VOGLIO UN CANE – VOGLIO
QUEL CANE
...‘’perché un Cane? ’’
È probabile che già più di una
volta ho fatto questa domanda a persone che casualmente
si sono trovate a chiacchierare con me, ma il tema trattato
non verteva sul ‘’perché’’
odierno, per cui, oggi mi trovo a fare nuovamente quella
domanda.
‘’Perché un Cane? ’’
Molti anni fa scrissi un articolo che si intitolava
''Vorrei
tanto avere un Cane ma ...'' (interessante
leggere anche le pagine:‘’Perché
un Cane’’ e "Curiosità").
L’articolo chiedeva, a chi fosse in procinto di
fare il grande passo, di valutare alcune cose prima
di ‘’buttarsi’’ nell’impresa.
Oggi chiedo qualcos’altro.
La maggior parte delle persone pensa (non ammettendolo)
di amare accompagnarsi a un Cane perché, questo
Animale, è capace di fare compagnia e di stare
al suo posto se la sua famiglia dice che è lì
che deve stare.
È vero che qualche volta ciò accade ma
non è la regola!
Il caso vuole infatti che non tutti i Cani rispecchiano
i ‘’credi popolari’’, e non
tutti i Cani fanno esattamente quello che dice la famiglia,
per cui, ecco che vengono a crearsi delle problematiche
che possono rivelarsi oggettivamente scomode.
Il problema sta nel fatto che quando una persona, per
vari motivi, pensa ‘’voglio un Cane’’,
non si preoccupa molto di quello che significa ‘’possedere’’
un Cane; il che porta (la persona) a sottovalutare l’impegno
restringendolo a poche regole/accorgimenti trascritti
in schemini redatti da sprovveduti ego-sapiens che,
oltre a formulare pensieri da video giochi per demensapiens,
altro non sanno elaborare.
Una valutazione fatta nell’ignoranza più
assoluta porta, la persona, ad affidarsi (nella scelta
del Cane) ad un fattore più estetico (o emotivo)
che caratteriale, sicura di essere in grado di imparare
a memoria i 10 comandamenti (anche conosciuti come ‘’regole
d’oro’’) che classificano i Cani come
‘’tutti uguali’’: assicurandosi
così, una nuova vita all’insegna della
‘’facilità’’. …
(tanto poi, se eventualmente avesse bisogno di aiuto,
c’è l’educatore che risolve tutto,
non sapendo che molti educatori ne sanno meno di lei!)
Spezzando una lancia a favore di queste povere persone,
mi sento di dire che non è tutta colpa della
loro superficialità a farli ragionare in siffatto
modo, perché se ogni ‘’genio
della lampada’’ (urlandolo ai 4
venti) sostiene che non esiste diversità fra
tutti i Cani se non la lunghezza del pelo (indi la possibilità
di passare la scopa in casa una o dieci volte al giorno)
e la statura, come fanno loro (le persone) a sapere
‘’dove sta di casa la verità’’?!
Mi permetto quindi di consigliare chiunque voglia fare
il grande passo, di considerare l’impegno che
sta per assumersi con la giusta responsabilità,
perché il Cane non è il peluche di turno
e non è il ‘’vecchio tamagogi’’,
bensì un essere vivente dotato di identità
personale e identità di razza (pedigree
o no), voluta (al tempo che fu) da chi si prese la cura
di selezionarlo da PapàLupo.
Per capire qualcosa di lui, ci si deve informare su
quali sono le specializzazioni per cui sono state portate
avanti le selezioni e, nella selezione, si deve imparare
a riconoscere le caratteristiche di ruolo che ogni cucciolo
(o adulto) presenta.
… Prima che qualcuno intervenga con ‘’i
Bastardini non sono selezionati’’ DICO:
non è vero in maniera totalitaria! Ci sono infatti
alcuni ‘’mix’’ che volutamente
ancora oggi l’uomo crea per garantirsi un certo
tipo di ‘prestazioni’.
- D’altronde le selezioni che hanno portato
alla nascita delle varie razze, nascono sull’esaltazione
di particolari peculiarità e sul sopimento di
altre – vedi Teoria
Neotenica. –
Tornando ai Bastardini, oltre a questo tipo di accoppiamenti,
tanti avvengono per ‘caso’ o per
‘amore’. – che non
so cosa sia peggio! –
Per caso: fra individui vacanti o fra
individui con tanto di casa e ‘’padrone’’
che, nel periodo fertile, non hanno nessuno che impedisca
loro di intrecciare ‘’gli sguardi’’
con consimili compiacenti.
Per amore: fra individui con tanto
di casa e ‘’padrone’’ che, a
buona credenza del padrone, hanno trovato l’Anima
gemella (per esempio al parco sotto casa), e che non
si daranno pace fino a che con Lei/Lui non avranno formato
la propria Famiglia. (Sfido qualunque sapiens normale/tipico
a non credere che il suo ‘’beniamino/beniamina’’
sia in grado di formulare tali npensieri!)
E così, nel periodo fertile, anche questi Cani,
conosceranno i violini, i mazzetti di fiori e le scatole
di cioccolatini come atti di galanteria per ottenere
un ‘’si’’ e arrivare ‘’al
sodo’’.
La legge vieta accoppiamenti fortuiti e accoppiamenti
fra conspecifici non appartenenti alla stessa razza,
ma siccome, il randagismo è un pozzo senza fondo
di ‘’…’’ non meglio specificato
... NESSUNO dirà mai niente! … e i canili
continueranno ad essere pieni come le ‘’…’’
di chi fa parte del sistema.
***
Mettendo da parte i perché e
i per come gli accoppiamenti avvengono, soffermiamoci
su ciò a cui queste ‘’faccende ‘’
portano, ossia sui tanti esemplari pubblicizzati (con
patente o senza) e i tanti esemplari (nati da chissà
chi) in cerca di CASA.
***
Dopo aver letto la Teoria
Neotenica, leggiamo il Branco
e la Teoria
del Branco e, finito di leggere, ragioniamo
sulle diversità e particolarità che abbiamo
appreso, e su noi, sul nostro modo di vivere e sulla
effettiva motivazione per cui vorremmo accompagnarci
ad un Cane.
Ogni razza è diversa e ogni individuo a seguire.
Non si possono cancellare le caratteristiche di razza
e le caratteristiche individuali. Non si devono mai
seppellire carattere e personalità facendo una
bella buca in giardino, bensì bisogna educare
valorizzando queste qualità affinché il
Cane possa vivere sereno e appagato.
Quindi: oltre a chiederti chi sei e cosa fai, chiedi
chi è lui e quale sia il suo indirizzo identitario.
Ricorda: l’espressività
è un linguaggio semplice se lo si sa interpretare
correttamente, difficile se si legge con gli occhi di
un essere non appartenente a quella specie, a quella
razza.
Ma che sia facile o difficile, non è con la castrazione
dell’io che si riuscirà a vincere sugli
eventi.
Se hai deciso che la tua vita non è completa
e con un Cane lo sarebbe, non renderti il boia che taglia
‘’gli attributi’’ al suo Cane
per non mettersi mai in discussione e per essere stato
tanto superficiale da credere che, dei Cani, si possa
fare ‘’tutto un fascio d’erba’’.
Per avere un Cane, la prima cosa da fare è cancellare
la parola ‘’avere’’ perché
(checché la legge lo neghi) un Cane non è
un ‘’oggetto’’ quindi non si
può ‘’possedere’’. E
la seconda è imparare il Rispetto.
Solo così apprenderai la meravigliosa realtà
di ‘’appartenersi’’.