Ho trovato utile inserire alcuni articoli su varie patologie
umane di natura principalmente psicologica, che molte
persone usano per indicare un comportamento canino. Lo
studio della psicologia umana può aiutare l'uomo
a capire e a ragionare in merito ai fatti dell'uomo, può
aiutarlo a captare quella linea invisibile che lo collega
agli altri esseri viventi, ma il ragionamento, il comportamento,
le azioni di un animale diverso dall'uomo rimarranno diverse:
Una sardina non sarà mai uno squalo pur essendo
entrambi animali acquatici. La diversità fra uomo
e cane, oltre a quella fisica visibile a tutti, sta nella
nascita naturale del primo, in contrapposizione alla nascita,
geneticamente creata per precisi scopi, del secondo e
alla diversa capacità intellettiva che ben distingue
le due forme animali (intelligenza evolutiva l'uomo, intellegenza
istintiva il cane). La diversità di scopi fa la
diversità intellettiva. Usare paroloni scientifici
per definire una reazione spontaneamente logica, ha lo
stesso effetto di: ho un neo, no hai un tumore della pelle.
Usare delle terminologie troppo ricche, porta l'ascoltatore
a pensare a difficoltà insormontabili, a situazioni
pericolosamente vitali... se sono una persona iperattiva,
questo non vuol dire che sono affetta da sindrome di ipersensibilità
iperattiva, ugualmente non lo sarà il cane pieno
di vitalità (voglia di vivere!)... se sono sensibile
alle costanti declassificazioni del mio operato da parte
di chi vive con me, io posso pensare di non essere in
grado di non riuscire a fare nulla, tanto tutto quel che
faccio è sbagliato, il cane NO, la sua capacità
di uscire dalle situazioni (istinto di conservazione)
lo porta ad assumere atteggiamenti di salvezza.Il cane
vive la sua vita atrraverso gli istinti e le qualità
naturali, e non attraverso la complessa sfera emozionale
dell'uomo: es. attaccamento non amore, possessività
non gelosia, stress non ansia.
A mio modesto parere non credo sia possibile pensare
che un cane possa vivere tutto quel che viene descritto
negli articoli. In materia di patologie umane non mi permetto
di parlare in merito a quanto descritto, ma per ciò
che riguarda il mondo animale nel genere canis familiaris,
posso asserire che “solo la mancanza di una coscienza
familiare da parte del Sapiens che ospita il cane, può
indurre quest’ultimo a comportarsi in maniera apparentemente
psico-patologica”.
Le manifestazioni espressive dei cani sono l’esternazione
di ciò che l’uomo ha loro insegnato. Non
saranno i farmaci o i trattamenti psicologici a guarire
il cane ma, solo ed esclusivamente la conoscenza della
materia. Educando ed istruendo il Sapiens, guarendolo
dalle proprie psico-patologie, magicamente il cane tornerà
ad avere manifestazioni umorali normali.
L’unico grande problema da affrontare è la
coscienza dell’uomo e il suo essere coraggioso nell’affrontare
i propri drammi.
Le parole che mi hanno portato a cercare questi articoli
(che non sono gli unici, ma per ovvia capacità
di spazio non ho potuto riportare) sono:
- Sindrome da incapacità acquisita -Punire
può causare la SINDROME DELL'INCAPACITA'
ACQUISITA. Il cane può pensare che
ogni cosa che farà, sarà sbagliata.
Quindi è meglio non fare nulla. Da www.amicocanetrieste.it/la_punizione.html
- Sindrome da incapacità acquisita - Sindrome
frontale - Articolo di psicologia umana - La
Sindrome Frontale Sindrome di Incapacità
Acquisita -Autore Mario Bonato
La sindrome frontale è un quadro clinico
caratterizzato da deficit cognitivi e/o disturbi
comportamentali, emotivi e motori. A livello cognitivo
risultano compromesse le capacità attentive
e di pianificazione delle azioni. Si riscontra inoltre
un inadeguato impiego di strategie di Problem Solving
con tendenza alle perseverazioni nei propri errori.
Si manifestano inoltre eccessiva disinibizione,
instabilità affettiva, modificazioni della
personalità.
I sintomi critici per la diagnosi di questa patologia
sono:
• Incapacità di astrazione e di pianificazione
• Perseverazioni e mancanza di flessibilità
nella formulazione e nell’uso di strategie
cognitive
• Incapacità di inibire risposte comportamentali
ed emotive incongrue con l’ambiente e la situazione
stimolo
• Alterazione della personalità e del
tono dell’umore con manifestazioni positive
(stati maniacali) e/o negative (stati depressivi)
• Deficit di focalizzazione e mantenimento
dell’attenzione volontaria, attenzione automatica
intensificata.
• Comportamento d’uso e d’imitazione
(ecoprassia, cioè ripetizione di gesti ed
ecolalia, cioè ripetizione verbale)
Ovviamente, come presupposto deve esserci la certezza
o quantomeno il fondato sospetto che il paziente
abbia avuto una danno nella zona anteriore dell’encefalo,
substrato biologico per questa patologia.
