale formativo, dall’altro non capisco come, certe persone che sposano le altre idiozie, possano capire che l’aggressività non è un peccato mortale, e che, se educata malamente può creare al Diseducato tanti di quei problemi che …che …se ne fosse in grado, maledirebbe l’Avo Lupo che si è fatto infinocchiare da un coscio di Cervo servito dall’Erectus del tempo che fu.

- Nelle definizioni che accolgono il Cane che considera l’uomo un conspecifico, e il Cane che ha repulsione per un ‘’collega’’ dello stesso sesso, trovo l’assurdità della consapevolezza cognitiva umana che non cito come un complimento ma come un paradosso dell’imbecillità che la definisce sapiente.

E come se non bastasse:
Sono molte le persone che credono alle capacità cognitive del Cane. A queste persone chiederei se ‘’loro sono in grado di formulare parametri cognitivi’’!!!
Il mio dubbio nasce dal fatto che è impossibile quanto asseriscono sulla consapevolezza conspecifica (del Cane) con l’umano, visto che dopo millenni ancora l’uomo non riesce a capire che il Cane non è e non sarà mai Homo; e il dubbio si conclude con l’asserzione che due maschi o due femmine hanno repulsione verso di loro. Come li spiegate allora i grandi branchi di cani randagi? Ci sono maschi e femmine che vivono in completa armonia. COME LA SPIEGATE QUESTA COSA?


Termino con una chicca per i cognitivisti a cui lascio, dopo aver trascritto il significato di ‘’cognitivo’’, un test sulla capacità cognitiva
Cognitivismo s. m. [dall’ingl. cognitivism, der. di cognitive «cognitivo»]. – Orientamento [...] della psicologia sperimentale (detto anche psicologia cognitiva) che privilegia lo studio dei processi cognitivi (percezione, memoria, ragionamento, linguaggio, ecc.) e basta la sola parola ‘’ragionamento’’ per renderlo inappropriato per i Cani

Questionario di psicologia cognitiva nel corso A-L (prof. Nicoletti)
1.Quando, dove e ad opera di chi è nato il primo laboratorio di Psicologia? Il primo laboratorio di Psicologia sperimentale è stato fondato da Wilhelm Wund a Lipsia nel 1879. In questo momento la Psicologia inizia ad essere trattata come una scienza e si arriva alla conclusione che può essere studiata, e in particolare studia il comportamento dell’uomo.
2. Qual è la differenza tra Sensazione elementare e Percezione complessa? Le Percezioni complesse sono quelle che ci danno una rappresentazione del mondo esterno, mentre le Sensazioni elementari sono il risultato delle esperienze immediate. Quindi le Percezioni complesse possono essere considerate un’elaborazione delle sensazioni elementari.
3. Cosa studiava lo Strutturalismo? Lo Strutturalismo si occupa di cosa e come sono i processi mentali, cioè come gli stimoli dell’ambiente esterno, una volta tradotti in impulsi nervosi e trasmessi al cervello attraverso le vie sensoriali, diventano Sensazioni elementari e infine Percezioni complesse.

Esame dello status cognitivo
L'esame cognitivo consiste in un esame delle attuali funzioni cognitive attraverso una valutazione dell'aspetto generale, del comportamento, della presenza di pensieri o percezioni insoliti o bizzarri (p. es., deliri, allucinazioni), dell'umore e di tutti gli aspetti cognitivi (p. es., attenzione, orientamento, memoria).
Valutazione dei 3 parametri dell'orientamento:
- Persona (come si chiama?)
- Tempo (qual è la data di oggi?)
- Spazio (qual è il nome di questo posto?)

https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/malattie-neurologiche/esame-neurologico/come-valutare-lo-stato-mentale


Meditate gente, meditate

 

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