Controllo della vescica

Leggo di una Mamma che ha insegnato al suo Bambino di sette mesi a fare pipì nel vasino.

Seguendo una serie di stimolazioni visive e uditive, ha condizionato il suo comportamento.
Questo non è assolutamente naturale e conduce verso un disequilibrio della crescita.

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‘’La vescica è un organo muscolare cavo, posizionato nella parte posteriore dell’addome, la cui funzione è quella di raccogliere l’urina prodotta dai reni e trasportata in questa sede dagli ureteri. La vescica risulta suddivisa in tre porzioni: un collo, che si prolunga nell’uretra e dove nella porzione dorsale (in corrispondenza del trigono vescicale) sboccano gli ureteri, un fondo ed un corpo. Nella parete sono presenti più strati muscolari, che, in corrispondenza della giunzione tra vescica ed uretra, vanno a formare lo sfintere interno, che, insieme a quello esterno, impedisce all’urina di defluire spontaneamente e quindi involontariamente. Quando, invece, la vescica raggiunge un certo livello di distensione subentra un meccanismo neurologico, comandato dalla corteccia cerebrale, che determina la contrazione della parete muscolare ed il rilasciamento degli sfinteri, con conseguente urinazione o minzione.

L’uretra è l’ultimo tratto delle vie urinarie, attraverso il quale, durante la minzione, l’urina viene eliminata all’esterno. È corta nelle femmine, dove sbocca nella vagina, mentre nel maschio è abbastanza lunga e decorre all’interno del pene, dove, nella parte terminale, passa attraverso l’osso penieno’’

A cura del Dott. Claudio Brovida
www.animalidacompagnia.it/apparato-urinario/

Ho iniziato l’articolo con un tratto scritto da un Dottore, e visibile da chiunque, dove il medico ha riportato una piccola descrizione dell’organo interessato.
Ci tengo a precisare, che pur essendo un articolo pubblicato su un sito dedicato agli Animali da compagnia, noi umani, condividiamo la funzionalità dello stesso organo, ivi compreso tutto quello vi è racchiuso almeno fino a quando lo sviluppo evolutivo, diverso fra specie e specie, non si mostra (mi riferisco a un discorso più psicologico che fisico).
Il mio è, più che altro, un invito a ragionare in maniera logica non basandosi su ‘’chiacchiere’’ bensì su ‘’dati scientifici’’.
Detto questo, chiunque desideri capire i perché di alcuni atteggiamenti dei ‘’Compagno Amico Animale’’, è invitato a seguire la lettura.

Se si è prestata attenzione alle parole riportate dal medico, si è potuto afferrare un concetto molto importante riconosciuto nel legame neurologico del controllo della vescica, intendendo per controllo ‘’una padronanza anche volontaria del suo svuotamento’’.

Tutti gli Animali che dispongono di un apparato del genere, abbisognano di un certo periodo di tempo per riuscire a gestirlo in maniera consona al proprio stile di vita (presente e futuro). Essendo il ‘’Cucciolo’’, il ‘’Bimbo’’, la ‘’Creatura’’ ignaro/a dei canoni sociali della società a cui appartiene, e che un giorno dovrà rispettare, necessita di un individuo che possa indirizzarlo verso il giusto ‘’costume’’

Per imparare un comportamento conforme alla situazione, chi di lui si occuperà, durante l’educazione deve assolutamente aspettare che (‘’l’Infante’’umano o altro Animaletto) raggiunga almeno l’età in cui sarà in grado di imparare il ‘’controllo volontario’’, ossia quando ‘’l’apparato interessato’’ avrà raggiunto lo sviluppo adatto e la Creatura abbia raggiunto uno stadio percettivo funzionale del ragionamento idoneo all’apprendimento.
Importante è non confondere l’educazione, il rispetto, la padronanza del comportamento con un ‘’canone addestrativo’’. … Quando si parla di Bambini, è più facile non cadere in questo tranello, ma quando si parla di Cani, no. … Utile è sapere che, il controllo della ‘’pipì’’, è un’azione che già di suo avviene durante la crescita, ma mentre il Bimbo dovrà imparare a liberarsi (nella maggior parte dei casi) in una precisa ‘’stanza’’, il Cane dovrà solo ‘’evitare di farla in casa’’.

- Ricordo mia Mamma e tutte le sue indicazioni, quando parlava di quello che aveva fatto con noi nell’assoluto rispetto dell’età; e ricordo anche quante scemate invece si raccontavano e raccontano ancora sui Cani, per insegnare la stessa cosa. -

La capacità di controllare questo comportamento, avviene nella nostra specie (comincia a dirsi prossima) non prima di un anno di età, e nel Cane, non prima dei 6 mesi. I tempi di controllo variano ‘’da individuo a individuo’’ e mano a mano che ‘’l’Individuo’’ cresce si fanno sempre più lunghi. Detto ciò, all’inizio non si possono pretendere soste molto lunghe.
Prima di queste età, le Mamme umane di Bimbi e le Mamme umane di Cani, sanno che ci sono dei momenti particolari in cui il loro ‘’Protetto’’ è più soggetto a ‘’l’evacuazione’’, e in base a questo si organizzano per ‘’preservare’’ il ‘’pannolino’’ o il ‘’pavimento’’, ma prima di poter essere sicure che il loro ‘’Figliolo’’ abbia la padronanza del rilascio delle urine, dovrà necessariamente passare del tempo.

Chiedo pertanto, a tutti coloro che ‘’pretendono dal proprio Cane (non in età consona) un comportamento adeguato ad un adulto, di non reclamare l’impossibile. E chiedo anche di non commentare dicendo che ‘’ah ma l’altro Cane che avevo ha imparato subito’’, perché per fortuna ogni Individuo è diverso da un altro. Senza parlare poi di tutte le ragioni e i significati che hanno le minzioni degli Animali diversi da noi sapiens.

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