Da www.psicolab.net/2003/La-Sindrome-Frontale/
- Sindrome sociopatia acquisita - Articolo di Veterinaria
- Nella sociopatia la conflittualità
gerarchica si manifesta
per l’acquisizione delle prerogative del dominante
all’interno
del gruppo uomo-cane; oltre a questa condizione
obbligatoria,
devono essere presenti almeno due dei seguenti
segni o sintomi:
- Triade dell’aggressività (aggressione
gerarchica + aggressione
da irritazione + aggressione territoriale)
- Aumento della frequenza del comportamento di presa
alimentare
in presenza di uno o più componenti della
famiglia
- Minzioni gerarchiche
- Cavalcamenti gerarchici su una o più persone
dello stesso
sesso del cane
- Sindrome da privazione L’elemento caratterizzante
la S. da P. S. è l’incapacità
del
cane ha gestire l’ambiente in cui vive, a
causa di uno sviluppo
sensoriale insufficiente. Si tratta di soggetti,
che nel periodo
sensibile (periodo che va sino ai 4 mesi di età
circa, in cui gli
apprendimenti sono facilitati) hanno vissuto in
un ambiente
ipostimolante.
-Sindrome da problemi di spazio-tempo La prossemica
è un termine creato da E. T. Hall, antropologo
americano, che definisce lo studio dell’utilizzazione
dello spazio da parte degli esseri animati nelle
loro relazioni,
e del significato che ne scaturisce. All’interno
di questa
tecnica si sottolinea l’importanza della posizione
delle spalle,
la cinetica e la traiettoria che definiscono l’alleanza
o
l’affrontamento che si vuole effettuare.
Da www.oldenglishsir.it/articoli/veterinaria/cane_sociopatico.pdfVETERINARI
- Sociopatia e Psicopatia - Articolo di psicologia
umana - "La caratteristica essenziale del
Disturbo Antisociale di Personalità è
un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione
dei diritti degli altri, che si manifesta nella
fanciullezza o nella prima adolescenza, e continua
nell'età adulta. Questa modalità è
stata anche denominata psicopatia, sociopatia o
disturbo "dissociale" di personalità.
Poiché la disonestà e la manipolazione
sono caratteristiche centrali del Disturbo Antisociale
di Personalità, può essere particolarmente
utile integrare le informazioni acquisite dalla
valutazione clinica sistematica con le informazioni
raccolte da fonti collaterali" Da www.giuntios.it/items/showArticolo.do?idArt=99&pg=1 |
Sindrome dell’incapacità acquisita –
coscienza di non essere in grado di svolgere azioni poiché,
in seguito alle continue punizioni offerte, il soggetto
si ammala di negatività.
Siamo in accordo sul fatto che il cane sia in grado di
discernere fra il bello e il brutto, buono o cattivo,
ma, come può vivere la consapevolezza di non essere
in grado di svolgere un’azione richiesta da chi
interloquisce con lui e rammaricarsi di ciò? Il
cane vive emozioni primordiali, se ancora qualcuno non
avesse letto gli articoli riguardanti questo argomento
li esorto a farlo...
Tanto per parlare: le razze
|
Autocontrollo |
I Cani e l'autostima |
Neotenia |
Ossessivo-compulsivo |
Dominanza |
Ansia o stress |
Il Branco |
Addestramento...condizionamento...
educazione... che gran confusione |
Linguaggio Naturale |
La vita nei canili e al di fuori di essi
|
A scuola con Fido |
Psicologia umana psicologia canina |
Aggressività |
L'uso dei farmaci sugli animali |
Similitudini fra branchi |
...e consiglio inoltre di leggere il libro ‘Alfa
questa sconosciuta’. Per il cane esiste:
faccio bene ho premio, faccio male non ho premio; faccio
bene sono contento, faccio male, provo a fare qualcos’altro
per non pensarci (temperamento – capacità
di trovare uno stimolo esterno per uscire da uno stress
negativo… anche il mostrare un atteggiamento annoiato
o preoccupato oppure stranamente euforico è uscire
da una situazione, l’importante è uscirne.
Di fatto, non affrontando la cosa, ha vinto lui! –
come può rammaricarsi di una vittoria un vincitore?)
Sindrome sociopatia acquisita – se il soggetto non
conosce ciò che gli si presenta dinnanzi, e non
ha nessuno accanto che lo tranquillizzi sulla cosa da
affrontare, per cosa intendo situazioni di vita legate
a luoghi o cose o persone con le quali non ha familiarità,
come può mostrarsi tranquillo? Sicuramente le esperienze
di vita dettano le azioni, come pure il personale carattere,
ma siccome stiamo parlando di soggetti che vivono a contatto
con l’uomo, di certo è da presupporre che
l’animale più evoluto guidi quello inferiore.
Sindrome da privazione – se io non conosco l’esistenza
di altre cose al di fuori di quelle che vivo, come posso
sentire la mancanza o privazione di ciò che non
conosco?
Prossemica - il mio spazio inizia dove finisce il tuo,
il tuo, dove finisce il mio; la mia libertà inizia
dove finisce la tua, la tua, dove finisce la mia. Questa
è una legge vecchia di mille anni, basata sul reciproco
rispetto. Tutti coloro che hanno rispetto per il prossimo
non hanno problemi con lo stesso.
Ma forse il problema del comportamento del cane che vive
accanto all'uomo parte proprio dalla Prossemica: il rispetto
per gli altri: